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UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
DEL SOMMO PONTEFICE

CONCLUSIONE DELL’ANNO SACERDOTALE
(10 - 11 giugno 2010)

 

Giovedì 10 giugno ore 20.30. Veglia di preghiera. 

La Veglia di preghiera si svolgerà in due tempi. Il primo, dalle ore 20.30 alle ore 21.30 è gestito dalla Congregazione per il Clero. Il secondo, dalle ore 21.30 alle ore 22.30 circa, sarà presieduto dal Santo Padre.

Il secondo tempo della Veglia prevede in successione:

- Arrivo del Santo Padre in papamobile al canto del “Tu es Petrus”
- Saluto da parte del Card. Hummes, Prefetto della Congregazione per il Clero
- Saluto liturgico del Santo Padre con successiva orazione
- Lettura di una pagina evangelica
- Domande da parte di 5 sacerdoti alternate alle risposte date dal Santo Padre
- Canto del Pater noster
- Processione con il SS. Sacramento con accesso alla piazza dal portone di bronzo

            il baldacchino processionale sarà portato da 8 uomini dell’Assoc. SS. Pietro e Paolo
            12 studenti universitari porteranno le torce
            precederanno il baldacchino due Guardie Svizzere

- Esposizione del SS. Sacramento
- Momento di adorazione silenziosa
- Preghiera dell’Anno sacerdotale recitata dal Santo Padre
- “Tantum ergo” e, a seguire, la benedizione eucaristica come di consueto
- Canto conclusivo della Salve Regina
- Uscita del Santo Padre attraverso la porta centrale della Basilica Vaticana

Il servizio liturgico sarà assicurato dal Pontificio Collegio Scozzese

 

Venerdì 11 giugno ore 10. Celebrazione Eucaristica.

Si tratta delle Celebrazione Eucaristica con il maggior numero di concelebranti mai avvenuta a Roma. Se ne prevedono circa 15.000.

Considerando che è prevista una partecipazione significativa anche da parte dei fedeli, si è disposto che circa 400, tra diaconi e sacerdoti, provvedano alla distribuzione della Santa Comunione.

La preparazione alla celebrazione prevede un tempo di canti e di brani musicali (dalle ore 9.10 alle ore 9.40), al fine di disporre tutti i presenti a un clima di raccoglimento e di preghiera. Prima dell’inizio della celebrazione, in varie lingue saranno date alcune indicazioni per aiutare tutti a una partecipazione il più possibile dignitosa e attenta.

Il Santo Padre entrerà in piazza con la papamobile unendosi alla processione dei Cardinali concelebranti e uscirà dalla piazza, al termine della Messa, in papamobile.

Svolgeranno il servizio liturgico i seminaristi dei Rogazionisti del Cuore di Gesù, considerando il loro specifico carisma vocazionale. 

Il rito prevede alcune particolarità, a motivo della straordinarietà della circostanza:

- Il rito dell’aspersione con l’acqua benedetta come atto penitenziale. 4 Cardinali concelebranti si uniranno al Santo Padre per aspergere l’assemblea. Si è pensato a questo rito considerando la solennità del Sacro Cuore e il riferimento al sangue e all’acqua sgorgati dal Cuore del Signore a salvezza del mondo e anche per riprendere il tema della purificazione, sul quale in diverse circostanze il Santo Padre è ritornato ultimamente.

- Dopo l’omelia i sacerdoti rinnoveranno le promesse sacerdotali come nel giorno del Giovedì Santo alla Messa crismale.

- Al termine della celebrazione, prima della benedizione conclusiva, il Santo Padre rinnoverà l’atto di affidamento e di consacrazione dei sacerdoti alla SS. Vergine, secondo la formula usata in occasione del recente pellegrinaggio a Fatima. Tale atto avverrà davanti all’immagine originale della Madonna “Salus populi romani”, a motivo del significato particolare che tale immagine ha in Roma.

- Un grande arazzo con l’immagine del Santo Curato d’Ars sarà collocato alla loggia centrale della Basilica. San Giovanni Maria Vianney è stato al centro dell’Anno sacerdotale e in questa occasione sarà proclamato dal Santo Padre patrono di tutti i sacerdoti.

- Il Santo Padre userà per la celebrazione il calice appartenuto a San Giovanni Maria Vianney e ad oggi conservato nella parrocchia di Ars.

  

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