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INDIRIZZO DI OMAGGIO AL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II
DEL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI,
EM.MO CARD. JOSÉ SARAIVA MARTINS

 

Beatissimo Padre,

la Congregazione delle Cause dei Santi si è riunita attorno a Vostra Santità con l'animo ancora pieno di gioia per il Venticinquesimo Anniversario del Suo Pontificato.

La lieta circostanza, che si è verificata rarissime volte nella storia bimillenaria della Chiesa, ha suscitato vivo interesse e commossa partecipazione anche oltre i confini del mondo cattolico. Ovunque le comunità cristiane hanno ricordato con affetto l'eccezionale avvenimento ed hanno pregato per Vostra Santità, innalzando la loro lode e il loro ringraziamento al Signore che, venticinque anni or sono, lo ha scelto come Pastore della Chiesa universale.

Le stesse comunità e quanti seguono con filiale devozione il Suo magistero e la Sua quotidiana attività apostolica, hanno pure riflettuto sulla multiforme ricchezza del Suo servizio ecclesiale. In particolare, coloro che si occupano delle Cause dei Santi hanno più compiutamente considerato la portata profetica e pastorale delle Sue numerose beatificazioni e canonizzazioni, vedendo in esse un segno distintivo del suo Pontificato. I Santi e i Beati glorificati da Vostra Santità sono un dono che accompagnerà per sempre la vita della Chiesa. Infatti questi campioni della santità, fino all'ultimo giorno, additeranno al popolo di Dio "la misura alta della vita cristiana ordinaria" (cf. GIOVANNI PAOLO II, Novo millennio ineunte, 31).

Il loro numero, già straordinariamente elevato, è in continua crescita. Nell'odierna promulgazione di decreti, il nostro Dicastero ha l'onore e la gioia di poter presentare a Vostra Santità nuovi candidati agli onori degli altari. Verranno letti quattro decreti sui miracoli per la canonizzazione, sette decreti sui miracoli per la beatificazione, sette decreti sulle virtù eroiche.

Il gruppo dei diciotto Servi di Dio comprende un cardinale, sei sacerdoti, di cui due diocesani, otto religiose di cui tre fondatrici, e tre laici.

a) I miracoli per la canonizzazione riguardano:

1) Il Beato GIUSEPPE MANYANET y VIVES (1833-1901), sacerdote, contribuì al rinnovamento delle famiglie e della società spagnola diffondendo gli esempi e la devozione alla S. Famiglia di Nazareth. Fondò la Congregazione dei Figli della Sacra Famiglia di Gesù Maria e Giuseppe. Promosse la costruzione del tempio della S. Famiglia a Barcellona su progetto dell'architetto Antonio Gaudí del quale è in corso la Causa di beatificazione. Fu beatificato nel 1984.

2) Figlio del Libano è il Beato NIMATULLAH AL-HARDINI, al secolo: Giuseppe Kassab (1808-1858), sacerdote dell'Ordine Libanese Maronita. Nel nascondimento del monastero si dedicò alla preghiera, all'insegnamento della teologia e al lavoro manuale. Tra i suoi alunni ebbe San Charbel Maklouf. La Santa Sede lo nominò Assistente del Superiore Generale del suo Ordine. Fu beatificato nel 1998.

3) La Beata PAOLA ELISABETTA CERIOLI vedova BUSECCHI-TASSIS (1816-1865) apparteneva ad una famiglia nobile e ricca di Soncino (Cremona). In giovane età restò vedova e perdette i suoi quattro figli. Si prese cura delle bambine e dei ragazzi poveri della campagna che, a quel tempo, erano i più dimenticati. Per la loro educazione fondò due Congregazioni: una femminile e una maschile, intitolate alla S. Famiglia. Fu beatificata nel 1950.

4) La Beata GIANNA BERETTA MOLLA (1922-1962), dell'arcidiocesi di Milano, maturò la sua fede nella famiglia, nell'Azione Cattolica e nella professione medica, che esercitò con competenza e attenzione ai malati. Diceva: "Come il sacerdote può toccare Gesù, così noi medici tocchiamo Gesù nel corpo dei nostri malati". Visse il matrimonio e la maternità con gioia, generosità e assoluta fedeltà alla sua missione. Alla quarta gravidanza, liberamente decise di sacrificare la sua vita per salvare quella della bambina che portava in grembo. Fu beatificata nel 1994.

b) I miracoli per la beatificazione sono attribuiti ai Venerabili Servi di Dio:

1) AUGUSTO CZARTORYSKI (1858-1893), sacerdote salesiano. Nato in una famiglia di principi polacchi, ricevette una eccellente educazione umana e cristiana. Ebbe sempre poca salute, ma, in compenso, ricevette il dono di avere un procettore eccezionale: San Raffaele di S.Giuseppe Kalinowski. Conobbe personalmente San Giovanni Bosco che lo ammise nella Società Salesiana. Fu ordinato presbitero dal Beato Tommaso Reggio. Le sue virtù sono state riconosciute eroiche nel 1978.

