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Martiri dichiarati Santi della Compagnia di Gesu'

Si ringrazia vivamente la Postulazione Generale della Compagnia di Gesu' e in particolare
P. Paolo Molinari S.I. per la preziosa collaborazione.



Sant' Ignazio di Loyola
Sant' Ignazio di Loyola fondatore della Compagnia di Gesu'


Nato a Loyola nella Guipuzcoa nel 1491, dapprima frequentò la corte, poi si diede alla vita militare. Nel 1521, costretto al letto per una ferita riportata nella difesa di Pamplona, leggendo le vite dei santi, fu ac-ceso dal desiderio di seguìre le orme di Cristo. Ritira-tosi a Manresa, visse un'intensa esperienza spirituale, che condensò nel libro degli Esercizi spirituali. A Parigi, ove si era recato per attendere agli studi di teologia, concepì la prima idea di fondare la Compagnia di Gesù. Ordinato sacerdote a Venezia nel 1537, nello stesso anno si recò a Roma, dove dopo tre anni fondò la Compa-gnia, di cui nel 1541 fu eletto primo Preposto generale. Con ogni genere di attività apostolica contribuì gran-demente alla restaurazione cattolica del secolo XVI e all'inizio di una nuova attività missionaria della Chie-sa. Morì a Roma nel 1556 e da Gregorio XV nel 1622 fu annoverato tra i santi.


B.Pierre Favre
primo Sacerdote della Compagnia di Gesu
'


San Francesco Saverio, uno dei primi compagni di Sant' Ignazio


San Stanislaw Kostka


San Luigi Gonzaga


San Pietro Claver

Martire dell'India

Nome dei Santi
Giorno della morte
Giorno della Canonizzazione
Giorno della celebrazione
P. Joao de Brito, M
4.2. 1693
22.6.1947
4.2


P. Joao de Brito, M

Giovanni nacque a Lisbona nel 1647 da genitori che appartenevano alla aristocrazia portoghese. Frequento' la vita di corte, rimanendo esemplare nel suo comportamento. A sedici anni entro' nel noviziato della Compagnia di Gesu'. Il suo cuore sognava l'Oriente, sulle orme del suo santo protettore e modello, s. Francesco Saverio. Nel 1688 chiese con insistenza le missioni dell'India e solo nel 1673, dopo l'ordinazione sacerdotale, si vedeva finalmente destinato alle missioni dell'India. Rifiuto' di diventare professore di teologia: era venuto in India non per essere un cattedratico, ma soltanto un missionario e fece voto di consacrarsi alle missioni del Madure, che allora erano le piu' dure dell'Oriente. Per risolvere il problema delle caste e poter attendere all'evangelizzazione di tutti, fece suo il metodo di adattamento, con cui il suo amico e antecessore P. Baldassare da Costa, aveva conseguito successi spettacolari: si fece pandara-suami, cioe' asceta, penitente. Cosi' godeva del privilegio di trattare con tutte le condizioni sociali e convivere perfino con gli stessi parias.
Nonostante si trovasse chiuso in una rete di convenzioni locali e soggetto alle maggiori limitazioni nel vestito e nell'alimentazione, dopo un anno di preparazione pastorale alla vita missionaria in Ambalacata, pose le sue basi nella localita' di Colei. Per la sua intensa attivita' missionaria venne fatto prigioniero assieme ai suoi catechisti. Furono incatenati mani e piedi e, legati a tronchi d'albero, furono sottoposti a crudeli tormenti, sia li' come in Manarcoilo e Pagani, e alla fine condannati a morte, condanna che per alcune circostanze non fu eseguita. Nel 1688 torno' in Europa, ma poi nel 1690 ritorno' in India, rifiutando incarichi di prestigio alla corte di Lisbona: preferiva non abbandonare i neofiti. Nel 1693 venne di nuovo fatto prigioniero nella regione del Madurai e dopo essere stato sottoposto a dure sevizie fu decapitato. E' stato dichiarato santo da Pio XII nel 1947.




Martiri del Giappone

__

Nome dei santi
Giorno della morte
Giorno della Canonizzazione
Giorno della celebrazione
S.Paulus Miki
5.2.1597
8.6.1862
6.2


Paolo nacque in Giappone tra il 1564 e il 1566. Entrato nella Compagnia di Gesu', predico' con frutto il Vangelo ai suoi connazionali. Diventando sempre piu' crudele la persecuzione contro i cristiani, fu catturato insieme con altri; dopo aver sofferto aspri maltrattamenti, alla fine fu condotto a Nagasaki, dove, pronunciando parole di perdono per i suoi carnefici, fu crocifisso il 5 febbraio 1597. Nello stesso giorno subirono con lui il supplizio della croce lo scolastico Giovanni (de Goto') Soan e il fratello coadiutore Giacomo Kisai della Compagnia di Gesu'; furono loro compagni nel martirio altri 23, religiosi e laici. Da Pio IX furono tutti dichiarati santi nel 1862.

Nome dei santi
Giorno della morte
Giorno della Canonizzazione
Giorno della celebrazione
S.Joannes Soan (de Goto') 5.2.1597 8.6.1862 6.2
S.Iacobus Kisai 5.2.1597 8.6.1862 6.2



Martire della Polonia

Nome dei santi
Giorno della morte
Giorno della canonizzazione
Giorno della celebrazione
P.Andrzej Bobola, M 16.5.1657 17.4.1938 16.5

P. Andrzej Bobola, M.

Nato nel Palatinato di Sandomierz (Polonia) nel 1591, fu accolto nella Compagnia di Gesu' nel 1611. Ordinato sacerdote nel 1622, esercito' dapprima a Vilna l'ufficio di predicatore e di direttore della Congregazione Mariana. Dal 1636, dedicatosi ai ministeri tra il popolo in tempo di grave persecuzione contro la Chiesa, confermo' innumerevoli fedeli nella fede cattolica. Catturato dai Cosacchi, dopo atrocissimi tormenti, mori' martire a Ianov nel 1657. Fu dichiarato santo da Pio XI nel 1938




