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UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE 
DEL SOMMO PONTEFICE     

  

CELEBRAZIONE ECUMENICA
PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE
GIOVANNI PAOLO II

INSIEME CON IL PATRIARCA ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI

BARTOLOMEO I
PER LA CONSEGNA DELLE RELIQUIE
DEI SANTI GREGORIO DI NAZIANZO E GIOVANNI CRISOSTOMO
VESCOVI E DOTTORI DELLA CHIESA

Basilica Vaticana, 27 novembre 2004

 

Struttura della Celebrazione

 

            La Celebrazione Ecumenica si svolge secondo la struttura di una Liturgia della Parola ed è costituita dai seguenti momenti celebrativi.
 

Riti iniziali 

            Il Santo Padre Giovanni Paolo II e il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I entrano insieme nella Basilica Vaticana, mentre l’assemblea canta Ubi caritas est vera. Il Santo Padre quindi, dopo il saluto liturgico all’assemblea, dice una monizione nella quale sottolinea il significato ecumenico della celebrazione.

            Dalla Cappella del Coro ha inizio il movimento processionale nel quale i Diaconi portano le reliquie dei Santi Gregorio di Nazianzo e Giovanni Crisostomo presso la Confessione di San Pietro. Le reliquie sono accompagnate dal Clero della Basilica e da alcuni fedeli laici che portano lampade e rami di palma. Durante la processione si cantano le Litanie dei Santi.

            Ha luogo quindi la venerazione delle reliquie: il Santo Padre e il Patriarca infondono l’incenso nei turiboli e il Diacono ortodosso e quello latino incensano le reliquie dei Santi Dottori della Chiesa, mentre il Coro greco canta il Tropario del Teologo per San Gregorio Nazianzeno e la schola canta l’antifona O Doctor optime per San Giovanni Crisostomo.

 

Lettura biblica e patristica

            La proclamazione della Parola di Dio prevede la lettura del testo della Prima Lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi (12, 12-27) nella quale l’Apostolo scrive: Voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.

            Il canto responsoriale, che segue la lettura, è tratto dalla Lettera agli Efesini (4, 4-6): Conserviamo l’unità dello Spirito nel vincolo della pace.

            I testi patristici comprendono due brani tratti dalle opere di San Gregorio Nazianzeno (Poesie 29, 74, PG 37, 507-508, 1421) e la seconda lettera di San Giovanni Crisostomo a papa Innocenzo I e la lettera di risposta del papa (PG 52, 535-536). I testi di Gregorio Nazianzeno sono letti in lingua italiana, mentre la lettera del Crisostomo è letta in lingua greca e la lettera del papa Innocenzo I in lingua latina.

Le letture dei testi patristici sono concluse rispettivamente da un canto in lingua latina per San Gregorio Nazianzeno e dal canto in lingua greca del Tropario per il Crisostomo.

 

Preghiera

            Il momento di preghiera, che segue le letture, è costituito dalla Preghiera universale e dalla Preghiera del Signore.

            La Preghiera universale è introdotta dal Santo Padre e conclusa dal Patriarca Ecumenico. Alcune intenzioni di preghiera sono proposte dal Diacono ortodosso e altre dal Diacono latino. Ad ogni intenzione l’assemblea interviene cantando il Kyrie, eleison.

            La Preghiera del Signore, introdotta dal Santo Padre, è cantata in lingua latina e, secondo la tradizione, si conclude con la dossologia.

 

Consegna delle reliquie

            Il rito si svolge in tre momenti: la lettura del testo della lettera indirizzata dal Santo Padre al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli per la consegna delle reliquie, la consegna stessa delle reliquie da parte del Santo Padre e il ringraziamento del Patriarca.

 

Riti di conclusione

            Il Santo Padre benedice l’assemblea usando la lingua latina secondo le modalità del Rito romano e il Patriarca la lingua greca secondo la liturgia bizantina.

            Il Santo Padre e il Patriarca ritornano processionalmente alla Cappella della Pietà preceduti dai Diaconi che portano le reliquie dei due Santi Dottori della Chiesa.

*     *     *

            La celebrazione costituisce un segno del desiderio della Chiesa d’Oriente e d’Occidente di camminare insieme verso il dono dell’unità visibile, affinché il mondo creda in Cristo unico Salvatore.

            

    

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