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COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE
 

ATTIVITÀ 1978

 

La sessione del dicembre 1977 è stata dedicata, come previsto, allo studio di questioni relative al matrimonio cristiano. Erano stati fissati cinque temi principali. Il Professor Ernst ha presentato una relazione sul matrimonio come istituzione, sulle difficoltà psicologiche e sociologiche che spesso s’incontrano a tale proposito, sugli sforzi per raddrizzarle, ma anche sugli adattamenti canonici che sarebbero auspicabili.

Lo studio del Professor Lehmann ha trattato due grandi problemi. Il matrimonio è un sacramento della nuova legge, non soltanto in se stesso, ma anche perché si inserisce nella vita della Chiesa sacramento di salvezza, nella linea del battesimo dei coniugi e nel «mysterion» del Cristo. Di qui sorge il problema nuovo dell’ammissione al matrimonio cristiano di fidanzati che non hanno la fede. Si è avuta così l’occasione di studiare il rapporto fede-sacramento, ma anche di tentare di esprimere un giudizio sul significato esatto della mancanza di fede o della fede scarsa, partendo dall’intenzione psicologica delle parti in causa.

Il Professor Caffarra ha presentato un lungo studio storico e dottrinale sul confronto tra il matrimonio, opera della Creazione, e il matrimonio, sacramento della Redenzione. Egli ha dimostrato tutta l’importanza dell’insegnamento dei Papi dell’epoca moderna e contemporanea a tale riguardo. Ne conseguiva la necessità di valutare la consistenza dei matrimoni legittimi fra pagani, il valore da attribuire senza alcuna esagerazione al matrimonio civile che regola le condizioni giuridiche di tutti i matrimoni celebrati davanti allo Stato, come pure il caso di coloro che si trovano in errore invincibile a questo proposito.

Il P. Hamel ha dimostrato la fondatezza della dottrina della Chiesa cattolica circa l’indissolubilità del matrimonio sacramentale rato e consumato. Egli ha insistito sull’attività del Papato a tale riguardo, fin dalla più alta antichità, e sul significato esatto dei testi del Concilio di Trento. Dopo questa premessa era necessario esaminare certi casi di scioglimento esterno o d’invalidazione.

Da ultimo si poneva il problema dell’ammissione dei divorziati risposati alla Eucaristia. Il punto di vista dottrinale chiama in causa l’indissolubilità e le condizioni di accesso alla Santa Eucaristia. Il problema pastorale fa spazio ad un altro modo di azione e di accoglienza secondo le direttive stesse del compianto Papa Paolo VI, nel novembre 1977.

Di questi lavori sono già apparse diverse pubblicazioni: Proposizioni «de matrimonio christiano», Gregorianum, 59/3, 1978, pp. 453-464. Traduzioni italiana e francese con un commento del Segretario sono già state fatte su La Civiltà Cattolica N. 3078 (16 sett. 1978) pp. 493-520; Documentation Catholique, n. 1747 (6-20 agosto 1978) pp. 704-718; Esprit et Vie, n. 37 (14 sett. 1978) pp. 497-511; Il Regno, n. 17 (1 ottobre 1978) pp. 393-402.

L’ultima sessione del secondo quinquennio della C.T.I. (che termina il 15/VIII/79) doveva riunire i membri all’inizio di ottobre e studiare alcuni problemi di Cristologia. La morte improvvisa di Papa Giovanni Paolo I ha fatto rinviare la sessione ed aumentare la parte del lavoro scritto. Presentiamo qui il programma previsto. La parte storica comprende 4 grandi relazioni: la divinità di Gesù, dal Nuovo Testamento a Nicea (P. Cantalamessa); il significato delle definizioni di Calcedonia (Olegario Gonzales de Cardedal); la cristologia di Massimo il Confessore (P. Le Guillou); le tendenze attuali della cristologia (J. H. Walgrave). Per quanto riguarda l’ermeneutica, il Professor Lehmann ha previsto di studiare la personalità del Cristo nell’esegesi critica, nei teologi e nella Fede della Chiesa, mentre il Professor Schürmann dimostra nei testi come Gesù ha conosciuto e vissuto la sua morte e la sua risurrezione per noi.

La teologia sistematica sarà rappresentata soprattutto da H. Urs von Balthasar e dal R. P. Martelet. Il primo dimostrerà il significato pieno della morte di Cristo «pro nobis»; il secondo affronterà i numerosi problemi della «condizione umana in rapporto alla cristologia».