Martiri dell' America Settentrionale




In questa memoria (19 ottobre) si celebrano otto martiri francesi della Compagnia di Gesu', che erano impegnati nel durissimo lavoro missionario tra gli Uroni. Cinque di loro subirono coraggiosamente un atroce martirio nell'odierno Canada; sono i sacerdoti:



Giovanni de Brebeuf (+ 16 marzo 1649),


Antonio Daniel (+ 4 luglio 1648),


Gabriele Lalemant (+ 17 marzo 1649)


Carlo Garnier (+ 7 dicembre 1649)


e Natale Chabanel (+ 8 dicembre 1649);


Isacco Jogues (+ 18 ottobre 1646)



Renato Goupil (+ 29 settembre 1642)


e Giovanni de La Lande (+ 19 ottobre 1646),


Nel secolo 17º, otto missionari francesi hanno subito il martirio in Canada: sei Gesuiti e due «cooperatori» (laici che si mettevano gratuitamente al servizio dei Gesuiti i quali provvedevano, in cambio, al loro sostentamento). Tre sono stati uccisi a Ossenon, oggi Auriesville, vicino ad Albany, N. Y.; cinque in Uronia, a 200 km al nord di Toronto. Il "Cooperatore "Renato Goupil, arrivato in Nuova-Francia nel 1640, accompagnava il Padre Isacco Jogues
e una quarantina di Uroni, quando il gruppo fu attaccato dagli Irochesi sul lago Saint-Pierre. Portato prigioniero nella loro tribu', il P. Jogues venne torturato e mutilato e Renato Goupil venne finito a Ossenon il 29 Settembre 1642.

Rimasto prigioniero a Manhattan (New York), il P. Jogues riesce a fuggire; rientra in Francia ma ritorna alla Nuova-Francia. Il 24 Settembre 1646 lascia Trois-Rivieres con il «cooperatore» Giovanni de la Lande ed alcuni Indiani con destinazione verso l'Uronia. A Ossenon vengono ricevuti con diffidenza dagli Irochesi che reputano la religione dei «Manti Neri» responsabile delle malattie che avevano decimato il loro villaggio. Jogues viene ucciso con un colpo alla nuca il 18 Ottobre 1646 e Giovanni de la Lande subisce la stessa sorte il giorno seguente.

Antonio Daniel, originario di Dieppe, in Francia, arriva a Quebec il 1633; li' dirige per sette anni una scuola per giovani Uroni. Accompagna in seguito il Padre Giovanni de Brebeuf in Uronia. Il 4 luglio 1648, gli Irochesi attaccano la residenza di Santa Maria, quando ha appena finito la celebrazione della Messa. Lo crivellano con frecce e pallottole e buttano il suo corpo nella cappella in fiamme.

Giovanni de Brebeuf, originario della Normandia, sbarca a Quebec nel 1625 e passa l'inverno nella foresta con i cacciatori della montagna per familiarizzarsi con il loro modo di vita. E' missionario in Uronia dal 1626 al 1629, poi dal 1634 fino alla sua morte. Sorpreso dai nemici che attaccano il borgo San Luigi, viene preso con il P. Gabriele Lalemant e condotto a S. Ignazio, dove viene torturato per tre ore e muore il 16 marzo 1649.

Nato a Parigi, il P. Gabriele Lalemant arriva a Quebec il 1646. Si trova in Uronia da sei mesi quando e' torturato allo stesso tempo che il P. Brebeuf. La sua agonia dura quindici ore e muore il 17 Marzo 1949.

Il P. Carlo Garnier, e' nato a Parigi. Arrivato a Quebec il 1636, si reca immediatamente in Uronia e vi resta fino al suo martirio. Nel 1647 e' inviato presso 500 famiglie del borgo San Giovanni, un posto di frontiera che viene attaccato dagli Irochesi nel marzo del 1649. Nel corso di un altro attacco, il 7 dicembre 1649, mentre sta recandosi in soccorso agli agonizzanti, viene raggiunto da due pallottole e finito con un colpo di scure.

Il suo compagno, il P. Natale Chabanel, era arrivato a Quebec il 1643. In viaggio verso l'Isola dei cristiani, dopo l'attacco del 7 dicembre 1649, si ferma sfinito ed e' ucciso da un Urone apostata che butta il suo corpo nel fiume l'8 dicembre 1649.

I Martiri del Canada sono stati canonizzati il 29 giugno 1930 dal Papa Pio XI. Nel 1940 il Papa Pio XII li ha dichiarati secondi patroni del Canada.


La loro spiritualita'


Ispirati dai racconti dei primi missionari, alcuni di questi martiri hanno chiesto ai loro superiori il favore di essere inviati alla Nuova-Francia per portare la Buona Notizia del Vangelo alle nazioni autoctone del Canada. Erano coscienti dei pericoli cui si esponevano vivendo in seno a nazioni spesso soggette agli attacchi dei loro nemici. E parecchi avevano lucidamente previsto ed accettato la prospettiva del martirio. Attenti a proclamare il Vangelo rispettando la cultura degli Uroni, essi vivono con loro, imparano la loro lingua e, durante gli attacchi, non esitano a mettere a repentaglio la loro vita.

Giovanni de Brebeuf aveva fatto il voto di non tirarsi indietro davanti al martirio. Secondo la testimonianza dei contemporanei, "non sembrava nato che per questo paese, adattando il suo carattere e il suo comportamento alle maniere degli indigeni, con tale padronanza, facendosi tutto a tutti per guadagnarli a Gesu' Cristo, da conquistare il loro cuore". Uomo di preghiera, con i doni dell'orazione, aspirava ad essere unito alla croce col Cristo e, nelle sue prove, voleva, sull'esempio di Nostra Signora Addolorata, essere perfettamente sottomesso "ai voleri di Dio, anche se spesso il suo cuore fosse stato ben addentro alle afflizioni".

