[Buone Notizie ­ Testata]

Città del Vaticano, 3 ottobre 1999 Servizio sperimentale

Aveva deciso di restare. Suor Erminia Cazzaniga - la missionaria canossiana assassinata dalle bande armate a Timor Est insieme con una consorella, Suor Celeste de Carvalho Pinto, con due seminaristi e con un gruppo di volontari - con la sua scelta ha indicato al mondo cos'è il vero eroismo. Quello che nasce dall'umiltà, dalla solidarietà, dal desiderio di condivisione. È l'eroismo di chi non rinnega, di chi resta fedele, di chi non abbandona.    
Testimoni di carità fino al totale dono della loro esistenza
Il sacrificio di due religiose canossiane in Timor Orientale

Anche in questa fine millennio il martirologio della Chiesa continua registrare la testimonianza di eroici servitori del Vangelo. Sabato 25 settembre due religiose canossiane sono state assassinate in Timor Orientale insieme con alcuni seminaristi e laici mentre si recavano a prestare soccorso a gruppi di sfollati rifugiatisi sulle colline per sfuggire ai massacri.
Giovanni Paolo II, durante l'udienza generale di mercoledì 28 settembre ha così ricordato questi testimoni della carità:
«Da Timor Orientale continuano a giungere in questi giorni tragiche notizie di stragi perpetrate contro inermi cittadini, contro cristiani, sacerdoti, religiosi e religiose che hanno speso la propria vita al servizio di tutti.
In particolare, ho appreso con profondo dolore che sabato pomeriggio vicino a Baucau, sono state assassinate numerose persone, tra le quali anche due missionarie canossiane.
Vi invito a ricordarle nella preghiera, insieme a tutte le vittime della tragedia timorese. Preghiamo per i sofferenti nel corpo e nello spirito, per i profughi e i rifugiati, come pure per quanti operano in loro favore e per la pacificazione del territorio.
Chiediamo al Signore che l'esempio di questi testimoni della carità fino al dono totale della loro esistenza possa contribuire a far nascere in Timor Orientale un futuro di speranza».
    Preghiere e solidarietà a Padova
Ogni giorno numerosissimi fedeli si uniscono alla comunità religiosa della Basilica di sant'Antonio a Padova per invocare dal Signore il ritorno della pace in Timor Orientale. I legami tra la Basilica e quella terra martoriata risalgono al 1996 in occasione della peregrinatio di alcune reliquie di sant'Antonio.

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