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UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
DEL SOMMO PONTEFICE
 

LA SETTIMANA SANTA 2011 

 

Domenica 17 aprile. Domenica delle Palme e della Passione del Signore

La Domenica delle Palme e della Passione del Signore unisce insieme il trionfo di Cristo – acclamato come Messia dagli abitanti di Gerusalemme e in questo giorno, nel rito della processione delle palme, dai cristiani – e l’annuncio della Passione con la proclamazione del racconto evangelico nella Messa. I rami di ulivo sono il segno della partecipazione gioiosa al rito processionale, espressione della fede della Chiesa in Cristo, Messia e Signore che va incontro alla morte per la salvezza di tutti gli uomini

- E’ anche la Giornata Mondiale della Gioventù alla quale partecipano i giovani della Diocesi di Roma. A motivo di questa circostanza concelebrano con il Santo Padre: il Card. Vallini e S. Ecc. Mons. Paolo Schiavon (per il Vicariato di Roma), il Card. Rylko e S. Ecc. Mons. Clemens (per il Pontificio Consiglio per i Laici)

- I Cardinali diaconi che assistono il Santo Padre sono: Velasio De Paolis e Robert Sarah

- Il coro con orchestra che anima la celebrazione è quello della Diocesi di Roma, diretto da Mons. Marco Frisina

- L’addobbo degli ulivi è offerto dalla Regione Puglia (v. allegato); i palmurelli provengono da Sanremo; i rami di ulivo sono offerti dalla Ville Pontificie di Castel Gandolfo; le foglie di palma per la processione sono donate dal Cammino Neo-Catecumenale

- Il servizio liturgico è prestato da alcuni giovani studenti universitari della Diocesi di Roma

- Al Santo Padre, al termine della celebrazione, verrà presentato il Catechismo per i giovani “Youcat”, preparato in occasione della prossima Giornata Mondiale per i Giovani a Madrid

 

Giovedì 21 aprile. Giovedì Santo: Messa Crismale

Durante la celebrazione i sacerdoti rinnovano le promesse fatte al momento della sacra Ordinazione e vengono benedetti gli Oli santi che saranno usati già a partire dalla Veglia pasquale.

- I sacerdoti, circa 1600 del clero secolare e religioso della Diocesi di Roma e dei Collegi Romani, rinnovano le promesse sacerdotali. Insieme a loro, concelebreranno con il Santo Padre i Cardinali e i Vescovi

- Vengono benedetti gli Oli dei Catecumeni e degli Infermi e il Crisma. La presentazione degli Oli è accompagnata dalla presenza di alcuni rappresentanti: quello dei Catecumeni da alcuni catecumeni che saranno battezzati nella Veglia pasquale; quello degli Infermi da alcuni ammalati che riceveranno il sacramento dell’Unzione; il Crisma da alcuni giovani candidati al sacramento della Confermazione e da 4 diaconi che saranno ordinati sacerdoti. Le anfore contenenti gli Oli: tre sono del Toffetti, altre 3 (quelle in argento) sono un dono di alcuni anni fa alla sagrestia pontificia, proveniente dalla Spagna

- L’olio per la celebrazione della Messa Crismale è donato dalla cooperativa “Arte e Alimentaciòn SL” di Castelseras in Spagna e dalla Comunità C.A.S.A. “Don Tonino Bello” di Ruvo di Puglia. Le sostanze profumate per confezionare il Crisma verranno versate nell’Olio dal Diacono prima della preghiera di benedizione

- Gli Oli verranno portati a San Giovanni in Laterano, dove saranno distribuiti ai sacerdoti della Diocesi di Roma per l’amministrazione dei Sacramenti nel corso dell’anno

- Il servizio è prestato dagli studenti del Pontificio Collegio Irlandese

- Alla colonna della Confessione sarà collocata una statua lignea della Madonna con il Bambino, risalente al XVI secolo e conservata nel Museo della Basilica di Santa Sabina a Roma

 

Giovedì 21 aprile. Giovedì santo: Messa nella Cena del Signore

I grandi misteri della nostra redenzione sono celebrati dalla Messa vespertina del giovedì “nella cena del Signore” fino ai vespri della domenica di Pasqua. Triduo pasquale non significa tre giorni di preparazione alla Pasqua, ma equivale a Pasqua celebrata in tre giorni, la Pasqua nella sua totalità, quale passaggio dalla passione e morte alla sepoltura, fino alla risurrezione. Si tratta di un unico mistero celebrato in tre momenti, nello spazio di tre giorni.