Pedagogo, Antonio Daniel aveva fatto un adattamento musicale del Padre Nostro e aveva fondato una scuola per i giovani Uroni. Come il buon pastore che da' la sua vita per salvare le pecore, egli rifiuta di lasciare la missione, per portare soccorso ai moribondi.

Natale Chabanel aveva chiesto di essere inviato presso gli Uroni. Nonostante la sua ripugnanza a vivere secondo la loro maniera di vita e la sua incapacita' a riuscire a padroneggiare la lingua urone, egli si era impegnato a rimanere per sempre nella missione. Confida ad un suo confratello: "Non so come Dio voglia disporre di me, ma mi sento tutto cambiato circa un punto: sono naturalmente molto apprensivo, ma ora che sto avviandomi verso un grande pericolo e che la morte non e' forse molto lontana, non ho piu' paura. Che sia proprio la volta buona, questa, in cui mi doni a Dio e che gli appartenga!"

Lo zelo e la forza d'animo di Isacco Jogues gli hanno valso il soprannome di "uccello da preda". Nella sua preghiera egli supplica Dio di accordargli il favore di soffrire per la Sua gloria. Fatto prigioniero, rifiuta di scappare: torturato evade per poter tornare alla missione "la sua sposa di sangue".

Giovanni de la Lande, suo compagno, a sua volta protesta che "il desiderio di servire Dio lo portava ad un paese in cui era ben sicuro di doversi aspettare la morte".
Accusati di aver gettato il malocchio contro gli Irochesi, giudicati responsabili della malattia e delle disgrazie che li colpivano, i martiri sono stato torturati ed uccisi.

(dalla Raccolta di celebrazioni dei Santi(e) e Beati(e) del Canada, Concacan, Inc. 1990)
(Biografia in francese) e una ulteriore scheda sui luoghi dei martiri.
Vedi: http://www.jesuits.ca/ania2002/English/see_the_sites.html

Nome dei Santi
Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P. Jean de Brebeuf 16. 3.1649 29. 6.1930 19.10
P. Isaac Jogues 18.10.1646 29. 6.1930 19.10
C. Réné Goupil 29. 9.1642 29. 6.1930 19.10
C. Jean de La Lande 19.10.1646 29. 6.1930 19.10
P. Antoine Daniel 4.7.1648 29. 6.1930 19.10
P. Gabriel Lalemant 17. 3.1649 29. 6.1930 19.10
P. Charles Garnier 7.12.1649 29. 6.1930 19.10
P. Noel Chabanel 8.12.1649 29. 6.1930 19.10





Martiri dell'Inghilterra


P. Edmond Campion


Henry Walpole

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Henry Walpole sulla parete di una cella nella Torre di Londra

Si celebrano in questa memoria (1° Dicembre) sedici beati della Compagnia di Gesu', che subirono il martirio nell'Inghilterra e nel Galles, per la professione della fede cattolica, tra il 1573 e il 1679. Sono stati dichiarati beati alcuni nel 1886 e altri nel 1929. Con loro sono stati dichiarati santi altri dieci Gesuiti, martirizzati sempre in Inghilterra e Galles, nei secoli XVI e XVII.

Henry Walpole (1558-1595)
Nato nel 1558 a Docking nel Norfolk (Inghilterra), comincio' gli studi di giurisprudenza a Londra nel 1578. Decise di diventare sacerdote dopo il martirio di P. Edmund Campion; entro' il Collegio Inglese a Rheims nel Luglio del 1582 e si trasferi' Collegio Inglese di Roma (aprile 1583) dove finalmente decise di entrare nella Compagnia di Gesu', nel 1584. Termino' gli studi al Collegio Scozzese di Pont-a'-Mousson, e fu ordinato sacerdote a Parigi. Dopo un periodo di apostolato sul continente, riusci' ad entrare di nascosto in Inghilterra nel 1593, ma fu tradito da un compagno di viaggio e subito imprigionato. Dopo piu' di un anno di prigionia e torture, fu condannato per aver ricevuto l'ordinazione sacerdotale all'estero (un reato considerato come alto tradimento) e martirizzato il 7 aprile del 1595. Fu dichiarato santo da Paolo VI nel 1970.


Robert Southwell (1561 – 1595)

Nato nel 1561 a Horsham St. Faith, nel Norfolk (Inghilterra), fu mandato in Francia per gli studi, dato che tutte le istituzioni accademiche inglesi erano diventate protestanti. Studio' al Collegio Inglese a Douai e al Collegio di Clermont a Parigi dove conobbe i gesuiti e decise di entrare nella Compagnia. Rifiutata l'ammissione a causa dell'eta' troppo giovane, si reco' a Roma, a piedi, dove fu accettato ed entro' il noviziato di S. Andrea il 17 ottobre 1578. Termino' il noviziato a Tournai, in Belgio, e ritorno' a Roma per gli studi di filosofia, teologia e l'ordinazione sacerdotale (1584). Dopo un periodo di apostolato al Collegio Inglese a Roma, venne accettato per la missione inglese, e ritorno' in patria di nascosto nel luglio del 1586 con P. Enrico Garnet. Si reco' a Londra da dove aiuto' preti cattolici ad entrare in Inghilterra ed a stabilirsi. Amministro' i sacramenti nei paesi intorno alla capitale e scrisse libri ed opuscoli sulla fede cattolica per una stamperia segreta fondata da Garnet. Nel luglio del 1592, venne tradito da Anna Bellamy appena rilasciata dal carcere, dove si era convertita al protestantesimo. Dopo settimane di orrende torture, visto che non riuscivano a convincerlo a svelare niente sugli altri preti cattolici in Inghilterra, fu finalmente trasferito alla Torre di Londra, dove rimase per due anni e mezzo. Il 20 febbraio 1595 fu processato per alto tradimento, condannato ed impiccato a Tyburn l'indomani. Fu dichiarato santo da Paolo VI nel 1970.


