INTERVISTA PER AVVENIRE
Gianni Cardinale
24 dicembre 2011
Monsignore eccoci al Tempo di Natale. Ci sono novità questanno nelle celebrazioni di Papa Benedetto?
Non direi. E la cosa non deve stupire. E bene, infatti, ricordare che ciò che rende grande la liturgia non è linvenzione continua di qualche cosa di nuovo da parte nostra, singoli o comunità. Il Nuovo vero che rinnova la vita è il mistero di Cristo, che nella liturgia viene celebrato e ripresentato. A noi è richiesta soprattutto una partecipazione sempre più viva, reale, esistenziale. Nuovi e rinnovati nel cuore e nella vita dobbiamo essere noi, per la grazia di Cristo. Aggiungo: la ripetitività dellatto liturgico, nella sua oggettività, è una grazia del tutto speciale perché ci ricorda la fedeltà di Dio alla sua promessa di amore e ci consente, nel corso del tempo, unadesione sempre maggiore alla vita divina che ci viene donata.
Si comincia quindi con la Santa Messa della Notte del 24, che viene preceduta dal canto della Kalenda, qual è il significato di questo rito?
Anzitutto, questanno la Santa Messa sarà preceduta dalla preghiera dellUfficio delle Letture, così come suggerisce e consiglia il Messale Romano, con inizio alle ore 21. Conclusa la preghiera dellUfficio, prima dellinizio della Messa è previsto il canto della Kalenda, come ormai è consuetudine da alcuni anni. E il solenne annuncio del Natale. In quel canto il ricordo di alcuni avvenimenti della storia della salvezza consente di entrare nella grande attesa del Salvatore che ha caratterizzato universalmente la vita dei popoli. Lannuncio gioioso della nascita di Cristo compie il cammino spirituale del tempo di Avvento e, in esso, risponde allinvocazione che dalla terra sale verso il Cielo. Al termine della Kalenda, un diacono provvederà a svelare la statua di Gesù Bambino, collocata, come di consueto, davanti allaltare della Confessione.
Il 31 dicembre cè il Te Deum, qual è il senso di questa celebrazione?
Al termine di un nuovo anno, la Chiesa si rivolge al suo Signore per adorarlo, rendergli grazie, lodarlo, domandare perdono e invocarne la benedizione. E questo il senso caratteristico del canto del Te Deum, inserito nel contesto di una celebrazione liturgica, quale quella dei Vespri, e accompagnato dalladorazione e dalla benedizione eucaristica. E il canto della Chiesa Sposa che si rivolge al suo Sposo per esaltarne la bellezza e il primato, invocarne la presenza e laiuto, riconoscerne lopera provvidente e salvatrice. Ritengo che proprio latto delladorazione sia particolarmente indicato per una celebrazione il cui significato primario sta nel rivolgere lo sguardo al Signore della storia passata e futura, nel segno della gratitudine e della speranza.
Il 1° gennaio il Papa celebra la messa per la giornata mondiale della pace, una novità introdotta 45 anni fa
E ormai da 45 anni che alla grande solennità della SS. Madre di Dio, la principale tra le festività mariane dellanno liturgico, è associata la Giornata mondiale della pace. I cristiani sanno bene che la pace non è il risultato degli sforzi, pur generosi, degli uomini. Non vi può essere pace dove non venga riconosciuto il diritto di Dio, dove non trovi accoglienza il Signore Gesù, che è il Principe della pace. In questo giorno la Chiesa invoca dal Cielo il dono della pace. E lo fa guardando a Maria e affidando a Lei, che è Madre del Signore della pace, la propria preghiera. Anche per questo motivo, in San Pietro, la celebrazione della Messa sarà preceduta dalla preghiera del Rosario.
Il 6 gennaio Benedetto XVI celebra la solennità dellepifania, con anche lordinazione episcopale di due nuovi nunzi
Il Santo Padre ordinerà vescovi due Prelati che sono stati di recente nominati nunzi, in Irlanda e in Georgia e Armenia. Il fatto che lordinazione avvenga nella solennità dellEpifania non distoglie certo dal mistero celebrato dalla Chiesa. E, anzi, molto significativo che nel giorno della manifestazione di Dio ai Magi, alla Chiesa sia fatto dono di alcuni vescovi, coloro che hanno per primi il mandato di manifestare il Signore fino ai confini della terra.
La domenica 8 gennaio è prevista la Festa del Battesimo del Signore, quando amministrerà il sacramento ad alcuni bambini. Una curiosità, se lecito, chi saranno questanno i piccini fortunati?
Come ormai avviene da tanti anni, i bambini che riceveranno il dono del Battesimo dal Santo Padre sono tutti figli di dipendenti della Santa Sede, nati nellanno tra settembre e dicembre.
Nelle liturgie di questanno è previsto luso di vesti e ornamenti liturgici particolari?
Il criterio nella scelta e nelluso di vesti e ornamenti liturgici rimane quello degli anni passati: un sereno equilibrio tra antico e nuovo. Anche questo serve a esprimere la verità fondamentale per la quale la Chiesa è un soggetto vivente che conosce uno sviluppo armonico, senza fratture, lungo la storia. La liturgia non può che partecipare di un tale sviluppo ancorato alla propria grande Tradizione. Senza dimenticare, tornando agli abiti e agli ornamenti, la chiara indicazione del Concilio Vaticano II che raccomanda la nobile bellezza.