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VIA CRUCIS
FORMELLE (2009)
BENEDETTO PIETROGRANDE (MILANO, 1928 - )
CAPPELLA DEL CENTRO DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI
ROCCA DI PAPA (RM)

 

II stazione

Gesù è caricato della croce

 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

 

Dal Vangelo secondo Giovanni 19, 16-17

Allora [Pilato] lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota.

Pilato consegna Gesù nelle mani dei capi dei sacerdoti e delle guardie. I soldati gli pongono sulle spalle un manto scarlatto e sulla testa una corona di rami spinosi, Lo sbeffeggiano nella notte, Lo malmenano e Lo flagellano. Poi, al mattino, Lo caricano di un legno pesante, la croce sulla quale vengono inchiodati i briganti, perché tutti vedano che fine fanno i malfattori. Tanti dei suoi scappano.

Questa vicenda di 2000 anni fa si ripete nella storia della Chiesa e dell’umanità. Anche oggi. È il corpo di Cristo, è la Chiesa a essere colpita e ferita, di nuovo.

A vederTi così, Gesù,
sanguinante, solo, abbandonato, deriso,
ci domandiamo:
«Ma quella gente che avevi così amato,
beneficato e illuminato,
quegli uomini, quelle donne non siamo forse anche noi, oggi?
Anche noi ci siamo nascosti per paura di essere coinvolti,
dimenticando di essere Tuoi seguaci».

Ma la cosa più grave, Gesù,
è che ho contribuito anch’io al tuo dolore.
Anche noi sposi e le nostre famiglie.
Anche noi abbiamo contribuito
a caricarTi di un peso inumano.
Ogni volta che non ci siamo amati,
quando ci siamo attribuiti la colpa l’uno all’altro,
quando non ci siamo perdonati,
quando non abbiamo ricominciato a volerci bene.

E noi invece
continuiamo a dare ascolto alla nostra superbia,
vogliamo sempre aver ragione, umiliamo chi ci sta vicino,
anche chi ha legato la propria vita alla nostra.
Non ricordiamo più che Tu stesso, Gesù, ci hai detto:
«Qualunque cosa avrete fatto a uno di questi piccoli
l’avete fatta a me». Hai detto proprio così: «A me».

 

Tutti:

Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo. Amen.

 

Cuius animam gementem,
contristatam et dolentem
pertransivit gladius.

 

© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana


  

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