Il Triduo pasquale si apre con la celebrazione Eucaristica della sera, così come la cena del Signore segnò l’inizio della passione. Mentre Gesù si avvia alla donazione della sua vita in sacrificio espiatorio per la salvezza del mondo, stabilisce l’Eucaristia quale ripresentazione nel tempo del suo atto sacrificale e del mistero della salvezza. L’Eucaristia, nella quale si rende manifesta la carità di Cristo, suggerisce una risposta di amore riconoscente, mediante l’adorazione del SS. Sacramento e l’esercizio del servizio ai fratelli.

- Il Santo Padre compirà il gesto della lavanda dei piedi a 12 sacerdoti della Diocesi di Roma. Con questo gesto viene riproposto il gesto stesso di Gesù agli apostoli, rivelazione del mistero di Dio e segno di donazione totale della vita

- La Santa Messa sarà concelebrata dai Signori Cardinali, dai Vescovi e da alcuni Prelati

- E’ consuetudine che le offerte raccolte nel corso della Messa vengano devolute per prestare aiuto a qualche realtà bisognosa. Per quest’anno sono state individuate le vittime del terremoto in Giappone

- Il Santo Padre siede alla cattedra papale: quella della Basilica di San Giovanni in Laterano è la cattedra propria del Vescovo di Roma

- Il Santo Padre distribuisce la Santa Comunione, come è consuetudine, ad alcuni membri del Corpo Diplomatico

- Al termine della celebrazione si svolge la breve processione con la reposizione del SS. Sacramento all’altare della Cappella di San Francesco

- Il servizio è prestato dagli studenti del Seminario Romano Maggiore

 

Venerdì 22 aprile. Venerdì Santo: Celebrazione della Passione del Signore

Il venerdì santo è il giorno della Passione e Morte del Signore e del digiuno, quale segno esteriore della nostra partecipazione al suo sacrificio. Il venerdì non si celebra l’Eucaristia. Ma è prevista un’azione pomeridiana per commemorare la Passione e Morte del Signore. Cristo appare come il servo di Dio, predetto dai profeti, l’agnello che si sacrifica per la salvezza di tutti. La croce è l’elemento che domina tutta la celebrazione: illuminata dai raggi della risurrezione, si presenta come trono di gloria e strumento di vittoria; perciò è presentata all’adorazione dei fedeli.

- All’inizio della celebrazione il Santo Padre si inginocchia alcuni minuti davanti alla Croce pregando in silenzio, in segno di adorazione e di richiesta di perdono e di penitenza

- Il racconto della Passione è cantato da tre diaconi con il concorso della Cappella Sistina.

- L’omelia è tenuta da Padre Raniero Cantalamessa o.f.m.capp., predicatore della Casa Pontificia

- Il Santo Padre ostende la Croce, presentandola all’adorazione dei fedeli, e poi la bacia togliendo le scarpe, sempre in segno di penitenza

- La sede papale, come già avvenuto in altre occasioni, è collocata di fronte alla statua di San Pietro, nella navata centrale della Basilica

- I Cardinali diaconi che assistono il Santo Padre sono: Leonardo Sandri e Leo Raymond Burke

- Il Santo Padre distribuirà la Santa Comunione ai Signori Cardinali

- Le luci soffuse della Basilica sono il segno del clima penitenziale della celebrazione

- Il servizio liturgico è svolto dagli studenti della Pontificia Università Gregoriana, dell’Istituto “Miles Christi” e dagli studenti degli Oblati di San Giuseppe

 

Venerdì 22 aprile. Venerdì Santo: Via Crucis al Colosseo

- I testi della Via Crucis sono stati preparati da Sr. Maria Rita Piccione, dell’Ordine di Sant’Agostino, del Monastero dei Santi Quattro Coronati in Roma. Le immagini del libretto ad uso dei fedeli sono state realizzate per l’occasione da Sr. Maria Elena Manganelli, dell’Ordine di Sant’Agostino, del Monastero di Lecceto (Siena)

