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CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI

INTERVENTO DI S.E. MONS. ANTONIO MARIA VEGLIÒ
 AL COLLOQUIO SUL TEMA
"IL VALORE DELLE CHIESE IN MEDIO ORIENTE.
CRISTIANI E MUSULMANI NE DISCUTONO INSIEME"
 PROMOSSO DALLA COMUNITÀ DI SANT'EGIDIO

Roma
Lunedì, 23 febbraio 2009

 

“Le Chiese in Oriente, grazie ad una esperienza storia bimillenaria, favoriscono un intimo intreccio fra il patrimonio occidentale cristiano e quello orientale, ma anche un incontro proficuo col patrimonio musulmano.” E stato S.E. Mons. Antonio Maria Vegliò a ricordare il valore della presenza cristiana nei paesi a prevalenza musulmana. In un intervento al colloquio sul tema "Il valore delle Chiese in Medio Oriente. Cristiani e musulmani ne discutono insieme" promosso dalla Comunità di Sant'Egidio a Roma il 23 febbraio 2009, il Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali ha ribadito, che questa presenza “non solo si manifesta nella dimensione religiosa, ma anche in quella sociale, culturale e politica”.

Purtroppo, le Chiese trovano molte difficoltà svolgendo questa missione, ha continuato l’Arcivescovo: La limitazione delle libertà fondamentali in alcuni paesi, il fenomeno e l’incremento della nascita di movimenti fondamentalisti e l’esclusione dei diritti politici delle minoranze cristiane. Questi fenomeni favoriscono la “grande piaga dell’emigrazione cristiana del Medio Oriente, preparando una temibile perdita della bimillenaria presenza cristiana”. Secondo l’Arcivescovo: “l’emigrazione cristiana dal Medio Oriente è la questione assolutamente più urgente da affrontare. Servono una urgente e sommamente incisiva riflessione e azione internazionale delle Chiese e delle civili istituzioni di ogni tipo perché l’umanità non sia privata di una presenza che risale alle origini del cristianesimo.”

L'incontro si è articolato in tre parti - "La ricchezza spirituale", "Cultura, solidarietà, educazione", "Una finestra sul mondo" - e si è concluso con una tavola rotonda sul tema "Cristiani nel mondo arabo: comunicare la complessità", alla quale hanno preso parte giornalisti e operatori dell'informazione di diversi Paesi.

Al colloquio, oltre a esponenti della Comunità di Sant'Egidio, tra i quali Andrea Riccardi, hanno partecipato, fra gli altri, l’Arcivescovo Jean Benjamin Sleiman di Baghdad dei Latini, Paul Youssef Matar di Bairut dei Maroniti, Louis Sako di Kerkûk dei Caldei, e i metropoliti Paul Yazigi, greco ortodosso di Aleppo, e Mar Gregorios Yohanna Ibrahim, siro ortodosso di Aleppo. Numerosi anche gli studiosi e gli esponenti del mondo politico islamico presenti, tra i quali Tarek Mitri, ministro dell'informazione del Libano, e Mohammad Sammak, consigliere politico del gran Muftì del Libano.

 

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