Continuano a dirigersi verso Roma i passi dei pellegrini del Grande Giubileo del Anno 2000. A migliaia ogni giorno varcano la Porta Santa, si fermano presso le tombe degli Apostoli, ascoltano la lezione di fede che giunge dalle memorie dei primi martiri. E' un popolo "di cercatori" in cammino lungo i sentieri di Dio.
Giovanni Paolo II è il compagno di strada di questo popolo. Lo ha preso per mano la notte del 24 dicembre quando ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Pietro e lo accompagna ogni giorno con la sua preghiera e la sua parola.
In questo clima si sono svolte nelle ultime settimane tre importanti celebrazioni giubilari che hanno visto raccogliersi intorno al Successore di Pietro i rappresentanti del mondo dell'arte, i diaconi permanenti e i membri della Curia Romana. Tre incontri estremamente significativi durante i quali il Papa ha consegnato ad ogni gruppo un messaggio particolare.

Il Giubileo degli artisti
«La conversione del cuore è, per così dire, opera d'arte comune dello Spirito e della nostra libertà. Tra l'arte di formare se stessi e quella che si esplica nella trasformazione della materia c'è una singolare analogia. Nell'uno e nell'altro compito il punto di partenza è un dono dall'alto».