[Buone Notizie - Testata]

Città del Vaticano, 2 aprile 2000 Servizio sperimentale a cura di
Piero Di Domenicantonio

Un pellegrinaggio giubilare

C'è una Grotta, una Culla, nel cuore di questo pellegrinaggio giubilare. È il luogo dove si è avverata la profezia di Isaia: «Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio...». È il luogo dove la storia del mondo e la storia della salvezza si sono incontrate duemila anni fa per unirsi indissolubilmente. È il luogo dove il Natale di Cristo è divenuto evento eterno, quotidiano. Oggi il Successore di Pietro è in ginocchio presso quella Grotta. È in preghiera accanto a quella Culla. Questo momento è il culmine non solo del pellegrinaggio in Terra Santa, ma dell'intero itinerario giubilare che la Chiesa sta compiendo in questi mesi per celebrare il bimillenario della nascita del Salvatore.
(da L'Osservatore Romano del 23 marzo)

    La preghiera del Papa presso il Calvario Alle radici della fede e della Chiesa   - «Dopo essere stato in Terra Santa durante il Concilio Vaticano II, ho avuto ora la grazia di tornarvi, insieme con alcuni miei Collaboratori, proprio nell'Anno del Grande Giubileo, bimillenario della nascita del Salvatore. È stato come un tornare alle origini, alle radici della fede e della Chiesa». Così Giovanni Paolo II ha condiviso con gli oltre sessantamila fedeli radunati in Piazza San Pietro per l'udienza generale di mercoledì 29 marzo la gioia e l'emozione del pellegrinaggio giubilare in Terra Santa, compiuto dal 20 al 26 marzo.

La Giornata del Perdono La Giornata del perdono   - «Perdoniamo e chiediamo perdono!». Domenica 12 marzo nella Basilica di San Pietro è risuonata questa accorata invocazione-preghiera. A pronunciarla è stato Giovanni Paolo II a nome di tutta la Chiesa ed insieme con tutta la Chiesa nella prima domenica di Quaresima dell'Anno Santo 2000: la Giornata del Perdono.

La Santa Messa nel Cenacolo «Vi scrivo dal Cenacolo...»   - «Vi scrivo dal Cenacolo...». Così Giovanni Paolo II si rivolge ai sacerdoti di tutto il mondo nella Lettera per il Giovedì Santo del Grande Giubileo del Duemila. Proprio nel Cenacolo di Gerusalemme, testimone della prima Eucaristia, il Papa ha infatti firmato il documento. Portando con sè, nel Cenacolo, tutti i sacerdoti il Papa richiama il tempo e i fatti della realtà della Cena Pasquale nella quale è nata l'Eucaristia ed è nato il Sacerdozio.

 

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