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DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
 

FREQUENTLY ASKED QUESTIONS

 

1 – Che cosa è il Dicastero per la Dottrina della Fede?

Il Dicastero per la Dottrina della Fede (abbreviato nella sigla DDF), conosciuto dalla fondazione come Santa Inquisizione e successivamente come Sant’Uffizio, è l’organismo della Curia romana incaricato di promuovere e tutelare la dottrina della Chiesa cattolica, preservando la dottrina soprattutto nella crescita armoniosa della sua comprensione. Come ogni altro Dicastero della Curia romana, è un’istituzione di diritto ecclesiastico, a servizio del Santo Padre, nella sua missione universale, per ciò che riguarda la dottrina sulla fede e sulla morale. Esso ha il compito di accrescere l’intelligenza e la trasmissione della fede al servizio dell’evangelizzazione, vigilando affinché la professione della retta fede sia la guida di tutta l’attività della Chiesa: la liturgia, la predicazione, la catechesi, la vita spirituale, l’insegnamento, l’azione ecumenica, la dottrina sociale, ecc.

2 – Di che cosa si occupa il Dicastero per la Dottrina della Fede?

Il Dicastero per la Dottrina della Fede è uno strumento nelle mani del Papa e si pone al servizio della Chiesa per la salvaguardia e la promozione della fede, accogliendo le questioni poste dal progresso delle scienze e dallo sviluppo della società. Il compito precipuo è quello di promuovere e tutelare la dottrina sulla fede e i costumi in tutto il mondo cattolico, favorire gli studi allo scopo di far crescere l’intelligenza della fede, sostenere i Vescovi nell’esercizio del compito per cui sono costituiti come autentici maestri e dottori della fede e per cui sono tenuti a custodire e promuovere l’integrità della medesima fede. Le competenze del Dicastero, nello specifico, riguardano i seguenti aspetti:

– le questioni circa la dottrina della fede e della vita morale;

– l’esame delle nuove teorie in materia dogmatica e morale;

– la riprovazione di dottrine contrarie ai princìpi della fede;

– il giudizio previo di documenti di altri Dicasteri per ciò che concerne la propria competenza;

– l’esame dei casi di pseudo–misticismo, di asserite apparizioni, di messaggi attribuiti a origine soprannaturale, di spiritismo, magia e simonia;

– l’esame dei delitti contro la fede, la morale e la celebrazione dei Sacramenti;

– la promozione e l’organizzazione di studi e congressi.

3 – Qual è brevemente la storia del Dicastero per la Dottrina della Fede?

Nel 1542 Paolo III istituì una Commissione di sei Cardinali con il compito di vigilare sulle questioni della fede (Bolla Licet ab initio del 21 luglio 1542). Tale Commissione, conosciuta con il nome di Santa Romana e Universale Inquisizione, aveva all’inizio esclusivamente carattere di tribunale per le cause di eresia e scisma.

Paolo IV, a partire dal 1555, ampliò notevolmente la sua sfera di azione, facendola competente a giudicare anche questioni morali di diversa indole.

Nel 1571 Pio V creò la Congregazione per la riforma dell’Indice dei Libri Proibiti. Tale competenza, inizialmente attribuita all’inquisizione, fu esercitata da questo nuovo Dicastero fino alla sua soppressione nel 1917.

In seguito alla riforma della Curia, operata da Sisto V (Bolla Immensa aeterni Dei del 22 gennaio 1588), l’attività dell’inquisizione si estese a tutto ciò che poteva riguardare direttamente o indirettamente la fede e la morale.

Pio X riorganizzò la Congregazione, mutandone l’antico nome in quello di Sacra Congregazione del Sant’Uffizio (Costituzione Apostolica Sapienti consilio del 29 giugno 1908).

Più tardi, Benedetto XV, nel sopprimere la Sacra Congregazione dell’Indice trasferì nuovamente la relativa competenza al Sant’Uffizio, mentre toglieva a questo Dicastero quella per le indulgenze (Motu proprio Alloquentes del 25 marzo 1917).

