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UDIENZA DEL SANTO PADRE ALLA DELEGAZIONE
DEL PONTIFICIO ISTITUTO ORIENTALE

INDIRIZZO D'OMAGGIO DEL CARDINALE LEONARDO SANDRI
AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

Sala Clementina
Giovedì, 6 dicembre 2007

 

Beatissimo Padre,

Il Pontificio Istituto Orientale festeggia con la nostra Congregazione il novantesimo anno di fondazione. Le due istituzioni rendono grazie al Signore per la paterna sollecitudine che da Benedetto XV fino a Benedetto XVI hanno sempre ricevuto. Visitando la nostra Congregazione il 9 giugno scorso, Vostra Santità aveva espresso all'Istituto uno speciale augurio, perché potesse continuare ad affiancare il dicastero nel servizio alle amate Chiese orientali cattoliche. Ma, oggi, nella memoria latina di San Nicola di Mira e di Bari, tanto venerato da tutti gli orientali, Ella ha aperto le porte della Sua casa all'intera comunità: autorità accademiche, docenti, studenti, collaboratori, benefattori e amici.

Ho l'onore, in qualità di Gran Cancelliere, di porgerLe il profondo ringraziamento di tutti i presenti, e particolarmente dell'eminentissimo cardinale Tomás Spidlík, professore emerito, del reverendissimo padre Peter-Hans Kolvenbach, preposito generale della benemerita compagnia di Gesù, del Rettore, Padre Cyril Vasil, con i confratelli della benemerita Compagnia di Gesù, come pure della Congregazione per le Chiese Orientali, qui rappresentata anche dall'Arcivescovo Segretario, Mons. Antonio Maria Vegliò, dal Sottosegretario e dai Collaboratori Ecclesiastici.

In questi novant'anni, il piccolo seme è diventato un grande albero! Al di là di ogni aspettativa si è, effettivamente, sviluppata la domus studiorum voluta dal Vescovo di Roma perché i tesori dell'Oriente cristiano, e specialmente l'eredità dei padri, potessero essere come linfa vitale per tutta la Chiesa.

Santità, Le chiediamo di benedire le prospettive future e non nascondiamo le presenti necessità per rispondere alle esigenze di una adeguata formazione e alle crescenti attese da parte dei fratelli latini, come degli studiosi e ricercatori anche laici.

Mi riferisco agli spazi concreti per le due facoltà di Scienze Ecclesiastiche Orientali e di Diritto Canonico Orientale, come per la Biblioteca, unica nel suo genere. E penso alla sezione di studi storici, che attende uno sviluppo analogo a quella liturgica, la quale ha dato vero lustro all'Orientale.

Ma anche alla apertura culturale che le novità dei tempi e lo sviluppo della comunicazione sociale impongono ad ogni seria istituzione scientifica.

Dall'Oriente e dall'Occidente, geografico e spirituale, provengono i docenti, gli studenti e gli amici del PIO e si sentono parte di una Chiesa sempre più sensibile al quel carisma delle origini, di cui è portatore l'Oriente cristiano.

Sono tra noi alcuni figli delle Chiese Ortodosse. Rendiamo grazie a Dio per questa fraternità. E facciamo nostra la preghiera del Signore Gesù: "ut unum sint" (Gv 17, 21), auspicando la perfetta comunione nell'unico Santo Spirito. La presente fraternità è segno anch'essa della comune speranza nella quale tutti "siamo stati salvati" (Rm 8, 24)!

Beatissimo Padre, desideriamo ora accogliere con grata disponibilità la Sua illuminata parola.

La Tuttasanta, Immacolata Madre di Dio assista sempre Vostra Santità e sostenga la nostra docilità filiale al Suo magistero, mentre fidenti attendiamo la gloriosa venuta del Signore.

Grazie, Padre Santo!

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