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VIA CRUCIS
FORMELLE (2009)
BENEDETTO PIETROGRANDE (MILANO, 1928 - )
CAPPELLA DEL CENTRO DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI
ROCCA DI PAPA (RM)

III stazione

Gesù cade per la prima volta

 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

 

Dal Vangelo secondo Matteo 11, 28-30

«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e impara te da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

Gesù cade. Le ferite, il peso della croce, la strada in salita, sconnessa. E la calca della gente. Ma non è solo questo che Lo ha ridotto così. Forse è il peso della tragedia che si apre nella sua vita. Non si riesce più a vedere Dio in Gesù, uomo che si mostra così fragile, che inciampa e cade.

Gesù, lì, su quella strada,
in mezzo a tutta quella gente che urla e strepita,
dopo essere caduto a terra,
Ti rialzi e cerchi di proseguire l’ascesa.
In fondo al cuore sai che questa sofferenza ha un senso,
avverTi di esserTi caricato del peso
di tante nostre mancanze, tradimenti e colpe.

Gesù, la Tua caduta ci fa soffrire
perché comprendiamo che la causa siamo noi;
o forse la nostra fragilità,
non solo fisica, ma quella di tutto il nostro essere.
Vorremmo non cadere mai;
ma poi basta poco, un intoppo,
una tentazione o un incidente
e ci lasciamo andare, e cadiamo.

Avevamo promesso di seguire Gesù, di rispettare e curare le persone che Egli ci aveva messe vicino. Sì, in realtà le amiamo, o almeno ci sembra di farlo. Se venissero a mancare soffriremmo non poco. Ma poi cediamo nelle situazioni concrete di ogni giorno.

Quante cadute nelle nostre famiglie!
Quante separazioni, quanti tradimenti!
E poi i divorzi, gli aborti, gli abbandoni!
Gesù, aiutaci a capire cos’è l’amore,
insegnaci a chiedere perdono!

 

Tutti:

Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo. Amen.

 

O quam tristis et afflicta
fuit illa benedicta
mater Unigeniti!

 

© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana

   

 

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