The Holy See
back up
Search
riga

PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA

LE ASSOCIAZIONI BIBLICHE
E CONVEGNI DI NATURA BIBLICA

 

Il nostro santo padre Pio Pp. XII felicemente regnante, nella lettera enciclica Divino afflante Spiritu del 30 settembre 1943, tra le molte altre cose che portano a promuovere felicemente gli studi biblici, ha esortato paternamente i sacri Vescovi perché si applichino affinché cresca e si perfezioni sempre più, giorno dopo giorno, nei fedeli loro affidati, la venerazione della Sacra Scrittura e perché incoraggino ad alimentare ed eccitare efficacemente la loro conoscenza e il loro amore. Aiutino con attenzione allora quelle pie associazioni che sono nate per diffondere le stampe dei sacri libri, specialmente dei Vangeli e ne raccomandino con la voce e con la pratica la loro quotidiana lettura e meditazione; tengano essi stessi pubbliche dissertazioni o conferenze di argomento biblico o curino di farle tenere da altri relatori, soprattutto competenti nella materia; infine, sostengano le pubblicazioni edite per trattare ed esporre scientificamente le questioni bibliche e le divulghino convenientemente tra i vari ceti e ordini del loro gregge.

Con grande gioia questa Pontificia Commissione Biblica, cui è affidato in modo peculiare il compito di dirigere ed alimentare gli studi biblici, è venuta a conoscenza da varie notizie e fonti, dell'alacrità con cui gli eccellentissimi Presuli abbiano dato attuazione alle esortazioni del Sommo Pontefice e quanto frutto abbia dato questo rinnovato studio dei sacri Libri nel popolo dei fedeli in non poche regioni. Molti ordinari di luogo in questa loro attenzione per le questioni bibliche hanno attivamente favorito quelle associazioni bibliche che, nate in quest'ultimo periodo, si sforzano di promuovere la conoscenza e l'amore per i sacri Libri sia attraverso la pubblicazione di libri e riviste, sia attraverso pubblici convegni e conferenze. Con ancor maggior frutto si svolgono «giornate bibliche», principalmente per tutti i fedeli, e si organizzano convegni della durata di più giorni («settimane bibliche») nei quali alcuni argomenti riguardanti la Sacra Scrittura vengono affrontati più ampiamente e più profondamente per l'utilità di alcune categorie. Non c'è alcun dubbio che, grazie a tutte queste iniziative, qualora siano fatte convenientemente, la conoscenza e l'amore della Sacra Scrittura sono efficacemente promossi e crescono di giorni in giorno. Tuttavia, affinché tale fine venga adeguatamente ottenuto, tutto deve essere disposto e diretto con la massima cura e prudenza. Innanzi tutto occorre che siano scelti argomenti adatti da essere trattati nei convegni; specialmente vengano scelti quegli argomenti che portino ad una più profonda conoscenza della dottrina teologica dei sacri Libri e che contribuiscano ad alimentare sempre più il culto e la venerazione degli scritti sacri tra i fedeli; non si tralascino infine quelle questioni storiche, critiche, letterarie che in qualche regione sono di maggior importanza e sono vivacemente discusse. Occorre poi che i relatori che in qualsiasi convegno prendono la parola, siano del tutto competenti nell'argomento trattato, sinceramente obbedienti alle norme date dalla Santa Sede, prudenti e sobri nelle proposte, del tutto consci dello stato e scientifico e spirituale dell'uditorio. Quale vantaggio sorga da questi convegni se si sono diligentemente osservate queste attenzioni, vistosamente appare dalle molte relazioni che sono giunte a questa Pontificia Commissione.

Addolora tuttavia il fatto che non ancora in tutte le regioni ci si è attenuti pienamente alle norme ora esposte e talora c'è pericolo che i convegni organizzati dalle associazioni bibliche o da altri non abbiano portato giovamento a tutti coloro che vi hanno partecipato, anzi abbiano contribuito più alla loro «distruzione» che alla loro «edificazione» (cf. 2 Cor 10,8). Infatti, dicono, non sempre i relatori sono perfettamente competenti delle materie che trattano; alcuni con eccessiva leggerezza seguono autori poco raccomandabili o ammettono e divulgano inconsideratamente e temerariamente opinioni dubbie o false; raccomandano libri o riviste di dubbio valore, non approvati o addirittura condannati dall'autorità ecclesiastica; e tutto ciò, talvolta, di fronte ad un uditorio per nulla preparato e formato a discernere e giudicare simili questioni. E' accaduto persino, come riferiscono, che qualche relatore, prestando poca attenzione alle norme con tanta gravità insegnate dal Sommo Pontefice felicemente regnante nell'enciclica Humani generis, ha proposto audacemente opinioni condannate dal Magistero ecclesiastico o ha sostituito al senso letterale, debitamente studiato dalla vigilanza della Chiesa, qualche altro nuovo senso; detto simbolico e spirituale, il quale dovrebbe dissipare, come temerariamente affermano, le difficoltà inerenti al testo letterale. Non è chi non veda come tutto ciò sia estremamente pericoloso se proposto a un uditorio non perfettamente esperto negli studi biblici.

