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PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA

PIANO D'ESAME DEI CANDIDATI
AI GRADI ACCADEMICI IN SACRA SCRITTURA  

                                                

NORME PREVIE

1. Sono ammessi al baccellierato sia i chierici sia i laici, che hanno già conseguito o il grado di baccellierato in teologia o un grado equivalente, o presentano un attestato dal quale risulta che essi hanno portato a termine con frutto un equivalente ciclo di studi (cioè cinque anni, di cui almeno tre in teologia). Tuttavia tutte queste condizioni saranno sottoposte nei singoli casi al giudizio della Commissione.

2. Ai candidati da ammettere ad uno dei tre gradi sono offerte due sessioni di esami: estiva (in maggio) e autunnale (in ottobre). Le lettere siano indirizzate alla Segreteria della Pontificia Commissione Biblica, Piazza del S. Uffizio 11, 00193 Roma.

3. Per i vari gradi, si ha un esame previo su alcune lingue non‑bibliche, cioè latino, inglese, francese, tedesco, secondo questo criterio. Per il baccellierato: sul latino e su una delle altre tre lingue a scelta del candidato stesso; per la licenza: su una seconda pure scelta dal candidato; per la laurea: sulla terza.

Tali prove si fanno per iscritto. Il candidato traduce anche con l'aiuto del dizionario un determinato testo, scelto dall'esaminatore, nella lingua di sua preferenza fra le seguenti: latino, inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano.

4. Quanto alle prove (che saranno descritte più sotto) sul tema biblico: sono orali, eccettuate (con le dissertazioni) quelle per il baccellierato poste sotto i punti II e III, che si potranno fare per iscritto se il candidato preferisce, portando giuste motivazioni.

Gli esami orali si possono fare sia in latino, sia in qualunque altra lingua proposta dal candidato dopo aver ottenuto tuttavia il consenso degli esaminatori o del Segretario della Pontificia Commissione Biblica.

Nelle prove per il baccellierato, nel caso che si facciano per iscritto (II e III), nelle dissertazioni e nella lettura pubblica, si può usare una delle sei lingue elencate sopra (n. 3).

 

ESAMI
PER IL BACCELLIERATO

I. Filologia biblica

1. Lingua ebraica: Genesi 2‑3; 20‑22; Deuteronomio 5‑6; 2 Samuele 10‑12; Isaia 6‑12; 40; 66; Geremia 7; 14; Ezechiele 34; 37; Salmi 1‑8; Qoelet 3; 5.

2. Lingua aramaico‑biblica: Esdra 4; Daniele 6.

3. Lingua greca: Matteo 5‑7; Marco 5‑7; Luca 1‑2; 22‑24; Giovanni 1‑5; Atti degli Apostoli 17; Galati: tutta; Colossesi: tutta; Tito: tutta; Ebrei 5‑7; Giacomo 2; Giuda: tutta; Apocalisse 1‑2.

Per Sal 1‑8 e Lc 22‑24 il candidato sarà interrogato anche sulla critica testuale.

 

II.       Storia biblica

Per le questioni scelte che seguono, basta una conoscenza generale, in modo tale tuttavia che appaia chiaramente la collocazione storica e ambientale degli eventi e delle persone.

1. Abramo. Mosè. Esodo. Davide. Salomone. Separazione delle dieci tribù. Restaurazione dopo l'esilio. Esordi della diaspora. Dominazione romana della Giudea.

2. Fisionomia del ministero del Cristo, rapportata con le varie religioni giudaiche (con l'azione del Battista, con il fariseismo, con la pietà qumranica, ecc.). La chiesa di Gerusalemme. I viaggi di S. Paolo.

 

III. Introduzione generale

1. Ispirazione e verità della S. Scrittura.

2. Metodi dell'odierna esegesi, alla luce anche dei seguenti documenti: Divino afflante Spiritu, Dei verbum, Lettera della Commissione Biblica sul Pentateuco (1948) e Istruzione della medesima Commissione sulla verità storica dei vangeli (1964).

 

PER LA LICENZA

I. Storia biblica

Su una delle questioni di storia sopra elencate (per il baccellierato, II), scelta dal candidato e da esporsi più approfonditamente.

