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UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
DEL SOMMO PONTEFICE
 

NOTA
PER LE CELEBRAZIONI LITURGICHE
DEL TEMPO DI NATALE
(2011-2012)

 

Annotazioni generali

- Una statua lignea raffigurante la Vergine con il Bambino Gesù è collocata accanto all’altare della confessione, a sottolineare il legame tra la SS. Vergine e il mistero di Cristo che si rinnova sull’altare. La statua, conservata presso i Musei Vaticani, è un dono del Presidente del Brasile Joao Goulart a Paolo VI in occasione della sua elezione al soglio pontificio nel 1963. L’opera, di scuola brasiliana e risalente al sec. XVIII, rappresenta Nostra Signora di Montserrat ed è dipinta in oro con policromia originale e meccatura in argento.

- Prima dell’inizio di ogni celebrazione liturgica si prevede un tempo di introduzione e preparazione, mediante l’esecuzione di alcuni canti a cura della Cappella Pontificia Sistina. In tal modo l’assemblea si dispone al clima di preghiera e di raccoglimento consono a favorire un’autentica partecipazione liturgica.

- I libretti liturgici riportano, tra le rubriche, l’indicazione di un tempo di silenzio previsto dopo l’omelia del Santo Padre e dopo la distribuzione della Santa Comunione. Si tratta di momenti brevi, ma pienamente integrati nel rito in quanto veri tempi di preghiera, che aiutano il raccoglimento e l’adorazione, soprattutto per assimilare il dono della Parola di Dio e dell’Eucaristia.

- Le Celebrazioni liturgiche papali, in un modo del tutto particolare, devono esprimere allo stesso tempo la varietà e l’unità. In questo senso la molteplicità delle lingue scelte per le letture e per le intenzioni della preghiera dei fedeli sottolinea la partecipazione alla Celebrazione Liturgica papale di persone provenienti da diversi paesi del mondo; mentre l’uso della lingua latina esprime l’unità, l’universalità, la continuità nel tempo della Liturgia della Chiesa.

- La preghiera universale o dei fedeli avrà il seguente svolgimento. Il diacono, assolvendo un compito suo proprio affidatogli dalla liturgia, rivolge all’assemblea, in lingua latina, un invito a pregare per le diverse necessità della Chiesa universale e del mondo. Dopo un breve silenzio orante, alcuni fedeli propongono, in diverse lingue nazionali, le intenzioni di preghiera, alle quali l’assemblea risponde cantando la sua supplica al Signore.

- In alcune celebrazioni liturgiche saranno presenti i Cardinali diaconi.

Storicamente, essi hanno sempre garantito l’amministrazione della città di Roma e il servizio liturgico al Papa. La loro presenza, oggi, esprime una tradizione storica e liturgica propria della vita e della liturgia papale.

I Cardinali diaconi indossano la dalmatica per manifestare esteriormente la loro funzione liturgica di servitori e collaboratori del Pontefice.

- La scelta delle vesti liturgiche corrisponde sempre alla volontà di dare espressione al sano e sereno equilibrio tra passato e presente, nel segno della continuità e variando gli stili adottati secondo il criterio della nobile bellezza che si addice alla celebrazione dei misteri del Signore.

- Per quanto riguarda l’ambito musicale, la Cappella Sistina eseguirà, come di consueto, brani in gregoriano e in polifonia. Da sottolineare che, per l’Ordinario, sarà eseguita la Messa “cum iubilo”, propria del tempo di Natale. All’Offertorio saranno eseguiti i mottetti storici composti da Pier Luigi da Palestrina per la Cappella Sistina. La notte di Natale, al posto del salmo responsoriale, come prevedono le norme liturgiche, sarà eseguito l’antico graduale nel 2° modo, caratteristico di questa Solennità liturgica. Come è consuetudine, nelle solennità un settetto o un decimino di ottoni suonerà a cori battenti dalla loggia di Sant’Elena e dalla loggia di Sant’Andrea. Il tradizionale canto natalizio dell’Adeste fideles sarà eseguito nella forma elaborata da David Willcocks.