Valutate tutte queste cose, questa Pontificia Commissione Biblica, per l'ufficio a lei affidato, ha ritenuto opportuno richiamare alla memoria che le associazioni bibliche, ogni riunione e convegno di argomento biblico, così come i libri e gli articoli da pubblicarsi in riviste e in giornali, che riguardino la Bibbia, sono sottomessi all'autorità e alla giurisdizione degli ordinari, come del resto ogni argomento religioso e riguardante la formazione religiosa dei fedeli. Affinché ciò si possa osservare efficacemente in futuro, è piaciuto a questa Pontificia Commissione stabilire e impartire le seguenti disposizioni:

1. Tutte le associazioni bibliche, come pure le loro attività e iniziative, sono soggette all'autorità e giurisdizione dell'Ordinario competente. L'Ordinario competente sarà l'Ordinario del luogo se si tratta di associazioni o convegni diocesani; se invece questi sono interdiocesani, sarà competente l'Ordinario nella cui diocesi ha sede il presidente dell'associazione o dove si svolgeranno il convegno o la riunione.

2. Nuove associazioni bibliche o altri gruppi del genere non possono essere istituiti senza l'approvazione dell'Ordinario competente, cui spetta anche esaminarne e approvarne gli statuti.

3. Il presidente dell'associazione o chi presiede tali riunioni deve rendere conto ogni anno all'Ordinario competente della loro situazione, dei loro membri e delle loro attività.

4. Tutti i convegni detti «settimane bibliche» o «giornate bibliche», nei quali sono trattati argomenti scritturistici per uditori non dediti per ufficio allo studio della Sacra Scrittura, non possono aver luogo senza l'approvazione dell'Ordinario competente. Tale ordinario dovrà essere tempestivamente informato degli argomenti che saranno trattati e di coloro che li tratteranno. Alla fine dei lavori, colui che li ha presieduti renderà conto allo stesso Ordinario degli argomenti trattati, delle discussioni svolte e delle conclusioni raccolte. La stessa relazione dovrà anche essere mandata al Reverendissimo segretario della Pontificia Commissione Biblica, insieme al programma del convegno e all'elenco dei relatori.

5. Alle norme prescritte nel n. 4 non sono soggetti gli incontri e le riunioni organizzati per i professori di Sacra Scrittura e per gli altri specialisti di questioni bibliche, allo scopo di esaminare e di discutere alcune questioni in modo scientifico. Tuttavia, anche in queste riunioni si deve fare attenzione che tutto sia conforme ai sani e provati principi della dottrina cattolica e alle norme impartite dalla Santa Sede. A tali riunioni non può essere ammesso nessuno che non sia un professore o uno specialista.

6. Coloro che devono organizzare o dirigere le riunioni di cui al n. 4, devono accuratamente badare affinché gli argomenti da trattare, che più che soddisfare la curiosità o il desiderio di novità, devono suscitare negli uditori una solida formazione nella fede, nella vita morale e ascetica, contribuiscano validamente ad alimentare e aumentare in loro un sincero amore per i Libri sacri. Scelgano allora quei relatori più adatti a tale scopo e siano ben consapevoli del grado di preparazione scientifica e culturale di coloro ai quali si rivolgono. Nello svolgimento dei temi prescelti, anziché insistere sulle difficoltà e sulle cose dubbie, curino di esporre con metodo i dati positivi, chiari e provati. Se poi sembrerà opportuno trattare davanti a certe categorie di ascoltatori anche alcune difficoltà e obiezioni, proposta la questione con equità e onestà, vi sia una risposta solida e sufficientemente sorretta da argomenti scientifici.

Gli eccellentissimi Ordinari, per il loro amore al gregge di Cristo, dedichino diligente attenzione a tale grave compito, e se non potessero svolgerlo da soli, nominino qualcuno dei sacerdoti della propria diocesi, esperto in questioni bibliche, fornito di una solida conoscenza teologica e dotato di una debita prudenza, che abbia il compito di farsi carico di queste associazioni e di queste riunioni e che informi il suo Ordinario periodicamente secondo scadenze che questi fisserà. Allo stesso modo dovrà diligentemente esaminare quanto viene pubblicato, o deve esserlo, in libri e riviste riguardo a questioni bibliche, e se dovesse trovare qualcosa degno di riprovazione, lo riferirà al proprio ordinario.

Quando tutte queste cose siano fatte con zelo e accuratezza, è lecito sperare che queste utilissime associazioni bibliche e questi convegni e riunioni portino giorno dopo giorno frutti sempre più abbondanti nella conoscenza e nell'amore della parola di Dio, nella efficace promozione degli studi biblici e nella cura feconda della salvezza delle anime.

Il nostro Santo Padre Pio Pp. XII, si è benignamente degnato di approvare questa Istruzione e ne ha comandato la pubblicazione.

Roma, 15 dicembre 1955.

 

Atanasio Miller, O.S.B.
Segretario consultare

  

top