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PONTIFICIA ACCADEMIA ECCLESIASTICA   

 

La visita del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II 
alla Pontificia Accademia Ecclesiastica

 giovedì 26 aprile 2001 

Giovedì 26 aprile 2001 il Santo Padre Giovanni Paolo II ha reso visita alla Pontificia Accademia Ecclesiastica in occasione dell’anniversario dei trecento anni dalla fondazione di tale benemerita Istituzione. La visita del Papa, quale evento più importante, apre una serie diiniziative celebrative che si svolgeranno nel corso dell’anno.

Il Santo Padre, giunto in automobile in Piazza della Minerva alle 11.30, è stato accolto dinanzi al Palazzo dell’Accademia dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, Protettore dell’Accademia, da Mons. Justo Mullor García, Arcivescovo titolare di Bolsena, Presidente dell’Accademia, dall’Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato, dall’Arcivescovo Jean-Louis Touran, Segretario per i Rapporti con gli Stati, dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, Nunzio Apostolico, Delegato per le Rappresentanze Pontificie, dai Monsignori Pedro López Quintana, Assessore della Segreteria di Stato e Celestino Migliore, Sottosegretario per i Rapporti con gli Stati. Erano anche presenti Mons. Giampiero Gloder, in servizio presso la Prima Sezione della Segreteria di Stato ed Economo dell’Accademia, P. Giandomenico Mucci, sj, Padre spirituale dell’Accademia, gli Alunni, le Suore Francescane del Bambin Gesù, ed il personale laico.

Giovanni Paolo II era accompagnato dal Vescovo Mons. James Michael Harvey, Prefetto della Casa Pontificia e dal Vescovo Mons. Stanislaw Dziwisz, Prefetto Aggiunto, da Mons. Paolo De Nicolò, Reggente della Prefettura della Casa Pontificia e da P. Leonardo Sapienza, R.C.I., Addetto per il Protocollo.

Appena sceso dall’automobile, il Santo Padre ha ricevuto il cortese omaggio della famiglia ebrea Sciunnach, proprietari di un negozio di cravatte artigianali posto sulla stessa facciata del Palazzo dell’Accademia, i quali, con la tradizionale kipphá ebraica in testa, hanno voluto donare al Papa un articolo della loro collezione.

Nel vestibolo del Palazzo, il Santo Padre ha scoperto una lapide commemorativa dellaindimenticabile visita. Il programma quindi é proseguito nella Cappella dell’Accademia, dove, dopo un intenso momento di preghiera in ginocchio davanti al Santissimo, il Vicario di Cristo ha ricevuto l’indirizzo d’omaggio del Presidente e ha pronunciato, a sua volta, un ampio discorso, alla fine del quale si è svolto un significativo scambio di doni. Il Decano degli Alunni, don Paolo Rudelli, assistito dai due Vice-Decani, don Mitja Leskovar e don John-Peter Pham, ha presentato al Successore di Pietro un tralcio di tre rose e un bocciolo d’argento, simbolo rispettivamente dei tre secoli trascorsi di storia dell’Accademia e di quello appena iniziato, destinato –almeno nei voti della comunità dell’Accademia- ad adornare l’icona della Madonna di Guadalupe che si trova sulla scrivania dello studio privato del Papa. Il dono di Giovanni Paolo II consisteva invece in un artistico ostensorio in argento dorato in cui è proprio la Madonna di Guadalupe a sostenere la teca in cui viene riposta l’ostia consacrata.

Sempre in Cappella, Sua Santità ha ricevuto il baciamano degli Accademici, con ciascuno dei quali si è brevemente intrattenuto, e delle Suore presenti.

Il cordiale incontro è quindi proseguito con il pranzo offerto in onore del Sommo Pontefice e del suo seguito, svoltosi in un’atmosfera di serena e gioiosa familiarità. Ultimo atto le fotografie commemorative. In una prima serie di esse il Papa é ritratto con tutta la comunità dell’Accademia e con il seguito. In altre, invece, tra gli Alunni compaiono solo quelli che al termine di quest’anno lasceranno l’Urbe per l’Orbe, cioè per essere inviati nelle Rappresentanze Pontificie al cui servizio essi verranno assegnati.

Infine, dopo un saluto anche al personale laico dell’Accademia e prima di risalire in automobile, Giovanni Paolo II si é congedato un’ultima volta dagli Alunni, schierati e emozionati lungo la scalinata d’ingresso del Palazzo, con un scherzoso gesto d’incoraggiamento compiuto roteando il bastone al quale suole appoggiarsi. Tra i applausi commossi di tutti i presenti, nonché di una piccola folla di turisti e passanti accorsi a causa della Sua presenza, il Santo Padre si é finalmente diretto verso il colle vaticano.

  

 

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