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CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

Risposta al quesito circa l’assoluzione sacramentale
da impartirsi in modo generale

 

Una questione circa l’assoluzione generale

Nel caso di una certa giurisdizione ecclesiastica “X”, vennero programmate speciali celebrazioni penitenziali in preparazione alla Pasqua, specificando luoghi e tempi nei quali sarebbe stata data l’assoluzione generale, assieme a ciò che era necessario alla preparazione del popolo per tali celebrazioni.

Questo progetto pastorale fu accolto favorevolmente dai fedeli, e l’assoluzione generale fu data in presenza di numerosi presbiteri, alcuni dei quali erano anche penitenti.

Il caso sopradescritto è in conformità con le norme per l’assoluzione generale?

Risposta

La Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede risponde che il caso descritto non è conforme con le “Norme pastorali circa l’assoluzione sacramentale da impartirsi in modo generale” del 1972 (AAS, vol. 64, 510-514), perché le condizioni elencate per l’uso della pratica dell’assoluzione generale non si sono verificate nel modo necessario.

1) La norma III richiede che i fedeli, troppo numerosi perché l’esiguo numero di presbiteri possa ascoltare convenientemente le loro confessioni individuali entro un tempo ragionevole, dovrebbero rimanere privi per lungo tempo e senza loro colpa della grazia sacramentale o della santa comunione.

Il caso descritto non offre alcun motivo perché i fedeli non possano trovare altre opportunità per la confessione e la santa comunione, normalmente offerte con regolarità nelle loro parrocchie; una tale ragione potrebbe presentarsi, per esempio, quando un presbitero solo raramente possa fare visita ad una missione remota.

2) La norma IV richiede che i vescovi e i presbiteri organizzino i loro doveri pastorali cosicché un numero sufficiente di presbiteri sia disponibile per il ministero della confessione sacramentale.

Il caso descritto non presenta alcun motivo perché i presbiteri disponibili non possano organizzarsi per le normali procedure della confessione secondo i n. 15-21 e 22-30 del “Rituale della penitenza”.

+ Franjo Card. Šeper
Prefetto