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VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE IN UCRAINA

PRESENTAZIONE

Il Viaggio Apostolico 

Sua Santità Giovanni Paolo II compirà il suo viaggio pastorale in Ucraina dal 23 al 27 giugno 2001. La visita tanto attesa nel Paese battezzato oltre mille anni fa (988), quando Roma e Costantinopoli erano ancora unite nella comunione, corona degnamente le celebrazioni giubilari di tale battesimo. La Chiesa che è in Ucraina, sia di rito bizantino ucraino che di rito latino, in realtà non poté celebrare l’avvenimento (1988) in una piena libertà religiosa. La Chiesa greco-cattolica fu in grado di festeggiarlo solo nella diaspora, a causa della perdurante clandestinità in patria. Ottenuta l’indipendenza e cessate le vessazioni del regime al potere, la Chiesa ritrovava la libertà e cominciava a ricostituire la propria presenza pastorale. Nel 1996 fu possibile celebrare solennemente il quarto centenario dell’Unione di Brest; fu l’occasione per rinforzare ulteriormente la comunione esistente tra la Chiesa greco-cattolica e la Sede di Roma. 

           Lo scorso anno 2000, tutti i cristiani celebrarono il Grande Giubileo, guardando a Cristo, “lo stesso ieri, oggi e sempre”. “Cristo – Via, Verità e Vita”: sono le parole del motto scelto per la visita del Santo Padre in Ucraina. Di fronte alle gravi difficoltà in cui versa il Paese, il Papa viene ad annunciare Cristo e il suo Vangelo, capace di infondere incoraggiamento e speranza e di promuovere la collaborazione per il bene di tutti.

           Il Vescovo di Roma si reca in Ucraina “come Pastore Supremo della Chiesa Cattolica, dopo ripetuti inviti, per corrispondere ad un vivo desiderio dei cattolici ucraini, assai numerosi e ben radicati nel Paese, incontrandoli e confermandoli nella fede in Gesù Cristo, nostro unico Signore” (Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II a Sua Beatitudine Volodymyr, Metropolita di Kyiv e di tutta l’Ucraina, 26 marzo del 2001). La visita è dunque per il Papa anche una rinnovata occasione di impegno ecumenico. 

 

Il Messale del Viaggio Apostolico 

           Le celebrazioni liturgiche costituiscono i momenti più importanti della visita apostolica: i fedeli sono confermati nella fede e ai credenti è offerta la possibilità di una vera comunione con Cristo e con i fratelli. Tale comunione si realizza in modo pieno nella celebrazione eucaristica. 

           La ricchezza e la varietà dei riti nella Chiesa cattolica è evidenziata dal fatto che il Santo Padre presiede l’Eucaristia, sia secondo la tradizione liturgica bizantina che quella latina.

           Il presente Messale riporta tutti i formulari delle Eucaristie celebrate da Giovanni Paolo II in Ucraina e il testo della Liturgia della Parola dell’incontro con i giovani a Leopoli.

 

Le Celebrazioni Eucaristiche 

           Il calendario del Viaggio Apostolico prevede quattro celebrazioni eucaristiche presiedute dal Santo Padre: due in rito romano e due in rito bizantino-ucraino.

           Le due celebrazioni in rito bizantino-ucraino sono presiedute dal Santo Padre secondo la tradizione seguita dai patriarchi orientali: il Santo Padre presiede, mentre il Card. Husar celebra l’Eucaristia insieme con i Vescovi e i sacerdoti di rito orientale e di rito latino. 

           A Kyiv, il 24 giugno 2001, la Santa Messa viene celebrata secondo il rito romano. In tale giorno, secondo il calendario romano generale, ricorre la solennità della Natività di San Giovanni Battista. Pertanto i testi eucologici e biblici sono propri della solennità. Nella celebrazione si usa la lingua ucraina ad eccezione della Preghiera Eucaristica in lingua latina, e della preghiera dei fedeli in varie lingue. 

           La Divina Liturgia in rito bizantino-ucraino a Kyiv, il 25 giugno 2001, ha come tema l’unità dei cristiani. Tropari e kontakia, tratti dalla Pentecoste, evocano la potenza che viene dall’alto e lo Spirito Santo che unisce e feconda la Chiesa. 

           A Leopoli, il 26 giugno 2001, Papa Giovanni Paolo II celebra l’Eucaristia in rito latino, secondo il formulario della festa di Maria Vergine aiuto dei Cristiani. Nella celebrazione si usa la lingua polacca ad eccezione della preghiera dei fedeli nella quale si usano le varie lingue parlate nei Paesi confinanti. 

           Sempre a Leopoli il 27 giugno il Santo Padre preside la Divina Liturgia in rito bizantino-ucraino. 

           Nelle due celebrazioni in rito bizantino-ucraino si usa la lingua ucraina. Accanto al testo ucraino, il Messale riporta anche la traduzione in italiano per favorire la partecipazione di coloro che non conoscono la lingua locale.

 

Beatificazioni 

           Per la prima volta si celebrano alcune Beatificazioni in terra ucraina. È la prima volta inoltre che il rito di Beatificazione secondo il rito latino, viene celebrato all’interno di una liturgia orientale.

Le Beatificazioni permettono ai fedeli della Chiesa che è in Ucraina di sperimentare la grande gioia di celebrare la fede in Cristo, nella santità di alcuni suoi figli. 