 

Note per le singole celebrazioni

La notte di Natale

La Santa Messa sarà preceduta, quest’anno, dalla preghiera dell’Ufficio delle Letture, così come prevede il Messale Romano, con inizio alle ore 21. Conclusa la preghiera dell’Ufficio, è previsto il canto della Kalenda, l'annuncio del Natale che si legge alla data del 25 Dicembre e che si presenta come una splendida ricapitolazione dell'attesa universale del giorno ormai giunto, del compimento dell'Avvento del Signore. Al termine della Kalenda, un diacono provvederà a svelare la statua di Gesù Bambino, collocata, come di consueto, davanti all’altare della Confessione.

Al canto del Gloria, dopo l’intonazione del Santo Padre, saranno suonate le campane della Basilica con l’accompagnamento dell’organo, mentre l’omaggio floreale dei bambini avverrà al termine della Celebrazione Eucaristica, quando il Santo Padre si recherà davanti al presepio per la collocazione dell’immagine del Bambino Gesù. In quel momento alcuni bambini, in rappresentanza di vari paesi (Italia, Guatemala, Gabon, Burkina Faso, Corea del sud, Francia) deporranno l’omaggio floreale davanti al Bambinello.

Accanto all’immagine di Gesù Bambino, disposta sul piccolo trono davanti alla confessione, verrà collocato anche il libro dei Santi Vangeli a sottolineare il grande evento della notte di Natale: il Verbo di Dio si è fatto carne.

I testi della preghiera universale sono stati preparati dai Monaci Certosini della Certosa di Farneta (Lucca).

Con il Santo Padre concelebreranno i Signori Cardinali.

Il servizio liturgico sarà svolto dai seminaristi del Catholic Studies Program dell’Università di San Tommaso di St. Paul, Minnesota (USA).

Benedizione Urbi et Orbi

Come ormai è consuetudine, il Santo Padre indosserà la mozzetta con la stola, trattandosi di una benedizione solenne che non comporta un particolare rito liturgico.

Assisteranno il Papa in abito corale, in qualità di Cardinali diaconi, il Cardinale Jean Louis Tauran, Proto-diacono, e il Cardinale Mauro Piacenza.

Alla benedizione papale “urbi et orbi” è legata l’indulgenza plenaria alle solite condizioni.

Svolgeranno servizio tre seminaristi del Pontificio Collegio Urbaniano “Propaganda fide”, provenienti dal Benin, dal Messico e dall’Asia.

Maria SS. Madre di Dio ai Primi Vespri

Alla celebrazione dei Primi Vespri seguirà l’esposizione del SS. Sacramento con il canto del Te Deum di ringraziamento e la Benedizione eucaristica. Al termine di un nuovo anno, la Chiesa si rivolge al suo Signore per adorarlo, rendergli grazie, lodarlo, domandare perdono e invocarne la benedizione.

Il servizio liturgico sarà svolto da alcuni seminaristi del Pontificio Collegio Internazionale “Maria Mater Ecclesiae” e dai Fratelli dell’Istituto “Miles Christi”.

Maria SS. Madre di Dio alla S. Messa

In questa giornata mariana, la preparazione alla Santa Messa consisterà nella preghiera del Rosario.

Alla solennità della SS. Madre di Dio, la principale delle festività mariane dell’anno liturgico, è abbinata la Giornata Mondiale della Pace. Il Messaggio del Santo Padre per la Giornata di quest’anno, la XLV, è: “Educare i giovani alla giustizia e alla pace”.

Con il Santo Padre concelebreranno il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, il Card. Petere Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Mons. Giovanni Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, Mons. Mario Toso, Segretario del Pontifico Consiglio della Giustizia e della Pace, e Mons. Pier Luigi Celata, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

I testi della preghiera universali sono stati preparati dalle Monache della Visitazione del Monastero “Mater Ecclesiae” in Vaticano.

