[Buone Notizie - Testata]

Città del Vaticano, 21 febbraio 1999 Servizio sperimentale

«Mentre la Chiesa tutta è prossima, ormai, all'appuntamento del Grande Giubileo, voi siete chiamati ad accompagnare il pellegrinaggio di quanti, provati nel corpo e nello spirito, rappresentano nel mondo un annuncio di rendenzione e di salvezza. Nel grande itinerario del popolo di Dio, i pellegrini del dolore e della sofferenza sono allegoria dell'umanità in cerca soprattutto di Cristo, "luce vera che illumina ogni uomo". A voi, come "umili servitori degli ammalati", è affidato il compito di sostenerli nelle difficoltà e di aiutarli nel trasformare le loro sofferenze in presenza arcana di salvezza»
(Giovanni Paolo II, ai partecipanti al convegno dell'Unitalsi, 20 febbraio)
   
La Giornata mondiale"del Malato
Giovedì 11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, è stata celebrata la settima Giornata Mondiale del Malato. In unione spirituale con i fedeli radunati nel santuario mariano di Harissa in Libano, sede della celebrazione principale, Giovanni Paolo II ha incontrato i malati nella Basilica Vaticana, ai quali ha rivolto le seguenti parole:

«Carissimi Fratelli e Sorelle!
Con gioia mi unisco a voi al termine di questa celebrazione in onore della Beata Vergine di Lourdes. Questo appuntamento con voi ammalati mi sta molto a cuore.
L'iniziativa ha ormai una lunga storia: risale a quarant'anni fa, quando uno zelante parroco di Roma iniziò una celebrazione lourdiana per gli infermi. Dall'inizio del mio Pontificato, or sono vent'anni, ho voluto personalmente presiedere questa Liturgia nella Basilica Vaticana, sempre con la collaborazione dell'Opera Romana Pellegrinaggi e dell'UNITALSI. È un suggestivo momento di preghiera, che unisce spiritualmente gli ammalati del mondo intero, specialmente da quando, sette anni fa, l'11 febbraio è diventato Giornata Mondiale del Malato e si celebra di volta in volta in un importante santuario mariano: oggi in quello libanese di Harissa, presso Beirut.
Carissimi, nel pellegrinaggio verso il Grande Giubileo del Duemila, siamo "in cammino verso il Padre", come ha ricordato il convegno teologico-pastorale che si conclude con questa Santa Messa. Sulla via che conduce a Dio, ci precede Maria Santissima: ci precede nella fede e nella speranza. A Lei affido ciascuno di voi invocandone il conforto nella prova. Vi assicuro il mio quotidiano ricordo nella preghiera e con affetto imparto a voi, qui presenti, ed a quanti sono spiritualmente uniti con noi, una speciale Benedizione Apostolica».

   

Chiunque intenda segnalare iniziative di interesse generale può inviare una e-mail alla redazione. Le Buone notizie selezionate saranno pubblicate in queste pagine.

Back