Scopo della nostra vocazione

La missione dei gesuiti in Inghilterra incomincio' con l'arrivo di Edmondo Campion e Roberto Persons ne1 1580; e fu Campion nel suo famoso "Brag" o manifesto al Consiglio Privato della Regina, messo in circolazione entro un mese dal suo arrivo, a descrivere succintamente "lo scopo della nostra vocazione" nei termini della missione inglese:
"E, per quanto riguarda la nostra Compagnia, abbiamo fatto un'alleanza -tutti i gesuiti nel mondo, la cui successione e numero deve oltrepassare ogni possibilita' dell'Inghilterra -di portare lietamente la croce e di non disperare mai di potervi ricuperare finche riamane un uomo da godere il vostro Tyburn, o per subire le vostre torture o consumarsi nelle vostre prigioni. Il prezzo e' stato calcolato, l'impresa e' incominciata; e' di Dio, non vi si puo' opporre resistenza. Cosi' la fede e' stata impiantata; cosi' deve essere ripristinata".
Quasi un secolo trascorre dal martirio di Edmondo Campion (1581) a quello di David Lewis (1679), tra il primo e l'ultimo dei gesuiti giustiziati durante la lunga persecuzione conosciuta come la Riforma Inglese. (Altri sei gesuiti, incarcerati appunto perche sacerdoti, morirono a causa dei maltrattamenti fra il 1679 e il 1692). Cio' che li unisce, insieme alla loro comune vocazione, e' la causa e la costanza della loro testimonianza con il sangue. Sara' David Lewis, parlando dal patibolo, a parlare per tutti:
"Sono Cattolico Romano; sono un prete Cattolico Romano; un prete Cattolico Romano di quellÂ’ Ordine religioso chiamato la Compagnia di Gesu'; e benedico il momento in cui fui chiamato sia alla fede che al mio ministero. Vi prego ora di constatare che fui condannato per aver detto Messa, ascoltato confessioni, amministrato i Sacramenti".
Dei dieci santi martiri la cui festa si celebra i primi otto sono inglesi, gli altri due gallesi. Tutti impiccati e squartati, eccettuato Fratel Nicola Owen, che mori' mentre veniva torturato. Tutti, eccetto i PP. Campion e Briant furono condannati per lo "Statutory Act", promulgato da Elisabetta I nel 1585, che considerava alto tradimento per un sacerdote (e piu' particolarmente per un gesuita) risiedere nei Territori della Regina. Campion e Briant morirono sotto l'imputazione degli "Acts of Persuasion" de1 1581, che dichiaravano (sempre punibile con la morte) il riconciliare o essere riconciliato alla fede cattolica.


La realta' della comunita' apostolica

Essi erano uniti anche nella loro profonda comprensione della vita religiosa apostolica. Sebbene ognuno di loro fosse dotato di eccezionali doti di comando -tale era l'influenza di Fratel Nicola Owen sui laici cattolici che il suo ingresso nella Compagnia dovette essere tenuto segreto, affinche il Provinciale non venisse subissato da entusiastiche ma irrealizzabili richieste di entrare nella Compagnia come fratelli -, il loro alto senso di responsabilita' e iniziativa personale era subordinato ai rapporti di obbedienza e trovo' in essa la sua piu' profonda radice. Quando Edmondo Campion si congedo' dal suo superiore Roberto Persons per l'ultima volta (aveva fatto il suo rendiconto di coscienza e rinnovato i voti), gli chiese che Fratel Rodolfo Emerson fosse suo superiore durante un viaggio a Norfolk. (Fu il riluttante consenso di Emerson alle insistenze della famiglia a Lyford Grange, perche lui e Campion prolungassero il loro soggiorno, che provoco' la cattura di Campion). Nulla poteva ostacolare i loro incontri semestrali - un periodo di ritiro per la preghiera e la contemplazione, per la confessione generale e il rendiconto, per programmare insieme la strategia e la tattica dell'apostolato -nemmeno le terribili cacce ai preti susseguitesi alla spedizione della "Spanish Armada" {1588) e al complotto delle polveri (novembre 1605). Talvolta questi incontri della comunita' si tenevano anche in prigione, come in occasione della ultima professione di Enrico Morse, nella prigione londinese di Newgate. Sarebbe difficile immaginare che qualcuno sia rimasto a lungo nella Missione inglese senza possedere uno spiccato spirito di conservazione e di iniziativa personale; e tuttavia, come Giovanni Gerard (compagno di missione di Roberto Southwell, Tommaso Garnet, Enrico Walpole e Nicola Owen), testimonia:

"Regolarmente due volte all'anno tutti noi ci riuniamo per dargli (al superiore) il nostro semestrale rendiconto di coscienza e per offrire a Gesu' nostro Signore il rinnovamento dei nostri voti. Come posso testimoniare, questa buona consuetudine della Compagnia e' stata di grande aiuto per gli altri... Non ho mai trovato altro che mi abbia fatto maggior bene di questo. Rinvigoriva la mia anima per affrontare tutti i doveri della mia vita come gesuita e per compiere tutto cio' che si richiede da un sacerdote nella missione".


Roberto Southwell stesso scrive nello stesso tenore:

"Abbiamo rinnovato tutti insieme, traendone grande conforto, i voti della Compagnia, secondo l'usanza, trascorrendo alcuni giorni in esortazioni e colloqui spirituali. Aperuimus ora et attraximus spiritum".


