[Buone Notizie - Testata]

Città del Vaticano, 14 maggio 2000 Servizio sperimentale

«Domenica scorsa, presso il Colosseo a Roma, abbiamo fatto memoria di moltissimi testimoni della fede del secolo XX, ricordando, attraverso le incisive testimonianze lasciateci, le tribolazioni che hanno patito. Una nube innumerevole di coraggiosi testimoni della fede ci ha lasciato una preziosa eredità, che dovrà restare viva nel terzo millennio. Qui a Fátima, dove sono stati preannunciati questi tempi di tribolazione e la Madonna ha chiesto preghiera e penitenza per abbreviarli, voglio oggi render grazie al Cielo per la forza della testimonianza che si è manifestata in tutte quelle vite. E desidero una volta di più celebrare la bontà del Signore verso di me, quando, duramente colpito in quel 13 maggio 1981, fui salvato dalla morte...»
(Giovanni Paolo II, Fatima, 13 maggio 2000)
   
Giovanni Paolo II a Fatima

Il "grazie" del Papa,
il "grazie" della Chiesa

Il Papa in preghiera ai piedi della Madonna di Fatima La Santa Messa di Beatificazione dei pastorelli Francesco e Giacinta

13 maggio 2000: Giovanni Paolo II è a Fátima, ai piedi della Vergine Maria. È una giornata di sole luminosa. Una giornata di fede radiosa. Una giornata anche ecclesialmente solare. È una data che risplende di luce nel lungo, sofferto cammino umano, sacerdotale e pastorale di questo Pontefice. Il figlio è in ginocchio dinanzi alla Madre per dirLe il suo grazie intimo, palpitante. Per rinnovare la sua trepida riconoscenza per essere stato "salvato dalla morte" in quel tragico 13 maggio 1981. Per affidarLe "la forza della testimonianza" dei tanti che nel corso del secolo hanno tribolato ed offerto la vita a causa della fede. Per deporre dinanzi a Lei, sul "lucerniere" della santità, i due pastorelli Francesco e Giacinta, testimoni straordinari delle apparizioni della Madonna nella Cova da Iria. Due "piccoli privilegiati dal Padre", due "luci amiche" che rischiarano il cammino della moltitudine di pellegrini lungo i sentieri del nuovo millennio. È una giornata che agli occhi dello spirito e allo sguardo della storia appare ancora più solare dinanzi alle "ore buie e inquiete" delle vicende dell'umanità nel secolo appena trascorso. Nella preghiera del Papa è racchiuso il grazie di tutta la Chiesa. È racchiuso, in fondo, anche il grazie - consapevole o inconsapevole - dell'intera umanità verso Giovanni Paolo II, intrepida guida del popolo di Dio nel passaggio cruciale tra il secondo ed il terzo millennio. Di questo grazie è stata testimonianza visibile l'immensa assemblea di fedeli che ha partecipato al solenne rito di beatificazione. Un fiume d'anime che per tutta la notte è rimasto in orante raccoglimento dinanzi a "Nostra Signora". Di questo grazie è stata espressione singolare, alta, significativa, il gesto compiuto dal Papa nella serata di venerdì 12, al suo arrivo a Fátima. Giovanni Paolo II ha donato alla Vergine l'anello offertogli dal Cardinale Stefan Wyszynski nel 1978, in occasione della sua elezione alla Cattedra di Pietro. E con esso ha deposto ancora una volta ai piedi della Madonna il cuore riconoscente di un vibrante Pontificato profondamente e intensamente mariano.

   

In rete

Il testo dell'omelia tenuta dal Santo Padre durante la Santa Messa di beatificazione a Fatima

Il Santuario di Fatima

Le parole pronunciate dal Cardinale Segretario di Stato Angelo Sodano al termine della Santa Messa

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