- Le torce accanto alla Croce sono portate da due giovani della Diocesi di Roma; la Croce viene portata, oltre che dal Card. Vallini, da una famiglia della diocesi di Roma, da una famiglia dell’Etiopia, da due monache dell’Ordine di sant’Agostino, da una ragazza egiziana, da un malato in carrozzella accompagnato da due assistenti, da due frati francescani della Custodia di Terra Santa

 

Sabato 23 aprile. Veglia Pasquale

La Veglia pasquale è la grande e santissima notte dell’anno, la celebrazione più antica, più importante e più ricca di contenuto. Si veglia per indicare che viviamo in attesa della venuta del Signore, nella speranza che si compia il nuovo e definitivo passaggio segnato dall’eternità. Nella Veglia si esprime il nostro passaggio dalla morte e dal peccato alla vita nuova in Cristo.

Al centro dei riti iniziali si trova il cero, simbolo di Cristo risorto; alla sua luce si ascolta la parola di Dio in cui è rievocata la storia della salvezza, dalla creazione alla risurrezione di Cristo; segue la prima partecipazione alla Pasqua mediante il Battesimo e la rinnovazione delle promesse battesimali, con la professione di fede; infine si celebra l’Eucaristia, in cui l’agnello pasquale, risorto da morte, si fa cibo per noi perché viviamo di Lui e per Lui nella logica della santità.

La Celebrazione Eucaristica della Veglia è il culmine del Triduo, anzi dell’intero anno liturgico, la sorgente della gioia pasquale. La Messa della domenica detta di Risurrezione non è che il prolungamento della Celebrazione Eucaristica della notte.

- Il Santo Padre amministra il Battesimo, la Cresima e la Prima Comunione a 6 neofiti, provenienti da: Svizzera, Albania, Russia, Perù, Singapore e Cina. I catecumeni ricevono la Santa Comunione sotto le due specie del pane e del vino, Corpo e Sangue del Signore

- La Santa Messa sarà concelebrata dai Signori Cardinali

- La celebrazione di apre nell’atrio antistante la basilica, dove avviene il rito della benedizione del fuoco e della preparazione del Cero pasquale, donato come di consueto dalla Comunità Neo Catecumenale di Roma

- In Basilica il passaggio dal buio alla luce simboleggia l’ingresso della Luce che è Cristo, Via, Verità e Vita, nel mondo tenebroso del peccato, della solitudine e della morte

- La collocazione del fonte battesimale del Toffetti (lo stesso usato per i Battesimi in Cappella Sistina) al centro ai piedi della Confessione con accanto il Cero pasquale, intende anche sottolineare l’importanza simbolica del fonte battesimale, nella liturgia della Veglia di Pasqua

- Il servizio liturgico è svolto dagli studenti dei Legionari di Cristo

 

Domenica 24 aprile. Pasqua di Risurrezione

- La Celebrazione si apre con il rito del “Resurrexit”, che prevede l’apertura dell’immagine del Risorto. Si tratta della neo “Acheropita”, un’icona realizzata prestando la debita attenzione al prototipo medioevale. La nuova icona, come quella antica, è costituita dall’immagine dipinta del Salvatore, seduto in trono, con due sportelli laterali

- Questo rito, anticamente, era compiuto prima della Celebrazione Eucaristica, nella Basilica Lateranense, da cui il Papa procedeva processionalmente per recarsi in Santa Maria Maggiore dove celebrava la Messa

- Come è consuetudine la Santa Messa non sarà concelebrata

- L’addobbo floreale, come di consueto, è offerto dai fiorai olandesi

- Il Santo Padre, inoltre, compie il rito dell’aspersione con l’acqua benedetta a ricordo del Battesimo come atto penitenziale che introduce alla celebrazione dei Santi Misteri del Signore

- Il Santo Padre non tiene l’omelia, in quanto alla Messa seguirà la benedizione “Urbi et Orbi” dalla loggia centrale della Basilica, con l’augurio pasquale. Fanno assistenza al Papa i Cardinali diaconi Jean-Louis Tauran (Cardinale protodiacono) e Raffaele Farina

- Dopo a proclamazione del Vangelo un coro ortodosso canta gli Stichi e gli Stichirà della Liturgia bizantina, come è consuetudine nella Liturgia papale, quando la Pasqua cattolica coincide con la Pasqua ortodossa

- Il servizio liturgico è svolto dagli studenti del Collegio “Sedes Sapentiae”

  

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