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VIA CRUCIS
FORMELLE (2009)
BENEDETTO PIETROGRANDE (MILANO, 1928 - )
CAPPELLA DEL CENTRO DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI
ROCCA DI PAPA (RM)

VII stazione

Gesù cade per la seconda volta

 

V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

 

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo 2, 24

Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti.

Per la seconda volta, mentre avanza nell’angusta via del Calvario, Gesù cade. Intuiamo la sua debolezza fisica, dopo una terribile nottata, dopo le torture che Gli hanno inflitto. Forse non sono solo le sevizie, lo sfinimento e il peso della croce sulle spalle a farLo cadere. Su Gesù grava un peso non misurabile, qualcosa di intimo e profondo che si fa sentire a ogni passo più nitido.

Ti vediamo come un povero uomo qualsiasi,
che ha sbagliato nella vita e adesso deve pagare.
E sembri non avere più forza fisica o morale
di affrontare il nuovo giorno. E cadi.

Come ci riconosciamo in Te, Gesù,
anche in questa nuova caduta di sfinimento.
E invece Ti alzi di nuovo, vuoi farcela.
Per noi, per tutti noi,
per darci il coraggio di rialzarci.
La nostra debolezza c’è,
ma il Tuo amore è più grande delle nostre carenze,
può sempre accoglierci e capirci.

I nostri peccati, di cui Ti sei fatto carico,
Ti schiacciano, ma la Tua misericordia
è infinitamente più grande delle nostre miserie.
Sì, Gesù, grazie a Te ci rialziamo.
Abbiamo sbagliato.
Ci siamo lasciati prendere dalle tentazioni del mondo,
magari per bagliori di soddisfazione,
per sentirci dire che qualcuno ancora ci desidera,
che qualcuno dice di volerci bene, di amarci addirittura.
Facciamo talvolta fatica persino a mantenere
l’impegno preso nella nostra fedeltà di sposi.
Non abbiamo più la freschezza e lo slancio di una volta.
Tutto è ripetitivo, ogni atto pare pesante,
viene voglia di evadere.

Ma cerchiamo di rialzarci, Gesù,
senza cedere alla più grande di tutte le tentazioni:
quella di non credere che il Tuo amore può tutto.

 

Tutti:

Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo. Amen.

 

Pro peccatis suæ gentis
vidit Iesum in tormentis
et flagellis subditum.

 

© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana

 

  

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