Nel 1965 Paolo VI compì una nuova riforma della Congregazione. Cambiò il suo nome in quello di Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede e attualizzò i metodi usati per l’esame delle dottrine: sul carattere punitivo della condanna prevalse quello positivo della correzione degli errori, insieme alla custodia, preservazione e promozione della fede (Motu proprio Integrae servandae del 7 dicembre 1965). Nell’occasione, fu abolito anche l’Indice dei Libri Proibiti.

Giovanni Paolo II, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus del 28 giugno 1988, decise un ulteriore riassetto dell’intera Curia romana, precisando anche la funzione, i compiti e le norme della stessa Congregazione per la Dottrina della Fede, il cui compito è «di promuovere e di tutelare la dottrina sulla fede e i costumi in tutto l’orbe cattolico» (art. 48). A seguito di tale riforma, il 29 giugno 1997 venne approvata la nuova Agendi ratio in doctrinarum examine.

Successivamente, con la Lettera Apostolica Fidem servare (11 febbraio 2022) e la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium sulla Curia Romana e il suo servizio alla Chiesa e al mondo (19 marzo 2022), Francesco ha modificato la denominazione e la struttura interna della Congregazione per la Dottrina della Fede, mutandone il nome in quello di Dicastero per la Dottrina della Fede.

Nelle materie che lo richiedono, il Dicastero procede anche come Tribunale: «giudica i delitti contro la fede e i delitti più gravi commessi sia contro la morale sia nella celebrazione dei sacramenti» (art. 52). Con il Motu proprio Sacramentorum sanctitatis tutela del 30 aprile 2001, Giovanni Paolo II ha promulgato nuove norme procedurali riguardanti alcuni delitti gravi di competenza esclusiva del Dicastero. Una versione aggiornata di queste norme è stata promulgata da Benedetto XVI il 21 maggio 2010.

Per garantire un più rapido esame dei ricorsi circa i delitti riservati alla competenza del Dicastero, con Rescritto di Papa Francesco del 3 novembre 2014 è stato istituito uno speciale Collegio, di cui la Sessione ordinaria del Dicastero si è dotata per una maggiore efficienza.

4 – Dove si trova fisicamente la sede del Dicastero per la Dottrina della Fede?

L’attuale sede del Dicastero per la Dottrina della Fede è situata nello storico Palazzo del Sant’Uffizio, adiacente l’entrata del Petriano della Città del Vaticano. L’edificio si trova al di fuori dei confini della Città del Vaticano: è una zona extraterritoriale della Santa Sede in Italia, regolata dai Patti Lateranensi del 1929.

Il palazzo fu costruito nel 1514 per il cardinale Lorenzo Pucci e prese il nome di Palazzo Pucci.

Nel 1566 il palazzo fu acquistato da Pio V per 9.000 scudi e fu convertito in sede dell’Inquisizione. Nel 1586 Sisto V fece realizzare le carceri che anni dopo caddero in disuso.

Tra il 1811 e il 1814 Leone XII restaurò l’edificio e ripristinò le carceri. Nel 1869 venne completata la facciata in piazza del Sant’Uffizio.

Una ristrutturazione completa dell’edificio è stata progettata e realizzata da Pietro Guidi tra il 1921 e il 1925.

5 – Qual è l’organizzazione e quali sono i compiti specifici del Dicastero per la Dottrina della Fede?

Il Dicastero è costituito da un Collegio di Membri (Cardinali e Vescovi) a capo del quale è posto il Prefetto, coadiuvato da due Segretari e dal Sottosegretario, nonché dal Promotore di Giustizia. L’organico è composto da Officiali che, sotto il coordinamento dei rispettivi Capi Ufficio, curano le questioni da seguire in base alla propria competenza e alle varie esigenze.

Il Dicastero comprende due Sezioni, Dottrinale e Disciplinare, ciascuna coordinata da un Segretario che coadiuva il Prefetto nell’ambito specifico di propria competenza, con la collaborazione del Sottosegretario e dei rispettivi Capi Ufficio.

La Sezione Dottrinale si occupa delle materie che hanno attinenza con la promozione e la tutela della dottrina della fede e della morale. Essa, inoltre, favorisce gli studi volti a far crescere l’intelligenza e la trasmissione della fede al servizio dell’evangelizzazione, perché la sua luce sia criterio per comprendere il significato dell’esistenza, soprattutto di fronte alle domande poste dal progresso delle scienze e dallo sviluppo della società.