Assisteranno il Santo Padre, in qualità di Cardinali diaconi, il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo e il Cardinale Giovanni Lajolo.

Al termine della celebrazione, al canto di un’antifona mariana, il Santo Padre venererà l’immagine artistica della Madonna.

Il servizio liturgico sarà svolto dai seminaristi del Pontificio Collegio “Josephinum” (Columbus, Ohio).

Epifania

Durante la celebrazione eucaristica, appena dopo la proclamazione del Vangelo, è previsto il solenne “Annuncio della Pasqua”, cantato dal diacono. L’Epifania è una festa della redenzione, perché la pienezza dell’epifania, della manifestazione di Dio, si avrà negli eventi pasquali. In questo contesto, la manifestazione del Signore ai Magi appare come il primo atto di una sequenza di epifanie-manifestazioni che sono il tessuto dell’intera esistenza terrena di Cristo. Lui, luce del mondo, è la meta finale della storia, il punto di arrivo di un esodo, di un provvidenziale cammino di redenzione, che culmina nella sua morte, risurrezione e ascensione al cielo. Per questo, nella solennità dell'Epifania, la liturgia prevede il cosiddetto Annuncio della Pasqua: l'anno liturgico, infatti, riassume l'intera parabola della storia della salvezza, al cui centro sta il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto.

Il servizio liturgico sarà svolto dai seminaristi del Pontificio Collegio Urbaniano “Propaganda fide”.

Il Santo Padre Ordinerà due nuovi Vescovi: Mons. Charles Brown, nominato Nunzio Apostolico in Irlanda, e Mons. Marek Solczynski, nominato Nunzio Apostolico in Georgia e Armenia. Saranno con-consacranti i Cardinali Tarcisio Bertone e Joseph William Levada. Durante il rito, la presentazione dei candidati sarà fatta dal Card. Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

Battesimo del Signore

Sedici bambini riceveranno domenica 8 gennaio il Battesimo dalle mani del Papa. Nella domenica in cui la liturgia ricorda il Battesimo di Gesù al fiume Giordano, Benedetto XVI conferirà il primo Sacramento della vita cristiana ai neonati e lo farà come di consueto nella stupenda cornice della Cappella Sistina. I fanciulli sono tutti figli di dipendenti vaticani e saranno accompagnati, oltre che da genitori, padrini e madrine, anche da un piccolo gruppo di parenti.

Il rito del Battesimo sarà inserito nella Messa che il Papa presiederà con al fianco due vescovi concelebranti che lo aiuteranno anche nei riti battesimali: Mons. Félix del Blanco Prieto, Elemosiniere di Sua Santità, e Mons. Luciano Suriani, Nunzio Apostolico – Delegato per le Rappresentanze Pontificie.

La Santa Messa sarà celebrata all’altare proprio della Cappella Sistina per non alterare la bellezza e l’armonia di questo gioiello architettonico – come previsto dalla vigente normativa liturgica - e preservando la sua struttura dal punto di vista celebrativo. Ciò significa che in alcuni momenti il Papa, insieme i fedeli, si rivolgerà verso il Crocifisso, sottolineando così l’orientamento al Signore, proprio della Liturgia Eucaristica.

La celebrazione si svolgerà come di consueto. Benedetto XVI, durante il rito del Battesimo, verserà l’acqua sulla testa dei piccoli utilizzando una conchiglia dorata. Il gesto ha un ricco significato. Infatti, dal punto di vista liturgico, la conchiglia rimanda al pellegrinaggio, simboleggiando il nuovo cammino che i battezzati iniziano una volta entrati a far parte della comunità dei credenti.

Il servizio liturgico sarà svolto dagli studenti del Pre Seminario Vaticano “San Pio X”.

 

  

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