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CONGREGAZIONE PER L'EVANGELIZZAZIONE DEI POPOLI

DISCORSO DEL CARDINALE CRESCENZIO SEPE
DURANTE LA CELEBRAZIONE DEI SECONDI VESPRI
CON LE RELIGIOSE BRIGIDINE ALL'AVANA

Domenica, 9 marzo 2003

 

"Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile" (1 Cor 9, 24-25).

Care sorelle,

Questa celebrazione dei Secondi Vespri della prima Domenica di Quaresima, vi introduce, per così dire, nel tempo ordinario della vostra vita comunitaria, segnata dal ritmo preciso dell'Officio Divino, dove l'incontro con Cristo si esprime non solo come richiesta di aiuto, ma anche come azione di rendimento di grazie, lode, adorazione e contemplazione.

Il Santo Padre, nella sua Lettera Apostolica Novo Millennio ineunte ha esortato coloro che hanno ricevuto il dono della vocazione a una vita di speciale consacrazione, a coltivare con generosa dedizione l'esperienza contemplativa (cfr n. 32). L'esperienza stessa del Grande Giubileo ci ha fatto vedere con i nostri occhi, e io stesso lo posso testimoniare, che l'Anno Giubilare è stato un anno di intensa preghiera personale e comunitaria. La vita di preghiera e di contemplazione deve pertanto costituire una delle priorità pastorali della Chiesa all'inizio del nuovo millennio.

Il vostro carisma di preghiera, care sorelle, aiuterà non poco quanti si avvicineranno a voi: pregherete per loro e insegnerete loro a pregare. Distinguetevi nell'arte della preghiera. Come l'Apostolo, imitate la sua audacia, e correte ora verso la meta, "per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù" (Fil 3, 14).

Che Dio vi benedica!

    

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