Per quanto concerne la fede e i costumi, la Sezione predispone l’esame dei documenti che devono essere pubblicati da altri Dicasteri della Curia Romana, nonché degli scritti e delle opinioni che appaiono problematici per la retta fede, favorendo il dialogo con i loro autori e proponendo i rimedi idonei da apportare, secondo le norme dell’Agendi ratio in doctrinarum examine.

A questa Sezione è affidato il compito di studiare le questioni relative agli Ordinariati personali istituiti mediante la Costituzione Apostolica Anglicanorum Coetibus.

Alla Sezione Dottrinale afferisce l’Ufficio Matrimoniale, che è stato istituito per esaminare, sia in linea di diritto che di fatto, quanto concerne il privilegium fidei.

La Sezione Disciplinare si occupa dei delitti riservati al Dicastero e da questo trattati mediante la giurisdizione del Supremo Tribunale Apostolico ivi istituito. Essa ha il compito di predisporre ed elaborare le procedure previste dalla normativa canonica perché il Dicastero, nelle sue diverse istanze (Prefetto, Segretario, Promotore di Giustizia, Congresso, Sessione Ordinaria, Collegio per l’esame dei ricorsi in materia di delicta graviora), possa promuovere una retta amministrazione della giustizia.

A tale scopo la Sezione promuove le opportune iniziative di formazione che il Dicastero offre agli Ordinari e agli operatori del diritto, per favorire una retta comprensione e applicazione delle norme canoniche relative al proprio ambito di competenza.

Per i suoi studi il Dicastero è coadiuvato da un gruppo di Consultori. Le adunanze dei Consultori si tengono periodicamente. Le questioni trattate e i pareri dei Consultori vengono quindi discussi dalla Sessione Ordinaria (Feria Quarta) del Dicastero con voto deliberativo. Le loro decisioni sono successivamente sottoposte all’approvazione del Sommo Pontefice, in apposita Udienza.

Il Dicastero ha anche il suo Archivio storico, retto da apposito Regolamento, al quale possono accedere gli studiosi qualificati.

Presso il Dicastero per la Dottrina della Fede sono costituite anche la Pontificia Commissione Biblica e la Commissione Teologica Internazionale, le quali, sotto la presidenza del Prefetto, operano secondo le proprie norme.

6 – Quali sono le caratteristiche del Dicastero per la Dottrina della Fede?

Il Dicastero per la Dottrina della Fede non ha più un compito esclusivamente difensivo della fede – come avveniva prevalentemente nel passato – perché a esso si accompagna anche e soprattutto una missione di promozione della dottrina. Il Dicastero può essere di aiuto ai Vescovi – tanto ai singoli quanto agli organismi episcopali – nell’esercizio delle loro primarie funzioni di autentici maestri e dottori della fede, della cui integrità essi stessi sono tenuti a essere vigili custodi e solerti promotori.

In conformità all’articolo 69 della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium  sulla Curia Romana e il suo servizio alla Chiesa e al Mondo (19 marzo 2022), compito del Dicastero per la Dottrina della Fede è «aiutare il Romano Pontefice e i Vescovi nell’annuncio del Vangelo in tutto il mondo, promuovendo e tutelando l’integrità della dottrina cattolica sulla fede e la morale, attingendo al deposito della fede e ricercandone anche una sempre più profonda intelligenza di fronte alle nuove questioni».

Per salvaguardare la verità della fede e l’integrità dei costumi, la Sezione Dottrinale:

1. esamina gli scritti e le opinioni che appaiono contrari o dannosi alla retta fede e ai costumi; cerca il dialogo con i loro autori e presenta i rimedi idonei da apportare, secondo le norme proprie;

2. si adopera affinché non manchi un’adeguata confutazione degli errori e dottrine pericolosi, che vengono diffusi nel popolo cristiano.

Spetta, inoltre, alla Sezione Dottrinale, attraverso l’Ufficio matrimoniale, esaminare, sia in linea di diritto che di fatto, tutto ciò che attiene al “privilegium fidei”.

