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MANUEL MORALES

 

Nacque a Mesillas, Zacatecas, appartenente alla parrocchia Sombrerete, Zacatecas (Arcidiocesi di Durango) il giorno 8 febbraio 1898. Cristiano di un solo pezzo: sposo fedele, padre affettuoso con i suoi tre figli piccoli, buon lavoratore, laico dedito all'apostolato della sua parrocchia e all'intensa vita spirituale alimentata dall'Eucaristia. Membro dell'Associazione Cattolica della Gioventù Messicana e presidente della Lega Nazionale in Difesa della Libertà Religiosa, associazione che, con mezzi pacifici, cercava di ottenere l'abolizione delle empie leggi. Il giorno 15 agosto 1926 quando venne a conoscenza che il signor Parroco Batis era stato incarcerato si mosse per andare ad intercedere per la sua libertà. Aveva appena riunito un gruppo di giovani per decidere sul da farsi, quando si presentò una truppa ed il capo gridò: «Manuel Morales!». Manuel fece un passo avanti e con molto garbo si presentò: «Sono io, a sua disposizione!». Lo insultarono ed iniziarono a colpirlo con ferocia. Fu portato fuori dalla città insieme al signor Parroco, e quando udì che questi chiedeva grazia per la sua vita, considerando che aveva famiglia, con audacia disse: «Signor Parroco, io muoio, ma Dio non muore. Lui si occuperà di mia moglie e dei miei figli». Poi si sollevò ed esclamò: «Viva Cristo Re e la Vergine di Guadalupe!». La testimonianza della sua vita restò firmata con il suo sangue di martire.

 

Omelia del Santo Padre

[Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo]

 

 

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