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CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI

Celebrazioni con il Cardinale Leonardo Sandri

I NOVANT'ANNI DELL'EPARCHIA DI LUNGRO
(Lungro, 28-29 novembre 2009)

di Manuel Nin


Il 19 febbraio 1919 Benedetto XV con la Costituzione Apostolica Catholici fideles istituiva l’Eparchia di Lungro per i cristiani di tradizione bizantina presenti nell'Italia continentale dal XV secolo, provenienti dall'Albania. Dopo quattro secoli di presenza in Italia, il Papa intendeva dare una configurazione ecclesiologica vera e propria ai cristiani che nella tradizione bizantina vivevano e celebravano la confessione di fede cristiana: "I fedeli cattolici di rito greco, abitanti dell'Epiro e dell'Albania, sottraendosi numerosi alla dominazione turca, immigrarono nella vicina Italia, dove accolti con affetto fissarono il loro domicilio nelle regioni di Calabria e Sicilia, ritenendo, come era giusto, gli usi e le istituzioni della gente greca e in particolare i riti della propria Chiesa, nonché tutte le altre leggi e consuetudini, che avevano ricevuti dagli antenati e che per molti secoli avevano conservato con premura e diligenza".

Nei novanta anni di vita dell'Eparchia di Lungro tre vescovi si sono succeduti come pastori della diocesi: Giovanni Mele (1919-1979), Giovanni Stamati (1979-1987) e l'attuale Ercole Lupinacci. Lungo questo novantennio i tre presuli hanno cercato di sviluppare tutti gli aspetti della vita ecclesiale della Diocesi, da quelli legati alla vita liturgica e spirituale dei fedeli, a quelli della formazione del clero, specialmente con la fondazione del seminario "Benedetto xv" a Grottaferrata nel 1918, e l'invio di tutti i seminaristi per gli studi universitari al Pontificio Collegio Greco di Roma.
Tre eventi sono da sottolineare in modo speciale: i due sinodi intereparchiali, nel 1940 e nel 2004-2005; e la prima assemblea eparchiale 1995-1996. Eventi che hanno messo in evidenza il profondo desiderio di ridare vigore alla tradizione bizantina in Italia.

Il 28 e 29 di novembre 2009 Lungro ha celebrato, insieme al novantesimo dell'Eparchia, anche il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale del Vescovo Ercole Lupinacci. Due eventi che hanno coinvolto il clero e i fedeli, con la presenza del Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e di Monsignor Maurizio Malvestiti, Sottosegretario del medesimo Dicastero. I festeggiamenti hanno avuto inizio la sera di sabato 28 e si sono conclusi con la celebrazione liturgica di domenica 29. Presenti, già dal sabato sera, il Vescovo di Piana degli Albanesi, Sotìr Ferrara, e l’Archimandrita Emiliano Fabbricatore di Grottaferrata. Presente anche il Rettore del Pontificio Collegio Greco.

Particolarmente sentita, la sera del sabato, la cerimonia di accoglienza del Cardinale con la celebrazione di una Paraklisis alla Madre di Dio nella parrocchia del Santissimo Salvatore, la parrocchia più giovane dell'eparchia, che fu consacrata dall'allora Cardinale Prefetto Ignace Daoud Moussa i e dal Vescovo Lupinacci nel 2003.

Dopo il saluto del Sindaco e del Vicario dell'Eparchia, Padre Donato Oliverio, anche il Vescovo Lupinacci ha dato il benvenuto al Cardinale, e ha ricordato le origini della presenza albanese nell'Italia meridionale. Al termine della celebrazione liturgica, il Cardinale Sandri ha trasmesso all'assemblea il saluto e la benedizione di Benedetto XVI. E ha esortato i fedeli a vivere con lo sguardo rivolto verso il Signore Gesù e a vivere in profondità il senso di appartenenza alla Chiesa.
La domenica ha avuto come momento centrale la celebrazione della Divina Liturgia nella cattedrale di San Nicola. Oltre agli ecclesiastici sopra nominati, hanno concelebrato sei vescovi di alcune delle diocesi latine della Calabria. Fatto che ha messo in evidenza l'importanza di uno degli scopi della Catholici fideles di Benedetto XV, cioè la conservazione, lo sviluppo e la piena realtà e validità della tradizione bizantina, nel rispetto e nella piena comunione fraterna da parte delle Chiese di tradizione latina circondanti l'eparchia di Lungro. Presenti alla celebrazione il clero eparchiale di Lungro e un numero notevole di fedeli venuti anche dai paesi più lontani della diocesi, come Villa Badessa, nelle Marche.

La processione liturgica ha avuto inizio nell'episcopio e s'è incamminata al canto di alcuni tropari bizantini verso la cattedrale, che ha accolto i celebranti sotto lo sguardo benedicente di Cristo, della Madre di Dio e dei santi rappresentati nei mosaici e nelle icone che oltre a impreziosire il tempio sono una vera mistagogia sui misteri della fede cristiana. I canti della Divina Liturgia, come anche quelli della celebrazione della vigilia, sono stati eseguiti dal coro della cattedrale guidato dal maestro Giovanni Rennis. All'inizio della celebrazione il Vicario dell'Eparchia ha letto la lettera di benedizione del Papa indirizzata al Vescovo Lupinacci. Quindi è stato fatto dono al Cardinale d'una icona bizantina rappresentando la Deisis, cioè Cristo in trono con la Madre di Dio e Giovanni Battista ai lati in atteggiamento d'intercessione. Nell'omelia, il Cardinale ha ricordato la ricorrenza del cinquantesimo dell'ordinazione sacerdotale del Vescovo Lupinacci, avvenuta il 22 novembre 1959 nel Pontificio Collegio Greco di Sant'Atanasio. E riflettendo sulle tematiche proposte dall'Anno sacerdotale ha indicato la figura del sacerdote Beshara Abou Mourad, appartenente alla Chiesa Melkita in Libano, e membro dell'ordine Basiliano Salvatoriano. Quindi il Cardinale Sandri ha distribuito all'assemblea festante l'antidoron, il pane benedetto durante la Liturgia.
Il desiderio dell'Eparchia di Lungro di vivere fino in fondo le fonti della propria identità ecclesiale è stato raccolto nelle parole conclusive dell'omelia del Cardinale Sandri: "Il Signore ci faccia scorgere nella comunione con Lui e nel servizio d'amore a Dio e ai fratelli il vero tesoro per il cuore umano. Per i giovani e le giovani di oggi questa è la parola di Cristo: "Vieni e seguimi". Egli è fedele e non delude perché ha parole di vita eterna".

(©L'Osservatore Romano - 3 dicembre 2009)

 

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