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CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI

Elevazione della Chiesa greco-cattolica slovacca
a Metropolia “sui iuris”

 

Il Papa Benedetto XVI ha reso la Chiesa greco-cattolica slovacca Chiesa metropolitana sui iuris, riconoscendole la raggiunta maturità. Nello specifico, il Santo Padre ha elevato l'Eparchia di Prešov per i cattolici di rito bizantino a Sede metropolitana, con la promozione di Monsignor Ján Babjak da Vescovo Eparchiale ad Arcivescovo Metropolita; ha elevato l'Esarcato Apostolico di Košice al rango di Eparchia, con la nomina del primo Vescovo Monsignor Milan Chautur, e ha eretto l'Eparchia di Bratislava, con la nomina a primo Vescovo di Monsignor Peter Rusnák.

Si tratta di eventi che hanno visto il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, impegnato per alcuni giorni in una visita pastorale in Slovacchia che ha avuto una accoglienza entusiasta da parte dei fedeli e che ha visto una grande partecipazione popolare.

Il primo incontro si è svolto a Prešov, per l'ordinazione episcopale («chirotonia» in rito orientale) di Monsignor Peter Rusnák, primo Vescovo dell'Eparchia di Bratislava. Alla celebrazione erano presenti, tra gli altri, il Cardinale Jozef Tomko, Monsignor Lucian Mureşan, Arcivescovo Maggiore di Făgăraş şi Alba Iulia dei Romeni, i Monsignori Maurizio Malvestiti e Yaroslav Karpyak della Congregazione per le Chiese Orientali e numerosi sacerdoti, religiosi e religiose.

La seconda celebrazione è stata l’occasione per l'elevazione della Metropolia e l'intronizzazione del primo Metropolita di Prešov. Erano presenti i Cardinali Jozef Tomko, Stanisław Dziwisz, Arcivescovo di Krakóv, e Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč. Nel corso dell'omelia, il Prefetto ha ricordato il significato di Metropolia, che affonda le sue radici «nell’idea e nella grazia della maternità». Infatti, rivolgendosi ai fedeli il Cardinale ha detto: «La vostra Chiesa, con i suoi caratteri bizantini, è accolta nell’universale sinfonia ecclesiale ad un titolo nuovo. Le è riconosciuta la maturità ecclesiale; e una speciale maternità, perché in Cristo possa generare figli fedeli alle radici orientali e inscindibilmente cattolici, aperti al mistero ecclesiale nella sua universalità e totalità». Il Prefetto ha poi sottolineato come la sinodalità sia una caratteristica specifica delle Chiese Orientali, ma comporti «fatica e sacrificio». Il Cardinale ha ribadito con vigore che la vocazione dei cattolici orientali ha una speciale forza ecumenica: «Voi attestate che è possibile mantenere la peculiarità orientale insieme all'universalità cattolica. Rimanete fedeli alla Chiesa di rito bizantino, ma collaborando fraternamente con i pastori e i fedeli della Chiesa latina, per intessere relazioni veramente cristiane con le altre Chiese e comunità ecclesiali. Rimanete fedeli al patrimonio orientale cristiano e alla sua apertura ecumenica, soprattutto voi giovani, quando il desiderio di un futuro migliore vi portasse lontano dall’amata Patria». Infine, il Cardinale Sandri, riferendosi alla liturgia della Parola del giorno, ha affermato: «Attraverso lo spirito e le opere penitenziali della quaresima, Cristo, medico celeste, ci guarisce e ci rimette in cammino per cantare la misericordia di Dio. Nel secolo scorso la vostra Chiesa era stata ridotta al silenzio e la sua vita completamente paralizzata. I santi Cirillo e Metodio, con i vostri martiri, hanno aperto dall'alto il tetto della storia, che il Signore stava visitando nonostante la persecuzione. Essi vi hanno presentato al Signore Gesù, che vi ha rialzati, restituiti alle vostre case e rimessi in cammino sulle vie del Vangelo».

Ultimo appuntamento in terra slovacca per il Cardinale Sandri, è stata l'elevazione dell'Esarcato di Košice a Eparchia, alla presenza dell'Arcivescovo di Prešov, del nuovo Vescovo Monsignor Milan Chautur, dei Vescovi ortodossi Georgj e Tichon e di padre Cyril Vasil', Rettore del Pontificio Istituto Orientale di Roma. Nell'omelia il Cardinale Sandri, ricordando che l'Esarcato venne eretto dieci anni fa da Giovanni Paolo II, tra l'altro, ha affermato: «La rivalutazione delle autentiche tradizioni orientali, la pastorale giovanile, familiare e vocazionale, la cura delle comunicazioni sociali, l'armonia in seno al presbiterio, le nuove chiese e le nuove parrocchie, sono tanti segni dell'ammirevole sviluppo di questa Chiesa». Rivolgendosi ai fedeli, il Porporato si è chiesto cosa si attenda il Signore da loro: «La risposta eloquente è data dal Vangelo in cui risuona la preghiera di Cristo al Padre: "Ut unum sint"!». Il proposito, ha concluso, è quello dell'unità in seno all'Eparchia, alla Chiesa metropolitana e con la Chiesa latina; ciò favorirà il cammino verso la piena comunione con le altre Chiese e comunità ecclesiali per «dialogare con tutti i credenti e con ogni uomo e donna di buona volontà, incominciando con il dialogo eloquente ma senza parole della propria coerente testimonianza cristiana».

Il 9 Marzo 2008 ha avuto luogo a Bratislava la solenne intronizzazione del primo Vescovo greco-cattolico della capitale, S.E. Mons. Peter Rusnák. Alla celebrazione hanno partecipato, in rappresentanza della Santa Sede, l’Arcivescovo Antonio Maria Vegliò, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, Mons. Krzysztof Nitkiewicz, Sotto-segretario, e Mons. Gianfranco Gallone, Incaricato d’Affari della Nunziatura Apostolica. Erano presenti il Cardinale Yosef Tomko, il Metropolita greco-cattolico di Prešov, Mons. Ján Babjak con la Gerarchia greco-cattolica della Slovacchia e della Repubblica Ceca. Per poter accogliere il gran numero dei fedeli accorsi, la cerimonia si è svolta nella chiesa dei Padri Lazzaristi, in un quartiere moderno della capitale. All’inizio della cerimonia, l’Arcivescovo Vegliò ha consegnato a Mons. Rusnák il bastone, simbolo dell’autorità pastorale. Successivamente il Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali ha assicurato al Vescovo la vicinanza della Santa Sede, invitando i fedeli presenti a esprimere con un applauso la loro fedeltà e il loro amore per il Santo Padre.

 

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