[Buone Notizie ­ Testata]

Città del Vaticano, 11 giugno 2000 Servizio sperimentale

Con commossa riconoscenza Giovanni Paolo II accoglie in Piazza San Pietro i pellegrini dell'Arcidiocesi di Leopoli dei Latini guidati dal loro Pastore «Con commozione penso a tutta la moltitudine dei laici e degli ecclesiastici, che ebbero il coraggio e la forza di perseverare fino alla fine accanto a Cristo e alla sua Chiesa, nonostante le prigioni, le deportazioni nei lager e nei campi di lavoro forzato. Quanti di loro pagarono con la vita questa fedeltà a Dio, alla Chiesa Cattolica e alla Sede Apostolica. Per questo atteggiamento la Chiesa ringrazia oggi voi e i vostri fratelli di Rito Orientale».
(Udienza generale, 31 maggio 2000)
   
Autentici cristiani
eccellenti giornalisti

«È possibile essere insieme autentici cristiani ed eccellenti giornalisti. Il mondo dei "media" ha bisogno di uomini e donne che giorno per giorno si sforzino di vivere al meglio questa duplice dimensione». È la consegna affidata da Giovanni Paolo II ai settemila operatori dell'informazione convenuti nell'Aula Paolo VI nella mattina di domenica 4 giugno, trentaquattresima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, per celebrare il Giubileo dei Giornalisti. Questo alcuni punti del discorso del Santo Padre:

«Ho desiderato vivamente questo incontro con voi, cari giornalisti, non solo per la gioia di accompagnarmi al vostro cammino giubilare, come sto facendo con tanti altri gruppi, ma anche per il desiderio di assolvere ad un personale debito di gratitudine verso gli innumerevoli professionisti che, lungo gli anni del mio Pontificato, si sono adoperati per far conoscere parole e fatti del mio ministero. Per tutto questo impegno... sono profondamente grato»;

«Il vostro attraversare da pellegrini la Porta Santa esprime una scelta di vita, dice che anche nella vostra professione desiderate "aprire le porte a Cristo". È Lui il "vangelo", la "buona notizia"»;

«Voi siete chiamati ad impegnare la vostra professionalità al servizio del bene morale e spirituale degli individui e della comunità umana»;

«Il giornalismo non può essere guidato solo dalle forze economiche, dai profitti e dagli interessi di parte. Deve essere invece sentito come un compito in certo senso "sacro"»;

«Nessuna libertà, inclusa la libertà di espressione, è assoluta: essa trova infatti, il suo limite nel dovere di rispettare la dignità e la legittima libertà degli altri. Nessuna cosa, per quanto affascinante, può essere scritta, realizzata e trasmessa a danno della verità».

    Il Papa durante l'incontro nell'Aula Paolo VI

In rete

Il testo del discorso del Santo Padre

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