[Buone Notizie ­ Testata]

Città del Vaticano, 16 agosto 1998 Servizio sperimentale

La storia del Santuario

Verso la fine del diciottesimo secolo, l'attuale Viêt Nam era diviso in due regni: al nord, con capitale ad Hà Nôi, regnava la famiglia Trinh, mentre il sud, con capitale a Huê, era governato dalla famiglia Nguyên. I sovrani del sud, nel loro tentativo di occupare anche la parte settentrionale, chiesero aiuto alla Francia. Ma un gruppo di letterati, denominato Van Thân, si oppose all'intervento francese e riuscì a far proclamare Quang Trung come re del sud. Questi conquistò il nord, ma morì prematuramente, lasciando il trono al figlio Cânh Thinh, di soli 10 anni di età.
Nell'agosto 1798, i collaboratori del giovane re decretarono la persecuzione contro i cristiani, ai quali il gruppo Van Thân addossava la responsabilità della presenza francese sul suolo vietnamita. I cristiani si rifugiarono, insieme con le loro famiglie, nella foresta di La Vang, a circa 60 chilometri dalle loro case. Per farsi coraggio nella loro angoscia, si riunivano ogni giorno intorno a un grande albero e recitavano il rosario in onore della Vergine Maria. Un giorno, la Madonna, attorniata da due angeli e portando in braccio Gesù Bambino, fece la sua prima apparizione, assicurando ai cristiani che ella avrebbe ascoltato le loro preghiere, e promettendo la sua protezione e la guarigione dai loro mali. Seguirono altre apparizioni.
Nel 1886 cessò la persecuzione. La prima cappella, fatta con paglia, divenne presto troppo piccola. A partire dal 1885 furono costruite parecchie cappelle, una dopo l'altra: l'ultima, con le sue tre piccole campane, fu benedetta nel 1928 da S.E. Mons. Eugenio Maria Giuseppe Allys (in vietnamita Lý), allora Vicario Apostolico di Huê.
Il 13 aprile 1961, i Vescovi del Vietnam del Sud (allora diviso dal Vietnam del Nord dal diciottesimo parallelo), riuniti a Huê, fecero un voto al Cuore Immacolato di Maria, promettendo di consacrare alla Vergine un tempio quando le circostanze l'avrebbero permesso e chiedendo alla Madonna libertà per la Chiesa e pace per le due parti del Viêt Nam; e nella Lettera collettiva dell'8 agosto dello stesso anno riconobbero La Vang come Centro Mariano nazionale. Seguì, il 22 dello stesso mese, l'elevazione della chiesa alla dignità di Basilica Minore da parte del papa Giovanni XXIII.
A partire dal 1961 il santuario fu ampliato e arricchito con varie opere. Ma le varie costruzioni di La Vang furono completamente abbattute nel 1972, durante la guerra fra il Nord e il Sud.
Dopo la riunificazione del Paese (30 aprile 1975), i Vescovi di tutto il Viêt Nam, radunati ad Hà Nôi il primo maggio 1980, rinnovarono solennemente il riconoscimento di La Vang come Centro Mariano nazionale, cantando il "Salve Regina" in ginocchio e all'unisono, con grande convinzione e devozione.

(il testo completo dell'articolo ne L'Osservatore Romano del 9 agosto, pagina 5)

   
Il duecentesimo anniversario delle apparizioni
di Nostra Signora di La Vang
in Viêt Nam

Il messaggio del Papa

Dal 13 al 15 agosto si celebra a La Vang il secondo centenario delle apparizioni della Vergine Maria. Cuore mariano del Viêt Nam, il santuario costituisce la testimonianza palpabile di una fede rocciosa. Vescovi, sacerdoti, religiosi, laici nel corso di due secoli si sono recati in questa "casa di Maria" per ascoltare un messaggio di speranza e per trarre il coraggio di un'ammirevole testimonianza di vita cristiana anche di fronte alle avversità.
Per questa gioiosa e significativa ricorrenza Giovanni Paolo II ha inviato all'episcopato e ai fedeli Viêt Nam un caloroso messaggio, espressione dell'affetto di tutta la Chiesa che vuol farsi spiritualmente presente in quell'angolo di mondo.
Offriamo qui di seguito la traduzione integrale del messaggio del Santo Padre come documento storico sulla vita, sulla testimonianza e sulla spiritualità di un piccolo gregge del Signore.

