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A Londra Obama incontra Medvedev e Hu Jintao

La nuova frontiera
del multilateralismo


di Giuseppe M. Petrone

La grave crisi economica internazionale deve essere affrontata e risolta urgentemente e in modo coordinato, attraverso la cooperazione e il dialogo. Per questo già nella giornata di ieri, alla vigilia dell'apertura del g20 di Londra, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha incontrato per la prima volta il presidente russo, Dmitri Medvedev, e il presidente cinese, Hu Jintao.
La guerra fredda è finita e pur esistendo divergenze innegabili fra Stati Uniti, Russia e Cina, il presidente Obama ha sottolineato l'ampia gamma di interessi comuni e come, attraverso il dialogo, si possano colmare le distanze. Il nuovo corso nelle relazioni tra Mosca e Washington, annunciato il 6 marzo a Ginevra dal segretario di Stato americano, Hillary Clinton, al ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha preso forma ieri a Londra. Nel loro primo incontro Obama e Medvedev, hanno ufficializzato la volontà comune di voltare pagina nei rapporti - non sempre facili - tra i dei Paesi. Al termine del colloquio i due capi di Stato hanno annunciato la ripresa dei negoziati sulla riduzione degli armamenti strategici, il trattato Start-1, firmato nel 1991 la cui validità terminerà a fine anno. Stati Uniti e Russia - hanno detto Obama e Medvedev - hanno deciso di riprendere i negoziati bilaterali per dare vita a un nuovo trattato completo e legalmente efficace sulla riduzione e la limitazione delle armi strategiche offensive che rimpiazzi Start-1. "Abbiamo deciso di aprire - ha affermato il leader del Cremlino - una nuova pagina in queste relazioni, di rispettarle, prendendoci la responsabilità congiunta della situazione nel mondo". Poi un appello congiunto all'Iran affinché collabori con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica e dimostri chiaramente che il suo programma nucleare ha fini pacifici.
Crisi economica, minaccia missilistica della Corea del Nord, dossier nucleare dell'Iran e diritti umani hanno dominato anche l'incontro, svoltosi ieri pomeriggio, tra Obama e il presidente cinese, Hu Jintao. Il vertice bilaterale ha portato alla costituzione di un gruppo per il dialogo strategico ed economico e ha visto l'inquilino della Casa Bianca accettare l'invito a recarsi in visita a Pechino nella seconda metà del 2009. I due presidenti si sono impegnati a cooperare per rafforzare la crescita e a rinsaldare il sistema finanziario internazionale per evitare in futuro il ripetersi di crisi del genere. I due leader hanno dato il benvenuto ai rispettivi pacchetti di stimolo economico, concordando che stanno già cominciando a dare frutti per la stabilizzazione dell'economia.
I due leader hanno concordato che le istituzioni finanziarie internazionali (come il Fmi) dovrebbero avere più risorse per aiutare i mercati emergenti e le Nazioni in via di sviluppo. Obama e Hu hanno deciso di lavorare insieme anche su problemi come la denuclearizzazione della penisola coreana, il dossier nucleare dell'Iran, l'emergenza umanitaria nel Sudan. Sul fronte del rispetto dei diritti umani i due presidenti hanno concordato di far ripartire la discussione prima possibile.

 

(© L'Osservatore Romano 3 aprile 2009)