A garanzia dell’uniformità di indirizzo dottrinale nella vita della Chiesa, la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium dispone (art. 75) che i documenti che debbono essere pubblicati da altri Dicasteri, Organismi e Uffici della Curia Romana, per ciò che riguarda la dottrina circa la fede e i costumi, devono essere sottoposti precedentemente al parere della Sezione Dottrinale, che mediante una procedura di confronto e intesa aiuterà ad assumere decisioni opportune.

Nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali il Dicastero per la Dottrina della Fede svolge, oltre all’ordinario potere amministrativo e grazioso, anche un potere strettamente giudiziale, perché funziona sia come foro di grazia sia come tribunale in senso proprio, contro i delitti di eresia, di scisma, di apostasia dalla fede e i delitti più gravi (delicta graviora) contro la morale e nella celebrazione dei sacramenti. A tale scopo, la Sezione Disciplinare, attraverso l’Ufficio disciplinare, si occupa dei delitti riservati al Dicastero e da questo trattati mediante la giurisdizione del Supremo Tribunale Apostolico ivi istituito, «procedendo a dichiarare o irrogare le sanzioni canoniche a norma del diritto, sia comune sia proprio, fatta salva la competenza della Penitenzieria Apostolica» (art. 76).

Presso il Dicastero è istituita la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori il cui compito è «fornire al Romano Pontefice consiglio e consulenza ed altresì proporre le più opportune iniziative per la salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili» (art. 78).

La Pontificia Commissione assiste i Vescovi diocesani/eparchiali, le Conferenze episcopali e le Strutture gerarchiche orientali, i Superiori degli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e le loro Conferenze nello sviluppare strategie e procedure opportune, mediante Linee Guida, per proteggere da abusi sessuali i minori e le persone vulnerabili e fornire una risposta adeguata a tali condotte da parte del clero e di membri degli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, secondo le norme canoniche e tenendo conto delle esigenze del Diritto civile.

7 – Chi sono gli attuali Superiori del Dicastro per la Dottrina della Fede?

Gli attuali Superiori del Dicastero per la Dottrina della Fede sono i seguenti:

Prefetto: Card. Víctor Manuel Fernández.

Segretario per la Sezione Dottrinale: Rev.do Mons. Armando Matteo.

Segretario per la Sezione Disciplinare: Rev.do Mons. John Joseph Kennedy.

Segretario Aggiunto: S.E. Mons. Charles Jude Scicluna.

Sottosegretario: Mons. Philippe Curbelié.

Promotore di Giustizia: P. Robert Joseph Geisinger, S.I.

8 – Qual è l’attuale organigramma del Dicastero per la Dottrina della Fede?

Assieme al Cardinale Prefetto compongono il Dicastero per la Dottrina della Fede un gruppo di Cardinali e Vescovi diocesani, il Segretario, il Segretario aggiunto, il Sottosegretario, il Promotore di giustizia e un adeguato numero di Officiali di vari gradi (capi ufficio, aiutanti di studio, addetti di segreteria, addetti tecnici e scrittori), provenienti da tutti i Paesi del mondo e distribuiti nei vari uffici a seconda delle competenze.

Il Segretario è il più stretto collaboratore del Prefetto, che coadiuva nella gestione generale del Dicastero, prepara gli affari che devono essere sottoposti alle Sessioni ordinaria e plenaria, designa i Consultori per lo studio delle questioni più importanti e delicate e ne presiede le riunioni, distribuisce il lavoro tra i vari Officiali e ne segue l’attività, avvalendosi nell’esercizio di queste funzioni dell’opera del Sottosegretario (carica di più recente istituzione), dal quale può essere supplito in caso di assenza o impedimento.

Il Dicastro è assistito altresì da vari Consultori, di nomina pontificia e scelti tra personalità di tutto il mondo per dottrina, prudenza e specializzazione. A questi possono essere aggiunti, se la materia lo esige, altri esperti che possono essere chiamati anche a partecipare, se necessario, alle riunioni della Consulta.

