Conclusa a Roma la 71ª assemblea semestrale dell'Usg

I superiori generali
e l'esercizio dell'autorità


di Giovanni Zavatta

Come accompagnare il cammino del religioso in situazioni di difficoltà, crisi e fragilità vocazionali e come comportarsi davanti a possibili punizioni o a eventuali dimissioni. Sono alcune delle tante questioni alle quali i superiori generali hanno cercato di dare risposte nei lavori di gruppo durante la settantunesima assemblea semestrale dell'Usg che si è conclusa venerdì pomeriggio. Don Pascual Chávez Villanueva, presidente dell'Usg, ha presentato un bilancio finale dei lavori dopo che il vescovo Flavio Roberto Carraro aveva parlato ai superiori sul tema dell'autorità e obbedienza nel contesto della missione.
L'assemblea è stata orientata dalla presentazione iniziale dell'Istruzione "Il servizio dell'autorità e l'obbedienza", alla quale hanno preso parte nella prima giornata anche le superiore generali degli ordini e congregazioni femminili.
"C'è sempre molta aspettativa e un po' di timore prima di un'Istruzione vaticana - ci ha detto il vicepresidente dell'Usg, padre Joseph William Tobin, superiore generale della Congregazione del Santissimo Redentore - ma i sentimenti sono di soddisfazione generale. Ci troviamo di fronte a un documento ampio e approfondito, a uno strumento indispensabile per migliorare la qualità della nostra vita religiosa. L'unico rammarico è stato quello di non avere avuto molto tempo per leggerlo e per esprimere dei giudizi più articolati e fecondi".

Quale sarà il passo successivo all'interno delle congregazioni?

Porremo subito l'Istruzione all'esame dei singoli consigli per poi passare alla fase puramente pedagogica ovvero studieremo con quali modalità applicare il documento dal punto di vista teoretico e didattico. Al centro, ora, c'è la formazione del superiore generale alla luce dell'istruzione sul servizio dell'autorità.

Esiste un punto di equilibrio fra il servizio dell'autorità e l'obbedienza?

Potremmo identificarlo, ma è solo un tentativo, nello scopo dell'ordine, nel suo carisma. Il superiore non può comandare qualsiasi cosa, egli è al servizio del Signore. Ciascuno - scrive san Pietro - metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio.

Avete avuto l'impressione di un documento "punitivo"?

Se si riferisce allo scandalo degli abusi sessuali negli Stati Uniti, direi di no. Certamente ne abbiamo parlato ma credo che l'origine dell'Istruzione sia solo culturale e teologica.<



(©L'Osservatore Romano 31 maggio 2008)
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