           Il 26 giugno nel corso della celebrazione in rito romano il Papa proclama Beati i Servi di Dio Józef Bilczewski (1860-1923), Arcivescovo di Leopoli dei latini, e Zygmunt Gorazdowski (1845-1920), fondatore della Congregazione delle Suore Józefitki

           Il 27 giugno durante la Divina Liturgia Giovanni Paolo II eleva all’onore degli altari 28 Servi di Dio greco-cattolici. Si tratta del Vescovo Mykola Čarneckhyj e 24 compagni*, del Vescovo Teodor Romża, del Padre Omeljan Kovč, martiri, vittime dei regimi totalitari del comunismo e del nazismo, e della Suora Josaphata Hordashevska (1869-1919), confondatrice della Congregazione delle Suore Ancelle di Maria Immacolata. 

 

Incontro con i giovani 

           L’incontro con i giovani a Leopoli, il 26 giugno 2001, si svolge secondo lo schema di una Liturgia della Parola secondo lo spirito della liturgia bizantino-ucraina. Dopo l’omelia del Santo Padre viene cantata una parte dell’inno Akathistos incentrata sulla figura di Cristo. Segue la preghiera dei fedeli in varie lingue, la consegna di alcuni doni al Santo Padre e alcune coreografie da parte dei giovani. L’incontro con i giovani testimonia il grande amore del Papa per la gioventù. L’Ucraina si trova a una svolta della sua storia, e i giovani sono la forza per costruire il proprio domani.

 

Conclusione 

           La visita di Giovanni Paolo II in Ucraina all’inizio del nuovo millennio è segno di speranza per l’Ucraina, per i fedeli della Chiesa greco-cattolica e di quella latina e anche per gli uomini di buona volontà che, dopo le tragiche esperienze dei regimi totalitari, operano nel rispetto della dignità umana, per la costruzione della civiltà dell’amore e per il futuro dell’Europa e del mondo. Le parole della Lettera Apostolica “Novo Millennio Ineunte” risuonano particolarmente attuali ed adatte a descrivere lo spirito della visita del Santo Padre e lo scopo che essa si prefigge: “Andiamo avanti con speranza! Un nuovo millennio si apre davanti alla Chiesa come oceano in cui avventurarsi, contando sull’aiuto di Cristo” (58). 

  

† Piero Marini 
Vescovo titolare di Martirano
Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie

 

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* Mykola Čarneckyj e 24 Compagni:

 

1.- Mykola Čarneckyj, Vescovo, Esarca Apostolico degli Ucraini di Volyn’ e Pidljašja, della Congregazione del SS.mo Redentore (1884-1959) 

2.- Hryhorij Khomyšyn, Vescovo di Stanislaviv degli Ucraini, attualmente Ivano-Frankivsk (1867-1945) 

3.- Josaphat Kocylovskyj, Vescovo di Peremyšl degli Ucraini, dell'Ordine Basiliano di San Giosafat (1876-1947) 

4.- Symeon Lukač, Vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina "clandestina" (1893-1964) 

5.- Vasyl VeIyčkovskyj, Vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina "clandestina", della Congregazione del SS.mo Redentore (1903-1973) 

6.- Ivan Slezyuk, Vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina "clandestina" (1896-1973) 

7.- Mykyta Budka, Vescovo Ausiliare di Lviv degli Ucraini, primo Vescovo per i Cattolici Ucraini in Canada (1877-1949) 

8.- Hryhorij Lakota, Vescovo Ausiliare di Peremyšl degli Ucraini (1883-1950) 

9.- Leonid Fëdorov, Esarca dei Cattolici Russi di rito bizantino, Sacerdote dei Monaci Studiti (1879-1935)  

10.- Mykola Konrad, Sacerdote dell'Arcieparchia di Lviv degli Ucraini (1876-1941) 

11.- Andrij Iščak, Sacerdote dell' Arcieparchia di Lviv degli Ucraini (1887-1941) 

12.- Roman Lysko, Sacerdote dell' Arcieparchia di Lviv degli Ucraini (1914-1949) 

13.- Mykola Cehelskyj, Sacerdote dell' Arcieparchia di Lviv degli Ucraini (1896-1951) 

14.- Petro Verhun, Sacerdote dell' Arcieparchia di Lviv degli Ucraini, Visitatore Apostolico per i Cattolici Ucraini in Germania (1890-1957) 

15.- Oleksa Zaryckyj, Sacerdote dell' Arcieparchia di Lviv degli Ucraini (1912-1963) 

16.- Klymentij Šeptyckyj, Sacerdote professo dei Monaci Studiti Ucraini, Archimandrita del Monastero di Univ (1869-1951) 

17.- Severijan Baranyk, Sacerdote professo dell'Ordine Basiliano di San Giosafat (1889-1941) 

18.- Jakym Senkivskyj, Sacerdote professo dell'Ordine Basiliano di San Giosafat (1896-1941) 

19.- Zynovij Kovalyk, Sacerdote professo della Congregazione del SS.mo Redentore (1903-1941) 

20.- Vitalij Bajrak, Sacerdote professo dell'Ordine Basiliano di San Giosafat (1907-1946) 

21.- Ivan Ziatyk, Sacerdote professo della Congregazione del SS.mo Redentore, Vicario Generale della Chiesa greco-cattolica ucraina (1899-1952) 

22.- Tarsykia (al secolo: Olha Mackiv), Suora professa della Congregazione delle Suore Ancelle di Maria Immacolata (1919-1944) 

23.- Olympia (al secolo: Olha Bidà), Suora professa della Congregazione delle Suore di San Giuseppe (1903-1952) 

24.- Laurentia (al secolo: Leukadia Harasymiv), Suora professa della Congregazione delle Suore di San Giuseppe (1911-1952) 

25.- Volodymyr Pryjma, Laico e Padre di famiglia, Cantore (1906- 1941) 

    

 

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