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PONTIFICIA ACCADEMIA ECCLESIASTICA   

 

TERZO CENTENARIO DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA ECCLESIASTICA

 presidente Justo Mullor G. al Santo Padre

Indirizzo del presidente Justo Mullor G. al Santo Padre

 

Grazie, Santissimo Padre, di essere oggi tra noi!

La Sua augusta e paterna presenza da altezza, profondità e rilievo al terzo centenario di fondazione di questa Pontificia Accademia Ecclesiastica. Istituita per insegnare a ben servire il Romano Pontefice,  Sua presenza evoca anche quella dei Suoi Predecessori che l’hanno prediletta. Ricordiamo in particolare coloro che l’hanno frequentata nella loro gioventù. Pensiamo specialmente a Paolo VI, tanto caro e vicino a Vostra Santità : egli lo volle Cardinale e predicatore dei suoi Esercizi Spirituali. Facendo inoltre onore al suo nome di battesimo, egli precedette Vostra Santità quando iniziò, come Giovanni il Battista, a  percorrere le strade di un mondo tanto vasto quanto fragile e tanto secolarizzato quanto affamato di Dio.

Non possiamo tacere oggi il nome di un altro illustre ex-alunno, la cui storia si confonde con quella di Vostra Santità: quello del Principe Adam Sapieha, il quale Le conferì il sacerdozio e, offrendo al Suo giovane sguardo i vasti orizzonti della romanità, lo volle studente nella Città Eterna.

Ma, al di sopra di tutto, vogliamo ringraziarLo, Santo Padre, per il dono della Sua Parola e del Suo esempio quotidiano di donazione personale alla Chiesa e all’umanità. Siete il primo Maestro di questa Pontificia Accademia Ecclesiastica. 

Per noi, è un onore costituire la generazione del suo tricentenario di fondazione. Abbiamo tuttavia più accentuata la coscienza di essere, insieme a quella precedente, la generazione del Grande Giubileo dell’Incarnazione. Insieme a colui che Ella ha voluto a capo di questa Istituzione in quest’ora di grazia e di speranza, l’intera comunità qui presente vuol perciò impegnarsi oggi in Sua presenza ad avere come linea di condotta queste Sue recenti illuminanti parole :  Finito il Giubileo, ricomincia il cammino ordinario, ma additare la santità resta più che mai un’urgenza della pastorale (NMI, n. 30).  Ringraziamo Vostra Santità di ricordarci, con l’intera Chiesa, che dobbiamo essere santi ancor prima che esperti in cose umane. 

Da una parte, ci interpella una lunga storia, densa di avvenimenti per la Chiesa e per il mondo. D’altra parte, ci sentiamo convocati dal Suo magistero. La storia ci fornisce solide radici ed esempi cui ispirare il nostro comportamento.  Il Suo insegnamento ci indica, Santità, un futuro ben preciso : quello di una  Chiesa sempre più ancorata al suo Fondatore e, pertanto, sempre più alla ricerca della santità personale e sempre più unita intorno a Pietro e agli Undici nel servizio all’intera umanità.

Nessuno, tra noi, immagina Pietro separato dagli Undici né gli Undici distanti da Pietro. Il Totus tuus, cui Vostra Santità ci ha abituati, ha reso palese alle nostre menti   la realtà dei giorni, precedenti e seguenti la Pentecoste, quando Pietro e gli Undici erano riuniti in preghiera in torno a Maria la Madre di Gesù (Atti, 1, 13-14). Guidato dalla mano materna di Maria,  Vostra Santità ha riportato la Chiesa al Cenacolo e  ha  riaffermato nella Chiesa e nel mondo lo spirito della Pentecoste. Tutti i qui presenti vogliamo impegnarci su questa strada.

Cercheremo di far eco nelle nostre vite alle parole da Lei rivolte ai Rappresentanti Pontifici il 15 Settembre dell’anno scorso : La luce vera viene a voi da Cristo e dal suo Vangelo. Le doti di umana prudenza, intelligenza e sensibilità devono sposarsi, in ciascuno di voi, allo spirito delle Beatitudini. In certo senso, la vostra deve essere la “diplomazia del Vangelo”. Sta qui, in questa tensione spirituale, la vostra forza e il vostro segreto. Per questo la fede in Cristo deve essere la fiamma che illumina e riscalda ogni vostra giornata.

Vorremmo che il fuoco della Pentecoste incidesse per sempre queste parole  nei nostri animi. Vorremmo anche fare vita della nostra vita  le parole che Ella ci rivolgerà tra poco in questa Cappella. Insieme alla Sua Lettera Apostolica Novo Millenio ineunte, accolta oramai quale bussola orientatrice sulle  nostre strade presenti e future, le Sue parole  marcheranno per tutti e per ognuno di noi - come pure per coloro che verranno dopo di noi - un programma, una pietra miliare, un impegno per la vita.

Grazie sin d’ora, Santo Padre!    

 

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