2) MARIA GUADALUPE, al secolo: Anastasia Guadalupe García Zavala (1878-1963), a Guadalajara, in Messico, si dedicò all'assistenza dei malati. Aiutò il sacerdote Cipriano Íñiguez Martín del Campo alla fondazione della Congregazione delle Ancelle di S. Margherita Maria e dei Poveri, che diresse come superiora, promovendone lo sviluppo in tempi difficili per la Chiesa messicana. Nel 2000 è stato promulgato il decreto sulle sue virtù eroiche.

3) NEMESIA VALLE, al secolo: Giulia (1847-1916), in gioventù entrò nella Congregazione delle Suore della Carità di S. Giovanna Antida Thouret. Trascorse molti anni a Tortona come insegnante e superiora dell'Istituto S. Vincenzo. Fu molto amata e stimata dalle sue consorelle, dalle alunne e dalle loro famiglie. Fu, poi, maestra delle novizie a Borgaro Torinese. Nella sua Congregazione era considerata una "regola vivente", praticata nell'umiltà, nel sacrificio e nella fedeltà. Le sue virtù sono state dichiarate eroiche nel 2002.

4) EUSEBIA PALOMINO YENES (1899-1935), spagnola, nacque e visse nella umiltà. Nella prima giovinezza fu a servizio di diverse famiglie. Entrata nella Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice, venne addetta al cucina e ad altri lavori casalinghi. Contemporaneamente svolse un fruttuoso apostolato tra la gioventù. Nel 1931, prevedendo la guerra civile spagnola, si offrì vittima al Signore, che la chiamò a sé dopo lunga malattia. Il decreto sulle virtù eroiche è stato promulgato nel 1996.

5) LUDOVICA DE ANGELIS, al secolo: Antonina (1880-1962), è nata in Italia, ma, dopo aver aderito alla Congregazione delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia, si trasferì nell'ospedale pediatrico de La Plata, in Argentina, dove trascorse il resto della sua vita. Fu amministratrice dell'ospedale e, per qualche tempo, anche superiora. La sua specialità fu la carità verso i malati e verso il personale ospedaliero, medici ed infermieri. L'eroicità delle sue virtù è stata riconosciuta nel 2001.

6) CARLO d'AUSTRIA (1887-1922) è stato imperatore d'Austria e re di Ungheria. Nel 1911 sposò la principessa Zita dei Borboni di Parma dalla quale ebbe otto figli. Salito al trono nel 1916 servì il suo popolo con giustizia e carità. Cercò la pace, aiutò i poveri, coltivò con impegno la sua vita spirituale. La fede lo sostenne fin dalla giovinezza e soprattutto nel periodo della prima guerra mondiale e dell'esilio nell'isola di Madeira (Portogallo), dove morì santamente. Le sue virtù sono state dichiarate eroiche lo scorso mese di aprile.

7) ALESSANDRINA MARIA DA COSTA (1904-1955), laica portoghese, all'età di quattordici anni si gettò da una finestra per difendere la sua verginità. Riportò gravi danni, che un po' alla volta la resero completamente paralizzata. Abbracciò la sua croce e in vari modi partecipò alla passione di Gesù. Dal suo letto svolse un prezioso apostolato di preghiera e di consiglio a favore dei numerosi visitatori, attratti dalle sue virtù e carismi straordinari, che esercitò nella obbedienza alle autorità ecclesiastiche. Il decreto sulle sue virtù eroiche è stato emesso nel 1995.

c) I decreti sulle virtù eroiche si riferiscono ai Servi di Dio:

1) Cardinale CLEMENTE AUGUSTO VON GALEN (1878-1946). Fu profeta di speranza in tempi dolorosi per il popolo tedesco. Dopo aver svolto per diversi anni il ministero parrocchiale, venne nominato vescovo di Münster (1933). Riprodusse tra il clero e il popolo l'immagine evangelica del buon Pastore. Lottò apertamente contro gli errori del nazionalsocialismo e contro la violazione dei diritti dell'uomo e della Chiesa. Per il suo coraggio è stato chiamato "il Leone di Münster".