La formazione dell'apostolo gesuita

Southwell vedeva in questi incontri di comunita' "l'inizio di una vita religiosa stabilitasi in Inghilterra". E in realta', uomini come Enrico Morse, David Lewis e Filippo Evans ebbero l'esperienza di questa vita nella loro maturita'. Sebbene Filippo Evans avesse soltanto trentacinque anni quando fu martirizzato, era gia' gesuita da quindici anni. David Lewis lavoro' per trentun'anni nella missione gallese e negli ultimi dieci anni fu superiore di una comunita' di dodici sacerdoti gesuiti. Enrico Morse visse per ventun'anni come gesuita. Il suo noviziato sembra sia stato la combinazione ideale di periodi di ritiro e di "attivita' formativa". Gia' sacerdote con esperienza di missione, trascorse i primi mesi in una "casa per esercizi" di Newcastle, organizzata per i gesuiti dai cattolici del distretto: studio e raccoglimento si alternavano qui con l'esercizio del ministero per i cattolici dei dintorni. Poi il suo superiore decise che finisse il suo noviziato all'estero, in un periodo di completo ritiro. L'ordine del superiore venne eseguito, ma non nel modo progettato. All'inizio del suo viaggio Enrico Morse fu arrestato e fini il suo noviziato nell'isolamento di una prigione di Newcastle, con un gesuita compagno di prigionia, nominato suo maestro dei novizi.


La "Schola Affectus"

Le luride prigioni inglesi del sedicesimo e diciassettesimo secolo si rivelarono noviziati ideali, sia per entrare nella Compagnia, che nel Regno celeste. Fu qui che questi dieci, uno dopo l'altro, divennero esperti discepoli nella Schola affectus, e vi ricevettero le piu' profonde consolazioni e realizzarono quell'unione personale con Cristo nostro Signore, della quale il martirio e' il simbolo supremo. Cosi Alessandro Briant che subi' il martirio e mori novizio, torturato forse piu' crudelmente di qualsiasi altro martire, imparo' in prigione il significato del motto sub vexillo crucis Deo militare. Dopo la tortura e nei lunghi giorni di reclusione in isolamento, egli si fabbrico' una piccola croce di legno, disegnandovi con il carbone l'immagine di Gesu' crocifisso. Quando, mentre veniva processato, gli fu chiesto di separarsene, egli rispose: "Non lo faro' mai, poiche sono un soldato della Croce, ne mai per l'avvenire abbandonero' fino alla morte questa bandiera".


Lo spirito degli Esercizi: l'offerta della perfetta carita'

La prigione era il comune luogo sia per fare che per dirigere gli Esercizi Spirituali, come spesso testimonia Giovanni Gerard nella sua Autobiografia. Briant contemplava sulla ruota la passione del suo Maestro; ed era cosi' potente la dolcezza e la consolazione dello Spirito che, per un certo tempo, il suo corpo non senti piu' alcuna sofferenza. Anche Edmondo Arrowsmith entro' nella Compagnia in prigione, ed il suo primo biografo, scrivendo due anni dopo la sua morte, dice di lui in questo contesto: "Egli era deciso a fare un completo sacrificio di se, risolse di non serbare nulla per se, nemmeno la propria volonta', offrendosi a Dio con i voti religiosi, facendo la rinuncia di se che la perfezione dello stato religioso richiedeva, una preparazione per il suo martirio futuro". E' stato anche Arrowsmith (prese il nome di Edmondo in occasione della sua cresima, a motivo del suo devoto amore per Edmondo Campion) ad offrire sul patibolo la propria parafrasi del "Prendi e ricevi":

"O Gesu', mia vita e mia gloria, restituisco lietamente la vita da te ricevuta, e che se non fosse un tuo dono non sarei in grado di restituire. Ho sempre desiderato, o Signore dell'anima mia, di dedicare la mia vita a te e per te. Il perdere la vita per amor tuo lo considero un favore per me... Muoio per amor tuo".

Giovanni Gerard, prigioniero nella Torre di Londra nel 1597, parla di questa stessa aspirazione d'amore nel cuore di Enrico Walpole, che aveva occupato la stessa cella due anni prima e che aveva laboriosamente inciso sulla parete i nomi di Gesu', di Maria e dei nove cori angelici: Walpole, il cortigiano, cacciatore e poeta, che aveva scritto:

"Il falconiere cerca di vedere un volo. Il cacciatore cerca di vedere la sua selvaggina. Sospira, o anima mia, di godere quella vista e lotta per goderne allo stesso modo".


Contemplazione e azione

Questo amore di Dio, questo ardente desiderio di dedicarsi completamente a lui, e' la caratteristica speciale di tutti questi gesuiti martiri. Questa e' forse la sola spiegazione soddisfacente di come l'apparentemente impossibile ideale gesuita -contemplativo nell'azione -possa essere in pratica vissuto. Esso trova la sua piu' squisita espressione in queste righe della poesia di Roberto Southwell sulla Nativita':

"Dio non conosce dono piu' bello di quello di se stesso, Nessun uomo puo' vedere dono migliore che il suo Dio; Il datore facendosi dono da' se stesso in dono a noi; Che ognuno che lo riceve sia un dono per questo dono. Dio e' il mio dono, egli si diede a me liberamente. Io sono un dono di Dio e nessuno mi avra', se non Dio".