 

II. Introduzione generale

1. Su talune istituzioni ebraiche, cioè feste, sacerdozio, governo regale.

2. Sui principali documenti, scavi e scoperte che illustrano le sacre lettere.

3. Sulle scuole esegetiche alessandrina e antiochena, come pure sulle opere esegetiche di S. Girolamo.

4. Sulle scuole contemporanee (Formgeschichte, ecc.) e sulla metodologia da adottare.

 

III. Introduzione speciale

Relativamente ai libri seguenti: le fonti, la storia della tradizione, la redazione del libro, il tenore teologico, le ricerche più recenti.

1. Pentateuco, Isaia, Geremia, Daniele, Siracide.

2. I quattro vangeli, Atti degli Apostoli, Lettera ai Romani.

 

IV. Teologia e antropologia biblica

Su uno dei seguenti argomenti, a piacere del candidato:

1. Il regno di Dio nell'Antico Testamento e nella predicazione di Gesù.

2. Il messia nell'Antico e nel Nuovo Testamento.

3. Lo Spirito di Dio nell'Antico e nel Nuovo Testamento.

4. Il popolo di Dio (dal punto di vista teologico) nell'Antico Testamento, e la Chiesa secondo S. Paolo.

5. L'uomo, cioè sua origine, natura, fine ultimo, secondo l'uno e l'altro Testamento.

V. Dissertazione scritta senza preavviso (si danno cinque ore di tempo), che in concreto sarà un'esposizione filologica (con l'aggiunta di opportuni commenti presi dalla critica testuale), letteraria e dottrinale di una sezione (a scelta dell'esaminatore) dei testi seguenti: Genesi 12‑25; Isaia 28‑32; 49‑55; Salmi 1-10; Proverbi 8‑9; Matteo 5‑10 (con l'aggiunta della sinossi); Giovanni 6; 13‑17; 1 Corinzi 12‑15; Efesini 1,1‑14.

VI. Dissertazione fatta in precedenza su un tema biblico (debitamente approvato prima), di circa 50 pagine (dattiloscritte).

 

PER LA LAUREA

I. Lingue orientali Su una (a scelta) delle seguenti lingue: accadica, egiziana (antica), etiopica, arabica, aramaica extra-biblica, armena, copta, georgica, sumerica, siriaca, ugaritica.

 

II. Esegesi

Esegesi di una delle seguenti parti della S. Scrittura, indicata in precedenza dal candidato e determinata più dettagliatamente dagli esaminatori: Esodo, Giudici e Rut; 1 e 2 Samuele; 1 e 2 Re; 1 e 2 Cronache; Esdra e Neemia; Giobbe; Salmi; Proverbi; Qoelet; Cantico dei Cantici; Sapienza; Siracide; Libri dei Maccabei; Profeti minori; Matteo; Atti degli Apostoli; Lettera ai Romani; Lettere 1 e 2 ai Tessalonicesi; Lettera ai Galati; Lettere della prigionia; Lettere pastorali; Lettera agli Ebrei; Lettere cattoliche.

III.      Introduzione generale

1. Storia del canone dell'uno e dell'altro Testamento.

2. Origine e autorità del testo masoretico.

3. Versione dei Settanta e altre versioni più antiche della Volgata da usare nella analisi dei testi.

4. Storia e uso della Volgata dall'origine fino ai nostri tempi (per sommi capi).

 

IV. Lettura pubblica su una questione indicata al candidato un'ora prima, in riferimento a libri dell'Antico e del Nuovo Testamento da egli stesso proposti in precedenza.

V.      Dissertazione più ampia su un tema biblico, da scegliersi dal candidato stesso con l'assenso della Commissione.

VI. Difesa della dissertazione da impugnare da parte degli esaminatori.

VII. Pubblicazione della Dissertazione (almeno parziale: un minimo di 48 pagine in 8E).

Questo nuovo piano di esame dei candidati ai gradi accademici in Sacra Scrittura abroga il piano in vigore dal 12 gennaio 1911 fino ad oggi.

I candidati che, prima della promulgazione di questo piano rinnovato, già avessero cominciato a preparare gli esami secondo il piano precedente, possono scegliere uno dei due piani a piacere.

Il Sommo Pontefice Paolo VI, nell'udienza concessa al sottoscritto Presidente della Pontificia Commissione Biblica il 6 dicembre 1974, ha approvato questo piano d'esame rinnovato ed ha comandato che sia reso pubblico.

Roma, 7 dicembre 1974, festa di S. Ambrogio vescovo e dottore della chiesa.

Franjo Card. Šeper, Presidente.
Albert Descamps, vescovo titolare di Tunes, Segretario.

   

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