[Buone Notizie - Testata]

Città del Vaticano, 16 maggio 1999 Servizio sperimentale

Il "sogno" di Dio affidato ai giovani
«...In questi giorni lo Spirito consegna voi, giovani, il "sogno" di Dio: che tutti gli uomini facciano parte della sua famiglia, che tutti i cristiani siano una cosa sola. Entrate con questo sogno nel nuovo millennio! Voi che vi siete liberati dall'incubo della dittatura comunista, non lasciatevi ingannare dai sogni fallaci e pericolosi del consumismo. Anch'essi uccidono il futuro. Gesù vi fa sognare una Romania nuova, una terra dove l'Oriente e l'Occidente possano incontrarsi con fraternità. Questa è la Romania affidata alle vostre mani! Costruitela assieme, con audacia...» (Giovanni Paolo II, congedo dalla Romania, 9 maggio)
   
Un viaggio carico di storia,
di gesti, di futuro

Giovanni Paolo II in Romania

È stato un viaggio carico di storia, di gesti, di futuro quello che Giovanni Paolo II ha compiuto da venerdì 7 a domenica 9 maggio in Romania. Ogni istante dell'intenso "triduo" vissuto a Bucarest si è proiettato in un orizzonte ecclesiale radicato nelle vicende storiche - quelle remote e quelle più recenti - ed aperto ad un futuro di speranza. Nell'oggi del Papa in terra romena c'era il segno delle memorie intramontabili di ieri, fondate sulla salda "roccia" dei martiri; e si intravedevano già i germi ed i primi frutti di un domani denso di prospettive, ricco di progettualità. Ad una storia fatta di libertà nell'audacia della verità ha esortato a guardare Giovanni Paolo II, soprattutto invitando cattolici ed ortodossi a nuove relazioni "libere da ogni forma di paura e di sospetto". E a questa storia appartengono oggi a pieno titolo i gesti che hanno segnato la visita: il pellegrinaggio nel cimitero cattolico, con la preghiera sulle tombe del Card. Hossu e del Vescovo Aftenie; l'incontro con il Card. Todea in Cattedrale, proprio nella cappella dove l'eroico Porporato venne clandestinamente consacrato Vescovo; gli abbracci con il Patriarca Teoctist di fronte alle moltitudini di fedeli; la partecipazione di Giovanni Paolo II alla Divina Liturgia ortodossa e la partecipazione del Patriarca alla Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Papa alla presenza di una incalcolabile folla di persone giunte da tutto il Paese; il percorso compiuto da entrambi nella vettura panoramica lungo le vie di Bucarest, dove domenica si percepiva davvero il respiro della fede in Cristo. Ed un gesto di singolare valore è la Dichiarazione comune per la pace nei Balcani firmata sabato. Tutto ciò - la storia remota e recente, il presente dell'oggi - si è fatto futuro, soprattutto in quella consegna che il Papa ha affidato ai giovani romeni: il "sogno" di Dio". "Che tutti gli uomini - ha detto Giovanni Paolo II - facciano parte della sua famiglia, che tutti i cristiani siano una cosa sola. Entrate con questo sogno nel nuovo millennio!".

   
Il commosso incontro con l'eroico Cardinale Todea

Il Papa nel cimitero cattolico di Bucarest, presso le tombe dei martiri

L'abbraccio con il Patriarca Teoctist

La firma della dichiarazione comune per la pace nei Balcani

Il Papa e il Patriarca tra la folla di Bucarest

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