The Holy See
back up
Search
riga

CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA IN RENDIMENTO DI GRAZIE
PER LA BEATIFICAZIONE DI MADRE TERESA DI CALCUTTA

OMELIA DEL CARDINALE JOSÉ SARAIVA MARTINS

Lunedì, 20 ottobre 2003 

 

(Ct  8,  6-7;  Sal  36;  1  Cor  13,  1-13; Mt 5, 1-16)

1. "Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte" (Mt 5, 14). L'immagine impiegata da Gesù nel Vangelo testé proclamato dice il perché Giovanni Paolo II ha voluto, proprio ieri, iscrivere Madre Teresa di Calcutta nell'albo dei Beati. La sua testimonianza di vita, l'esempio della "Madre dei poveri", tanto eloquente per tutti, credenti e non credenti, sono ben visibili, come lo è la città sul monte.

Oggi siamo qui per ringraziare Dio della luce che, attraverso Madre Teresa, è giunta a ciascuno di noi e al mondo intero. Questa grande donna del nostro tempo, questa coraggiosa messaggera del Vangelo, la cui vita è stata così profondamente segnata dall'amore, è venerata ora tra i Beati della Chiesa. Per questo guardiamo a lei come esempio e fonte d'ispirazione.

Madre Teresa era missionaria - come lei stessa si definiva -, portatrice dell'amore di Dio e ambasciatrice della Sua pace. Voleva che le persone di cui si prendeva cura sperimentassero la tenerezza dell'amore di Dio. La sua mano affettuosa, le sue braccia aperte, il suo sorriso luminoso, i suoi gesti accoglienti, tutto questo voleva trasmettere il messaggio:  tu sei amato, tu sei accettato, c'è chi si prende cura di te. La forza persuasiva dell'amore di Madre Teresa aveva la capacità di conquistare i cuori.

La sua vita è un esempio concreto di come l'inno alla carità della Lettera di San Paolo ai Corinzi possa essere vissuto: senza l'amore non siamo nulla e ciò che facciamo è privo di significato. Una vita piena di amore, invece, porta una sorprendente fecondità.

La stessa Madre Teresa raccontava quello che accadde un giorno, quando nella casa di Calcutta portarono una donna raccolta dal marciapiede, che versava in incredibili condizioni, con il corpo ricoperto di piaghe purulente. La "Madre" la accolse con quella sua grande dolcezza, la curò e ripulì per ore. Quella povera creatura, anche davanti alle materne attenzioni della madre dei poveri, continuava ad imprecare. La Beata le asciugava il sudore e le inumidiva le labbra arse. Finalmente la donna esclamò: "Suora, ma perché fai così? Non tutti fanno come te, chi te l'ha insegnato?".

Madre Teresa con il candore della sua anima rispose: "Me l'ha insegnato il mio Dio". E quella donna chiese: "Fammelo conoscere il tuo Dio". A questo punto Madre Teresa, abbracciandola, le donò l'ultima incantevole risposta: "Il mio Dio adesso tu lo conosci. Il mio Dio si chiama Amore" (cfr A. Comastri in Madre Teresa, la donna delle beatitudini. Registrazione audiovideo, Messaggero, Padova).

2. La novella Beata ha fondato la sua esistenza sulle Beatitudini. Esse rappresentavano il suo modello di vita. "Beati i poveri in spirito, di essi è il Regno dei Cieli" (Mt 5, 8). Madre Teresa spese tutte le sue energie nel servizio ai più poveri e bisognosi. Tuttavia per lei al centro dell'attenzione non c'erano la povertà e la miseria, ma bensì il raggiungere la totale unione con Dio per abbandonarsi nelle Sue mani, incondizionatamente. Poneva nel Signore ogni speranza e per questo riuscì a toccare il cuore dei poveri, donando ad essi il conforto e la consolazione del Regno preparato per loro.

"Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt 5, 8). Questa era una delle frasi di Cristo preferite da Madre Teresa. Non si stancava mai di ripetere che "un cuore puro può vedere Dio". Si riferiva alla penetrante visione di fede, che proviene dall'essere orientati unicamente verso Dio e che consente di percepirne in ogni circostanza e situazione la mano, sempre all'opera nella vita dell'uomo. La fede di Madre Teresa era così grande da portarla a riconoscere Dio anche negli avvenimenti più dolorosi e tragici della vita.

Il suo coraggio nell'affrontare le tante sfide e difficoltà che insorgevano nel servizio ai poveri è ammirevole e stimolo ad imitarla:  la grandezza del suo amore la spingeva a sorridere anche quando la sua missione non era facile, e la sua profonda fede l'aiutò a conservare la gioia anche tra sofferenze interiori ed esteriori.

Possiamo veramente dire che Madre Teresa è stata un dono di Dio al mondo moderno che ha fame di verità e di amore gratuito e senza riserve. Consumata completamente dall'amore di Dio e dedita senza limiti all'annuncio del Vangelo, con i fatti innanzitutto, molti hanno visto in lei un esempio di vita autenticamente cristiana: erano attratti dal Volto di Cristo che traspariva in lei e nel suo servizio ai poveri. Gente di ogni credo amava Madre Teresa. Sono molto conosciute, perché hanno fatto il giro del mondo, le celebri parole con cui il Segretario Generale all'ONU presentò la nuova Beata, quando venne invitata in quell'autorevole consesso: "Ecco la donna più potente della terra. Ecco la donna che è accolta dovunque con rispetto e ammirazione. Costei è veramente le "Nazioni Unite", perché, nel suo cuore ha accolto i poveri di tutte le latitudini della terra!".

Sono parole che suscitarono nella piccola Madre di Calcutta un certo imbarazzo ed a cui rispose con una magistrale lezione di vita, di ascesi e di spiritualità cristiana: "Io sono soltanto una povera donna che prega. Pregando, il Signore mi ha riempito il cuore di amore e così ho potuto amare i poveri con l'amore di Dio".

3. Anche nel mondo d'oggi l'uomo è ancora attratto dai valori e dai grandi ideali di bontà e di amore che Madre Teresa ha vissuto nella loro più profonda verità. A fondamento di tutte le sue virtù c'era una fede incrollabile in Dio e la sottomissione alla legge divina. A Lui offrì la sua vita senza alcuna riserva e Dio poté compiere meraviglie in lei e attraverso di lei, proprio per la sua docilità. Anche per questo Madre Teresa resterà nella Chiesa esempio luminoso a sostegno e incoraggiamento nel cammino verso quella santità che riteneva essere un semplice dovere per ogni cristiano.

"Non può restare nascosta una città collocata sopra un monte" (Mt 5, 14). Madre Teresa pur non ricercando mai la fama, ha esercitato un grande fascino che non si può spiegare con le categorie di questo mondo, ma va visto nel suo orizzonte soprannaturale, quello di cui si sono nutriti i santi. È stata l'attrattiva della sua santità, infatti, che portava innumerevoli frutti di bene, a colpire e a catturare in una catena d'amore.

La Beata Teresa di Calcutta rimane mirabile esempio e segno pieno di fascino per il nostro tempo di come una vita costruita sulle Beatitudini sia colma d'amore e possa donare luce al mondo, quella luce che è Cristo.

  

top