2) Mons. LUIGI BIRAGHI (1801-1879) del clero milanese. Fu un sacerdote di profonda spiritualità e vasta cultura, che profuse nei seminari, quale insegnante e direttore spirituale. Fu consigliere dei suoi arcivescovi. Nominato dottore della Biblioteca Ambrosiana, coltivò studi di storia ecclesiastica, di archeologia cristiana e di teologia. Nel difficile trapasso della Lombardia dall'Austria al Regno d'Italia, fomentò il dialogo e la pacificazione. Per l'educazione cristiana delle giovani fondò l'Istituto delle Suore Marcelline.

3) Don LUIGI MONZA (1898-1954), del clero milanese. Visse il suo sacerdozio nel ministero pastorale. Fu parroco di S. Giovanni alla Castagna, alla periferia di Lecco. Servì la sua comunità con l'esempio della vita e con una intensa attività che aveva il suo centro nell'Eucaristia e nella catechesi. Fondò l'opera "La Nostra Famiglia" per diffondere nella società la carità della primitiva comunità cristiana di Gerusalemme. Nell'ambito di questa fondazione dette vita all'Istituto delle Piccole Apostole della Carità, che svolgono una vasta attività educativa per i bambini in difficoltà.

4) Padre BENIGNO DI SANTA TERESA DEL BAMBINO GESU', al secolo: Angelo Calvi (1909-1937). Dopo aver fatto esperienze di lavoro, entrò, nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. Ordinato sacerdote, fu parroco e vice-maestro dei novizi a Concesa (Milano). Osservò la Regola del suo Ordine e svolse una generosa attività pastorale. Curò in particolare il ministero delle confessioni, l'Azione Cattolica, le vocazioni religiose. Amò la Provincia Lombarda dei Carmelitani Scalzi per la quale offrì la sua vita. Morì santamente di peritonite.

5) Madre MARIA TERESA DI GESU', al secolo: Maria Scrilli (1825-1889). Dalla giovinezza aderì alla spiritualità carmelitana, che incarnò nell'attività apostolica. Si consacrò all'educazione della gioventù femminile e alla carità verso i bisognosi. Con alcune compagne fondò a Montevarchi (Arezzo) un nuovo istituto religioso, oggi chiamato Congregazione delle Suore di Nostra Signora del Carmelo. Le vicende di quest'opera furono molto travagliate, soprattutto a causa delle vicende politiche dell'unità d'Italia. Il buon seme, gettato dalla Serva di Dio, si sviluppò dopo la sua morte.

6) Madre RITA AMATA DI GESU', al secolo: Rita Lopes De Almeida (1848-1913). E' vissuta in un periodo storico particolarmente difficile per il Portogallo. Aspirò alla santità fin dalla giovinezza e cominciò a svolgere un audace apostolato per riportare sulla retta via persone traviate. Allo stesso tempo insegnava il catechismo in parrocchia. Dopo anni di discernimento fondò nella povertà il suo primo collegio per le bambine povere ed abbandonate, lavorando così alla promozione umana e cristiana della donna. Con le sue collaboratrici dette vita alla Congregazione delle Suore di Gesù Maria Giuseppe. La Serva di Dio e la sua opera attraversarono difficoltà, umiliazioni e persecuzioni. Per assicurare un futuro al suo Istituto inviò alcune suore in Brasile.

7) Madre MARIA NAZARENA, al secolo: Maria Majone (1869-1939). A vent'anni conobbe le Suore del Divino Zelo, fondate a Messina dal Beato Annibale Maria di Francia, e volle diventare una di loro. Donna di grande fede e di spirito di sacrificio, si prodigò per lo sviluppo del suo Istituto e delle opere caritative che esso svolgeva tra i poveri, gli orfani e gli emarginati. Fu fedele e sottomessa al Padre Fondatore che le affidò incarichi di responsabilità, tra cui quello di superiora generale, che esercitò dal 1902 al 1928. Purificata da contrarietà ed umiliazioni, morì in odore di santità.

Beatissimo Padre,

a questo nostro adempimento partecipano gli Em.mi e gli Ecc.mi Membri del Dicastero, altri Ecc.mi Vescovi, i Superiori e alcuni Officiali della stessa Congregazione, le diverse Postulazioni delle Cause, i familiari di alcuni Servi di Dio assieme a qualificate rappresentanze di coloro che ne hanno promosso le Cause di beatificazione e canonizzazione.

Tutti, Beatissimo Padre, La ringraziamo per il dono della promulgazione dei decreti e, con affetto filiale, Le porgiamo i più fervidi auguri di buon Natale e felice anno nuovo. Al Bambino Gesù chiediamo di sostenere Vostra Santità nel servizio della Chiesa e di concederLe pace, gioia ed ogni altro desiderato bene. Grazie, Santità.

    

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