L'amore apostolico, unito alla contemplazione affettiva (Cf. Perfectae Caritatis, 5) deve essere per il gesuita un amore di discernimento. L'ascesi della cella della prigione era l'introduzione propria dello Spirito a questo discernimento. Cosi scrisse Tommaso Garnet al suo superiore dalla prigione, pregandolo di dissuadere un gruppo di amici che stavano progettando la sua evasione. Tommaso aveva, per un certo tempo, accarezzato questa idea: vi era tanto da fare per il Signore e per la salvezza degli uomini. Ma pareva ci fosse una voce interiore che lo spingeva nel senso opposto: "No, resisti, persevera, non accettare un cambio cosi poco vantaggioso. In un'ora, con la morte, si otterra' molto di piu' per il bene comune, che non in molti anni di fatiche". Da questo struggente desiderio d'amore proviene l'hilaritas cosi' cara al cuore di Ignazio. I martiri della Riforma inglese sono famosi per la loro gioia e per il loro umorismo. Nessuno rappresenta meglio questo spirito del gesuita gallese Filippo Evans il quale, nel sentire la notizia della sua esecuzione, si sedette all'arpa che il suo carceriere gli aveva prestato per esprimere nel canto la sua gioia. Una immensa folla si raccolse per assistere alla sua impiccagione, ed egli osservo' allegramente che la forca era il miglior pulpito che si potesse avere per predicare. Questi dieci santi gesuiti erano nel gruppo dei quaranta martiri inglesi e gallesi canonizzati da Papa Paolo VI il 25 ottobre 1970. Nella sua omelia il Santo Padre disse:"La Chiesa e il mondo di oggi hanno sommamente bisogno di tali uomini e donne, di ogni condizione e stato di vita, sacerdoti, religiosi e laici, perche solo persone di tale statura e di tale santita' saranno capaci di cambiare il nostro mondo tormentato e di ridargli, insieme alla pace, quell'orientamento spirituale e veramente cristiano a cui ogni uomo intimamente anela - anche talvolta senza esserne conscio - e di cui tutti abbiamo tanto bisogno".
J. Walsh, S.I.
da: IN CRISTO GESU', Profili spirituali - Milano 1974

Nome dei Santi
Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P. Edmund Campion 1.12.1581 25.10.1970 1.12
P. Robert Southwell 21.2.1595 25.10.1970 1.12
P. Alexander Briant 1.12.1581 25.10.1970 1.12
P. Henry Walpole 7.4.1595 25.10.1970 1.12
C. Nicholas Owen 2.3.1606 25.10.1970 1.12
P. Thomas Garnet 23.6.1608 25.10.1970 1.12
P. Edmund Arrowsmith 28.8.1628 25.10.1970 1.12
P. Henry Morse 1.2.1645 25.10.1970 1.12
P. Philip Evans 22.7.1679 25.10.1970 1.12
P. David Lewis 27.8.1679 25.10.1970 1.12

Martire del Galles

P. John Ogilvie 10.3.1615 17.10.1976 14.10

P. John Ogilvie

Giovanni Ogilvie nacque nel 1579 presso Drum-na-Keith (Banffshire) in Scozia da nobili calvinisti. Inviato, ancora fanciullo, nel continente europeo per ricevervi una migliore educazione, ad opera del P. Cornelio Van den Steen (a Lapide) si converti' alla fede cattolica; si applico' quindi agli studi superiori nel collegio scozzese di Lovanio e in altri atenei. Il 5 novembre 1599 entro' nella Compagnia di Gesu'; terminata la consueta formazione, nel 1610 a Parigi fu ordinato sacerdote. Ottenuto in seguito il permesso, piu' volte sollecitato, di ritornare in patria, dopo un breve ministero a Glasgow, tradito, fu imprigionato e sottoposto ad atroci tormenti; finche il 10 marzo 1615 subi' il martirio, per il fatto soprattutto che fino all'ultimo aveva tenacemente affermato il primato del Romano Pontefice nelle cose spirituali. Da Paolo VI nel 1976 e' stato dichiarato santo.


Martiri del Rio della Plata

Al servizio della fede

Rocco Gonzalez de Santa Cruz nacque nell'anno 1576 a Asuncion, che in quel tempo era capitale di tutta la immensa provincia del Rio de la Plata. Fu ordinato sacerdote a ventidue anni. Circa dieci anni dopo entro' nella Compagnia di Gesu' e da allora passo' la sua vita "alla ricerca degli indios, sforzandosi di portarli alle Riduzioni, istruendoli e sistemandoli in villaggi: in tutto questo soffri' molte tribolazioni, privazioni di ogni genere, persino di vestiti, fame", come fra Luis de Bolafios attesto' dopo il martirio.
In S. Ignacio, villaggio che era stato fondato alcuni anni prima, il Padre Rocco fu il vero organizzatore e costruttore. Egli stesso descrive la sua attivita': "Fu necessario costruire questo villaggio sin dalle fondamenta. Per eliminare la inveterata occasione di peccato, mi risolsi di costruirlo sul modello dei villaggi spagnoli, affinche ognuno abbia la propria casa con limiti ben determinati. Per nostro servizio si costruisce l'abitazione e la chiesa. Abbiamo lavorato molto per sistemare tutto questo, pero' con molto maggior entusiasmo e applicazione e con tutte le nostre forze ci siamo adoperati a costruire a Dio Nostro Signore templi non fatti con le mani, bensi' spirituali, quali sono le anime di questi indigeni. Le domeniche e le feste si predica durante la messa e a questa si fa precedere la spiegazione dei catechismo".

Al servizio della giustizia

Il Padre Rocco battezzava e costruiva, predicava e organizzava socialmente il popolo. Sotto tutti gli aspetti lottava per liberare gli uomini dalle conseguenze del peccato. Questo lo obbligava far fronte coraggiosamente a due categorie di oppressori, che cercavano di tenere in schiavitu' gli indios. gli stregoni e gli "encomenderos". Gli ultimi in varie occasioni avevano preteso che i gesuiti, gia' in quei primi tempi della missione tra i Guarani', fossero espulsi. Per questo motivo Rocco scrisse una famosa lettera. "Non e' da ieri, ma anzi da molto tempo che questi signori 'encomenderos' e soldati elevano proteste contro la Compagnia [di Gesu'] perche difende gli indios e il diritto che hanno di essere liberi". E piu' avanti: "Non e' lontano il giorno in cui riceveranno il meritato castigo i soprusi, particolarmente quelli fatti ai poveri. Allora vedra' Vostra Signoria come sono nell'errore gli 'encomenderos' (forse ingannati dalle proprie passioni) quando dicono che gli indios non posseggono di che pagar loro molti anni di tributo che loro devono. Cio' ha provocato in me non poca meraviglia, poiche io so che, con quanto essi posseggono, anche se dovessero restare con la sola camicia, essi non potrebbero pagare il molto che devono agli indios. E lo stare gli 'encomenderos' in questa cecita' di coscienza cosi' grande fa si' che non li vogliono confessare i sacerdoti preparati e coscienziosi; e quanto a me dico che non ne confessero' nessuno, poiche hanno fatto il male e non vogliono neppure riconoscerlo, tanto meno poi far le debite restituzioni e emendarsi. Allora lo vedranno, se non si correggono e non riparano prima con gli indios, quando saranno davanti a Colui che, essendo infinitamente sapiente, non si puo' ingannare con carte false".