9 – Le decisioni del Dicastero per la Dottrina della Fede in materia di fede e morale sono vincolanti per il fedele cattolico?

Le decisioni emanate dal Dicastero per la Dottrina della Fede possono essere, a seconda della materia trattata, dottrinali o disciplinari e, poiché sono di grande valore, in alcuni casi devono essere approvate dal Papa. I documenti dottrinali, sempre approvati dal Santo Padre, partecipano quindi al Magistero ordinario del Sommo Pontefice, come insegna l’Istruzione Donum veritatis, n. 18: «Il Pontefice Romano adempie la sua missione universale con l’aiuto degli organismi della Curia romana ed in particolare della Congregazione per la Dottrina della Fede per ciò che riguarda la dottrina sulla fede e sulla morale. Ne consegue che i documenti di questa Congregazione approvati espressamente dal Papa partecipano al magistero ordinario del successore di Pietro».

10 – Quali sono i contatti pubblici del Dicastero per la Dottrina della Fede?

Grande importanza rivestono gli incontri con gli Episcopati in occasione delle loro visite ad limina Apostolorum.

Un cenno particolare meritano gli incontri periodici con alcuni Superiori Generali di Istituti di Vita Consacrata e di Società di Vita Apostolica, nella prospettiva di considerare, in un dialogo diretto e costruttivo, le diverse questioni pendenti, inserendole in un ambito generale e organico, allo scopo di favorire una reciproca collaborazione.

Non mancano, inoltre, incontri con gruppi di Prelati, Sacerdoti, fedeli e studenti di Teologia e di Diritto Canonico, interessati a conoscere la struttura, l’attività e le procedure di lavoro del Dicastero.

11 – In che modo l’operato del Dicastero per la Dottrina della Fede si rivolge agli “ultimi”?

Anzitutto, per la Chiesa, gli “ultimi” non sono soltanto coloro che si trovano in difficoltà economiche, ma sono anche i semplici fedeli, coloro che desiderano essere confermati in una sana e corretta comprensione ed espressione della fede e in un’esistenza coerente con questa fede. “Ultimi” sono anche tutti coloro che, volendo vivere e testimoniare con fedeltà la fede cattolica, desiderano essere aiutati in questo. Proprio tale servizio il Dicastero per la Dottrina della Fede intende rendere alla Chiesa su mandato del Santo Padre. Questo servizio implica che il Dicastero, nella prospettiva di cui sopra, si confronti anche con le maggiori istanze culturali ed etiche di ogni tempo, per mostrare come la luce del Vangelo illumini e dia senso a ogni aspetto del vivere umano. In quest’opera, la retta proposta e trasmissione della fede esige che si tenga conto fattivamente dei destinatari, che li si conosca e li si ami secondo la misura del Vangelo, considerando tutte le fragilità che segnano la loro esistenza, come richiama in continuazione il magistero di Papa Francesco.

12 – Come si possono consultare i documenti pubblicati dal Dicastero per la Dottrina della Fede?

I documenti pubblicati dopo il Concilio Vaticano II, che offrono risposte autorevoli a questioni nuove nel campo della cristologia, dell’ecclesiologia, dell’antropologia, della teologia della liberazione, della vocazione del teologo, della dottrina circa i sacramenti e della morale, sono raccolti nel volume Documenta inde a Concilio Vaticano secundo expleto edita (1966-2005), Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2005, tradotto in varie lingue. Tale raccolta, assieme ad altri documenti, è presente sul sito vaticano del Dicastero ed è facilmente consultabile e scaricabile.

13 – Esiste un sito web del Dicastero per la Dottrina della Fede?

Sì, nel sito http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith è possibile visionare il profilo, la storia e l’organizzazione del Dicastero, i testi dei documenti pubblicati, i titoli dei volumi della Collana Documenti e Studi, gli Atti dei Simposi, la descrizione delle attività annuali, il Calendario degli incontri con le Commissioni dottrinali e infine alcuni discorsi e interventi del Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede.

14 – Come si può contattare il Dicastero per la Dottrina della Fede?

Mediante la posta ordinaria, da indirizzare al Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, 00120, Città del Vaticano – cdf@cfaith.va