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COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE
 

ATTIVITÀ 1979

 

La Commissione Teologica Internazionale si è riunita in sessione plenaria dal 22 al 26 ottobre 1979, per studiare alcune questioni attuali di Cristologia, già in programma per la sessione rinviata dello scorso anno. Il prof. Mons. Karl Lehmann assumeva la presidenza della sotto-commissione, al posto del compianto Padre Otto Semmelroth, s.j., recentemente scomparso.

Una prima parte del lavoro si proponeva di tracciare un panorama degli studi cristologici attuali, che, come si sa, sono spesso assai divergenti. A questo scopo, il P. Walgrave e il P. Kloppenburg hanno fornito dei pregiati contributi.

L’aspetto metodologico è stato illustrato dal Prof. Lehmann. Poi è stato intrapreso un approfondimento dei grandi Concili cristologici, soprattutto quelli di Nicea, Calcedonia e Costantinopoli III, con le relazioni rispettive del Prof. Gonzales de Cardedal, del P. Cantalamessa e del P. Le Guillou.

La parte ermeneutica dei lavori mirava a dimostrare il senso attuale dell’insegnamento tradizionale, permanente e definitivo della Chiesa sul Cristo, nonché a rispondere a diverse obiezioni attuali. Il P. Martelet ha considerato il problema in rapporto alla cultura moderna, mentre il P. Congar proponeva delle risposte alle difficoltà provenienti dalla diversità dei popoli, specialmente quelli del cosiddetto Terzo Mondo.

Inoltre sono state trattate diverse questioni dottrinali. Così, il Prof. Schürmann ha mostrato come, anche al livello della critica, si deve mantenere la consapevolezza che Gesù ebbe della sua prossima morte sacrificale. Il Dr. Urs von Balthasar ha illustrato il tema della Redenzione, e il P. Congar le ricchezze della «Cristologia pneumatica». Da parte sua, il P. Martelet ha sottolineato le dimensioni cosmiche della Incarnazione e della Redenzione.

Non è stato dimenticato il punto di vista etico: il Prof. Inlender e il Prof. Caffarra hanno messo in luce il ruolo centrale di Cristo nella vita e nella dottrina morale.

Con questa Sessione Plenaria si è praticamente conclusa l’attività della Commissione, prima del suo rinnovamento per un terzo quinquennio.