Al servizio dei villaggi

Da S. Ignacio il P. Rocco continuo' il suo lavoro apostolico in direzione del Parana'. Durante dieci anni la sua attivita' di esploratore fu straordinaria. I primi villaggi che fondo' nel territorio che oggi fa parte dell'Argentina furono S. Ana de Ibera' (origine dell'attuale Itati), Itapua (origine di Posadas e Encarnacion), Concepcion, al nord-est di Corrientes. Oltre la fame, desolavano la regione epidemie e a volte la notizia di soldati spagnoli a caccia di indios. Le sue angustie interiori possiamo intuirle da questa lettera al suo Superiore Provinciale: "Non ho altre consolazioni ne piaceri se non di procurare quelli di Vostra Riverenza, poiche facendolo procuro quelli di Dio. Qui vivo morendo... ma Lei disponga della mia volonta' e beneplacito a maggior gloria di Dio".
Il risultato di questa eroica dedizione fu meraviglioso. Molti indios vennero a ricevere l'acqua del battesimo e a cominciare una vita degna di esseri umani. Il governatore di Buenos Aires lo ricevette con salve di artiglieria, quando lo mando' a chiamare per dargli l'opera di incivilimento degli indios della provincia dell'Uruguay. Piu' tardi, insieme al suo Provinciale, fondo' Yapeyu, perche servisse di ponte tra le Missioni e Buenos Aires. Rocco avvio' gli indios al canto, alla danza, alla pittura, non meno che all'agricoltura, alle attivita' artigianali e al commercio.

Al servizio della verita'

Nell'ultima tappa della sua vita questo grande missionario pote contare sulla collaborazione di due giovani- Alfonso Rodriguez e Giovanni del Castillo. Passarono per Buenos Aires provenendo dalla Spagna e giunsero a Cordoba nel 1617. In qualita' di alunni di quella che presto sarebbe arrivata ad essere la prima universita' in territorio argentino, conseguirono i titoli accademici di Filosofia e Teologia. Nella stessa dotta citta' celebrarono la prima messa. Giovanni del Castillo passo' poi a Concepcion, in Cile, per fare scuola di lettere durante due anni. Giunse l'anno 1628. Con l'uno e l'altro di questi giovani sacerdoti Rocco Gonzalez estese un poco di piu' verso il sud-est l'annuncio evangelico, fondando due nuovi villaggi. Vicino a uno di essi viveva uno stregone di nome Nezu', che tramo' la congiura che avrebbe posto fine alla vita dei tre missionari.

Al servizio dell'amore

Era il 15 novembre. Il P. Rocco aveva appena finito di celebrare la messa e usci' per collocare una campana nuova su un palo che Alfonso, con una gran quantita' di indios, aveva portato dal monte. Si inclino' per fissarle il batacchio e in questa posizione uno dei congiurati gli inferi' un tal colpo con un'ascia di pietra, che lo lascio' morto all'istante. Aggredirono anche il P. Alfonso, che si preparava a dir messa, e gli fracassarono il cranio a gran colpi. Entrambi i corpi, fatti a pezzi, furono bruciati.
Il P. Giovanni del Castillo, che si trovava nel villaggio vicino, fu catturato e ucciso con torture terribili il 17 novembre. Questi martiri costituiscono l'espressione di un sacerdozio posto al servizio degli uomini, in una evangelizzazione profonda, che portava con se, per l'indio, una nuova organizzazione sociale e una autentica liberazione da ogni sorta di oppressione.

P. Ibanez Padilla, S.J
da: IN CRISTO GESU', Profili spirituali - Milano 1974

LE RIDUZIONI


Gia' dall'inizio della colonizzazione spagnola in America entro' in vigore il sistema delle riduzioni, in seguito all'istruzione emanata dal Re di Spagna nel 1503, in cui si ordinava che gli indiani nomadi fossero raccolti in villaggi per ridurli cosi' alla civilta', ad un sistema di vita stabile e al cristianesimo. Ovunque gli spagnoli incontrarono tribu' nomadi non unite in una sede fissa come gli Aztechi nel Messico, gli Incas nel Peru', i Muiscas nella Colombia. Percio' i missionari tentarono di raccoglierle in villaggi, e abituarle ad un sistema di vita stabile.

Nella regione de la Plata e del Paraguay i Francescani erano stati i primi a predicare il Vangelo con successo, come s. Francesco Solano e Luis Bolanios, e specialmente quest'ultimo aveva fondato riduzioni di indiani Guarani. I Gesuiti, arrivati nel 1585 nel Tucuman, nel 1587 nel Paraguay, al principio lavorarono con scarso successo tra gli indiani sia delle commende, sia nomadi. Allora il preposito generale Claudio Acquaviva e il visitatore Esteban Paez prescrissero di sostituire la pratica di missionari volanti con quella di domicili fissi per gli Indiani sottraendoli a tutti i fattori estranei. Il progetto fu approvato dalla corte spagnola con ordinanze reali di Filippo III del 1606, del 1607 e soprattutto del 1609. Il governatore del Paraguay, Hernando Arias de Saavedra, affido' ai Gesuiti tre territori da cristianizzare: uno all'ovest di Asuncion tra i Guaycuru, un secondo nel Parana' tra i Guarani, il terzo al nord del Paranapane tra i Guayra.

