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SABAS REYES SALAZAR

 

Nacque a Cocula, Jalisco (Arcidiocesi di Guadalajara) il 5 dicembre 1883. Vicario a Tototlán, Jalisco (Diocesi di San Juan de los Lagos). Semplice e fervente aveva una speciale devozione per la Santissima Trinità. Invocava frequentemente anche le anime del purgatorio. Si interessò molto della formazione dei bambini e dei giovani, tanto nella catechesi come nell'insegnamento delle scienze, arti e mestieri, soprattutto nella musica. Affabile e dedito al suo ministero. Esigeva molto rispetto per tutto ciò che si riferiva al culto e desiderava che si eseguissero prontamente tutti gli incarichi. Durante il periodo più pericoloso per i sacerdoti, quando gli si consigliava di lasciare Tototlán, lui replicava: «Mi hanno lasciato qui e qui attendo. Vediamo che cosa dispone Iddio». Nella Settimana Santa del 1927 giunsero le truppe federali e i proprietari di terre cercando il signor Parroco Francisco Vizcarra ed i suoi ministri. Trovarono solo Padre Reyes e su lui riversarono tutto il loro odio. Lo presero, lo legarono con forza ad una colonna del tempio parrocchiale, lo torturarono per tre giorni con la fame e la sete e, con inqualificabile sadismo, gli bruciarono le mani. Il 13 aprile 1927, Mercoledí Santo, venne condotto al cimitero. Finirono di ucciderlo, ma, prima di morire, più con l'anima che con la voce, il sacerdote martire riuscì a gridare: «Viva Cristo Re!».

 

Omelia del Santo Padre

[Inglese, Italiano, Portoghese, Spagnolo]

 

 

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