Nostra Signora di La Vang

Al Signor Cardinale Paul Joseph Pham Ðình Tung

Arcivescovo di Hà Nôi
Presidente della Conferenza Episcopale del Viêt Nam


Mentre ha inizio la celebrazione giubilare del duecentesimo anniversario delle apparizioni della Vergine Maria a La Vang, mi unisco calorosamente alla gioia e al rendimento di grazie dei Vescovi del Viêt-Nam e dei loro diocesani.
In questo santuario tanto caro al cuore dei cattolici del vostro Paese, è un messaggio di speranza, fra gli affanni spirituali e corporali, che la Madre del Signore ha trasmesso nel 1798 ai suoi figli annunciando loro: "Abbiate fiducia, sopportate di buon cuore le pene e i dolori. Io ho già esaudito le vostre preghiere. D'ora in poi tutti coloro che verranno a pregare in questo luogo vedranno i loro desideri esauditi". Da due secoli questo messaggio, che resta sempre attuale, è accolto con fervore a La Vang. Nonostante le grandi prove che l'hanno segnato nel corso della sua storia, questo Centro mariano, divenuto nazionale, ha saputo conservare viva la tradizione dei pellegrinaggi. Nel segreto del cuore, numerose persone di ogni origine e condizione vengono qui per affidare alla loro Madre del cielo le loro pene e le loro speranze. Vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici amano trovare qui la presenza accogliente di Colei che infonde in loro il coraggio di rendere un'ammirevole testimonianza di vita cristiana in circostanze spesso difficili. Benedico Dio che non abbandona mai coloro che lo cercano e che, con l'assistenza materna della Vergine Maria, continua a guidarli sia nei giorni di gioia che nei giorni di avversità.
Pellegrini al Santuario di La VangAuguro ai fedeli, che in questo anno giubilare verranno a pregare Nostra Signora di La Vang nel suo santuario o che l'invocheranno in altri luoghi, di trovare un nuovo slancio apostolico per la loro vita cristiana e di ricevere conforto e forza per far fronte agli affanni dell'esistenza. Li invito a vedere in Maria, la Madre che Gesù stesso ha donato agli uomini, colei che li conduce verso il suo divin Figlio. Avendo vissuto in modo perfetto la condizione di discepolo del Signore, Ella invita i cristiani a procedere nel cammino di una vita evangelica fervente. Possa Ella indurli ad essere pellegrini saldi nella fede nella persona di Cristo, unico Salvatore dell'umanità, pellegrini della speranza protesi verso l'attesa dell'ora di Dio per la raccolta dei semi già gettati in terra, pellegrini della carità che vivono la loro vocazione di unità, di fraternità e di servizio in mezzo ai fratelli e alle sorelle dei quali condividono l'esistenza!
Entrando nel secondo anno di preparazione al Grande Giubileo dell'Anno 2000, dedicato allo Spirito Santo, esorto i cattolici del Viêt Nam a contemplare in Maria un'umile donna della nostra umanità che si è lasciata guidare dall'azione interiore dello Spirito. In unione intensa e profonda con Dio, ha obbedito alla sua chiamata con una fedeltà totale. Che tutti possano scoprire in Lei una donna del silenzio e dell'ascolto, che meditava nel suo cuore ciò che lo Spirito del Signore le faceva percepire della sua presenza amorevole e della sua azione santificatrice!
Non lasciandosi mai scoraggiare dalle difficoltà, Ella ha portato alla sua pienezza l'aspirazione dei poveri del Signore, risplendendo come modello per quanti si affidano con tutto il cuore alle promesse di Dio (cfr Tertio Millennio adveniente, n. 48).
Unendomi con il cuore e con la preghiera ai numerosi pellegrini di La Vang, invoco ardentemente la Madre di Cristo, Madre degli uomini, per tutto il popolo vietnamita, così come per le comunità di cristiani originari di questo Paese che vivono all'estero. Che ripongano la loro fiducia nella Santissima Vergine che li accompagna maternamente nel loro pellegrinaggio terreno! Ovunque essi vivano, siano discepoli di Cristo fedeli e generosi, rendendo testimonianza dell'amore infinito di Dio in mezzo ai loro fratelli e alle loro sorelle!
In questa lieta occasione del bicentenario delle apparizioni della Vergine a La Vang, Le invio, Signor Cardinale, la mia affettuosa Benedizione Apostolica, che estendo di buon grado ai Vescovi, ai sacerdoti e a quanti si preparano al sacerdozio, ai religiosi e alle religiose, così come a tutti i fedeli del Viêt Nam e della diaspora.


Dal Vaticano, 16 dicembre 1997.


GIOVANNI PAOLO PP. II
   

Solidarietà

Un asilo nido per 150 bambini a Hai Duong, nella provincia vietnamita di Hai Hung: è l'obiettivo che si prefigge "Progetto Continenti", associazione di cooperazione e solidarietà internazionale, per completare un intervento iniziato nel 1991 con il sostegno ad una fabbrica di abbigliamento; all'associazione si chiese di migliorare la qualità della vita dei lavoratori in una terra in cui la disoccupazione è un grosso problema e dove ci sono 1.600 orfani e 56.000 disabili, 24.000 dei quali invalidi a causa della guerra. Ora si vuole fare un ulteriore passo avanti, venendo incontro ad una esigenza delle donne, che rappresentano il 90 per cento della forza lavoro della fabbrica. Da loro è infatti partita la richiesta di un asilo cui affidare durante le ore di lavoro i figli, circa 150, di età compresa tra i sei mesi e i cinque anni. Nella provincia di Hai Hung (quasi tre milioni di abitanti) gli asili coprono solo il normale orario di lavoro - in fabbrica i turni invece sono tre e continui nell'arco delle 24 ore - e comunque riescono a rispondere solo al 30% delle richieste.


Chiunque intenda segnalare altre iniziative di solidarietà può inviare una e-mail alla redazione.

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