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Benedetto Menni (1841-1914) 
presbitero, O.H., 
fondatore delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù
 
 
 
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BENEDETTO MENNI, che viene elevato oggi agli onori degli altari, fu un fedele seguace di San Giovanni di Dio; in quanto tale con le sue parole e le sue opere è stato araldo del Vangelo della Misericordia e nuovo profeta dell'ospitalità.

Le origini e la sua vocazione ospedaliera

La città di Milano fu la sua culla: qui infatti nacque e venne battezzato nello stesso giorno, l'11 di marzo del 1841. Gli venne messo nome Angelo Ercole, quasi fosse una premonizione dello spirito e della forza che avrebbero caratterizzato la sua personalità.

Era il quinto dei quindici figli nati dal matrimonio di Luigi Menni con Luisa Figini. Nel suo ambiente domestico, caloroso e ospitale, trovò l'appoggio e lo stimolo per il proprio sviluppo intellettuale e della personalità.

La chiamata di Dio giunse presto: fedele alla sua coscienza, lasciò un buon impiego in banca e, altruista nei confronti dei sofferenti, offri il proprio aiuto nel trasporto dei soldati feriti nella battaglia di Magenta, nei pressi di Milano.

Ammirato dallo spirito di dedizione e di abnegazione che scoprì nei Fatebenefratelli, a 19 anni chiese di fare il suo ingresso nell'Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio.

Iniziò la vita religiosa con il nome di Benedetto, consacrandosi a Dio e all'assistenza ai malati; e noi lo veneriamo proprio con il nome di San Benedetto Menni.

Formazione e missione ospedaliera

Fu durante gli studi di infermeria e quelli sacerdotali che andò forgiandosi la sua personalità religioso-ospedaliera, che mise a disposizione dei Superiori, abbracciando cioè la causa in favore della società più bisognosa, costituita da tanti malati.

La Spagna, culla dell'Ordine Ospedaliero, viveva tra lotte politiche, nella dichiarata ostilità verso gli ordini religiosi, mentre l'opera di San Giovanni di Dio era andata praticamente estinguendosi; c'era bisogno di un impulso rinnovatore, e Benedetto Menni sarà la persona provvidenziale per la sua realizzazione.

Destinato nel 1867 in Spagna, portò a compimento le sue grandi opere: la restaurazione dell'Ordine di San Giovanni di Dio e la fondazione della Congregazione femminile delle " Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù ".

Il suo spirito magnanimo, la sua grande capacità e disposizione d'animo lo aiutarono a superare molte difficoltà e a prendere iniziative di particolare considerazione in favore dei malati e dell'assistenza integrale nei loro confronti.

Restauratore dell'Ordine Ospedaliero

Inviato in Spagna dall'allora Priore Generale dell'Ordine, P. Giovanni M. Alfieri, che lo appoggiò sempre, e con la benedizione del Papa Pio IX, già prima della partenza da Roma Benedetto Menni manifesta la sua forte volontà e uno spirito deciso. Dopo pochi mesi, apre il primo ospedale infantile della Spagna, a Barcellona (1867), che costituisce l'inizio della sua straordinaria opera restauratrice, e che porterà avanti per 36 anni.
Sin dal primo momento, grazie al suo impegno vocazionale, si uniranno a lui numerosi e generosi seguaci, con i quali a sua volta poté dare continuità alle nuove istituzioni ospedaliere, che si moltiplicarono in Spagna, Portogallo e Messico, continuando poi a diffondersi in tutto il nuovo mondo.

Fondatore delle Suore Ospedaliere

Con l'arrivo a Granada (1878), Benedetto Menni entra in contatto con due giovani, Maria Josefa Recio e Maria Angustias Giménez, che saranno nel 1881 la semente per una nuova Istituzione sanitaria femminile, con la caratteristica specifica per l'assistenza psichiatrica.

A Ciempozuelos, Madrid, ha la sua origine e si costituisce la Casa Madre della " Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù ", che viene approvata dalla Santa Sede nel 1901.

Il segno della loro identità nel servizio ospedaliero è riassunto in sei parole: " pregare, lavorare, sopportare, soffrire, amare Dio e tacere".

Presto la nuova Istituzione estende la propria ala di carità misericordiosa stabilendosi in diversi paesi dell'Europa e dell'America Latina, e successivamente anche in Africa e in Asia. Attualmente, mentre si compie la canonizzazione del suo fondatore, Benedetto Menni, le Suore sono presenti in 24 nazioni, con più di 100 Centri ospedalieri.

Benedetto Menni, come Fondatore e Padre spirituale, infuse loro il suo spirito juandediano, continuando per oltre 30 anni nella loro direzione e formazione ascetico-ospedaliera.

Visitatore e Priore Generale dell'Ordine

L'opera magna che Benedetto Menni realizzò come restauratore e fondatore si estese, chiamato dalla Santa Sede, in favore di tutto l'Ordine con la nomina a Visitatore Apostolico (1909-1911) e in seguito a Priore Generale (1911), alla cui carica dovette rinunciare un anno dopo per incomprensioni, oltre che per motivi di salute.

Passò gli ultimi due anni della sua vita in umiltà e purificazione, morendo santamente a Dinan, Francia, il 24 aprile del 1914.

I suoi resti, traslati dai Confratelli spagnoli a Ciempozuelos, sono oggi venerati sotto l'altare centrale della " Cappella dei Fondatori " nella Casa Madre delle sue Figlie Ospedaliere di Ciempozuelos.
Nella gloria dei Santi

Il processo per il riconoscimento della sua santità è stato aperto nella diocesi di Madrid, dove è sepolto, negli anni 1945-1947, e le sue virtù sono state riconosciute come eroiche dalla Congregazione per le Cause dei Santi l' l 1 maggio del 1982, il che permise di considerarlo " Venerabile".

Riconosciuta come miracolosa la guarigione di Dna Asunción Cacho, fu proclamato "Beato" nella Basilica Vaticana dal Papa Giovanni Paolo II il 23 giugno 1985.

Il suo messaggio in chiave ospedaliera

Oltre alla sua dedizione totale e feconda ed alla condotta santa e santificatrice, alla sua vita offerta a Dio e ai malati con generosità totale, la testimonianza di Benedetto Menni torna di attualità con la sua canonizzazione, proponendolo alla Chiesa universale come modello ed esempio, in modo particolare nel mondo della salute.

L'umanizzazione e l'evangelizzazione sono sfide di fronte al nuovo millennio. San Benedetto Menni viene a ricordare ed illuminare le parole di Cristo " Ero malato e mi avete assistito. Venite, benedetti del Padre mio".

Nel campo sanitario si utilizzano i benefici apportati dal progresso tecnico, ma non poche volte manca il `cuore' nell'assistenza. Spesso l'interesse sanitario è più orientato alla malattia che non al malato, considerandolo più come un numero o un caso clinico che come una persona o un fratello da assistere, immagine di Dio che soffre.
 

 

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