La prima missione falli'. Tra le tribu' dei Guarani e dei Guayra invece i Gesuiti riuscirono, fondando nel 1610 le prime riduzioni. Tra i Guayara del nord, fino al 1628, 11 riduzioni erano stabilite, 9 delle quali pero' dal 1628 al 1631 furono distrutte dai Paolisti. In seguito i Gesuiti con 12.000 indiani emigrarono verso sud. Qui i Gesuiti avevano fondato dal 1610 numerose riduzioni presso i Guarani, specialmente tra i fiumi Parana' e Uruguay e dal 1628 pure sull'altra riva dell'Uruguay tra i Tapi. Quest'ultime, pure, furono distrutte nel 1636 e 1638 dai Paolisti, cosicche anche questi indiani si ritirarono verso ovest nelle riduzioni dei Guarani.

Cosi' il territorio delle riduzioni gesuitiche del Paraguay ebbe i suoi confini definitivi, che rimasero stabili fino all'espulsione dei Gesuiti. A scopo di difesa contro le incursioni dei Paolisti il Re di Spagna permise l'armamento degli indiani delle riduzioni, i quali dal 1641 con successo seppero difendersi contro di essi. Al loro apogeo nel 1731 le riduzioni gesuitiche del Paraguay contavano 141.242 indiani cristiani. La grande forza delle riduzioni gesuitiche era il loro isolamento e la loro speciale organizzazione : la terra era proprieta' del comune, escludendo tutti i non-indiani, anche gli impiegati spagnoli; la proprieta' privata delle famiglie era ridotta ad un minimo. Il nutrimento, il vestito e l'alloggio erano uguali per tutti. La suprema direzione nel temporale e nello spirituale e la giurisdizione erano in mano dei missionari; per l'amministrazione temporale inferiore furono deputati organi scelti dal comune. I prodotti superflui dell'agricoltura e dell'allevamento del bestiame venivano trasportati al mercato nelle citta' degli spagnoli per fare le provvisioni occorrenti di metalli, sale, ecc., e per poter pagare le contribuzioni, in se esigue, alla corona.

La pianta delle singole riduzioni era uniforme: al centro la piazza principale con la chiesa, la casa dei missionari, la scuola, i laboratori e il magazzino comune. Di la' partivano in tutte le direzioni le vie rettilinee e lungo di esse erano costruite le case, di cui ogni famiglia era provvista. La religione dominava la vita pubblica come la privata. Funzioni sacre iniziavano e concludevano la giornata. I giorni festivi erano celebrati con grande apparato, musica, canti sacri, dopo pranzo rappresentazioni teatrali sacre e profane. Cosi' ogni riduzioni formava una comunita' compatta di indiani cristiani diretta dai missionari, con una certa organizzazione teocratica e comunista.

Alcune imperfezioni delle riduzioni, come l'esagerata tutela esercitata, spiegabile considerando i tempi e lo stato culturale degli indiani, il formalismo religioso esteriore e quello civile, gia' nel sec. XVIII furono molto esagerate dai nemici dei Gesuiti e poi riprese nel sec. XIX da scrittori protestanti come il Gothein e il Pfotenhauer. Ad onta di qualche difetto, le riduzioni ebbero ottimi risultati nel campo dell'educazione religiosa e morale, sempre posta in prima linea, nel campo della stabilita' dei popoli, della colonizzazione e della cultura. Per la Spagna le riduzioni, nonostante la relativa indipendenza, non formavano uno stato a parte; ma erano membri dell'Impero coloniale.

Simili riduzioni furono dai Gesuiti fondate nel corso dei secc. XVII e XVIII presso i Chiquito, Chiriguani e Mojo nella Bolivia, presso i Mayna sul fiume Maranon e presso gli Otomachio sul fiume Orinoco. Nel Brasile pure si trova il sistema della riduzioni introdotto dai Gesuiti, specialmente nel nord del Maranhao, ove nei secc. XVII e XVIII furono stabilite fiorenti riduzioni.

Seguendo l'esempio dei Gesuiti, anche i Cappuccini nel sec. XVIII fondarono riduzioni isolate dall'ambiente estraneo tra i fiumi Orinoco e Caroni nel Venezuela. Verso la fine del secolo esistevano nella regione ca. 30 riduzioni con ca. 25.000 indiani cristiani.

Il sistema delle riduzioni fu parimenti introdotto dai Francescani nella California, dove dal 1769 fino al 1823 avevano fondato 21 stazioni con 30.000 indiani cristiani. Il sistema delle riduzioni ebbe in certo qual modo un rinascimento nelle missioni africane dei secc, XIX e XX, non pero' nella forma strettamente isolazionista delle riduzioni gesuitiche. Cosi' nelle missioni dei Padri dello Spirito Santo, sia nell'Africa occidentale che nell'orientale, si sono fondati villaggi cristiani; nell'Africa orientale come ripari e baluardi contro la schiavitu', nell'Occidente contro il prepotente paganesimo e l'influsso stragrande dei capi pagani. Simile fu il sistema dei Gesuiti nel Congo e nella Zambesia. Nel Congo si stabilirono prima le cosiddette "Fermes-Chapelles", stazioni in vicinanza delle dimore degli indigeni come centri di scuole missionarie e di agricoltura con lo scopo di educare la gioventu' al lavoro e sottrarre le nascenti comunita' cristiane all'influsso e al potere dei capi pagani. Dopo che il governo belga ebbe proibito le "Fermes-Chapelles", le famiglie cristiane si raccolsero di preferenza in villaggi speciali cristiani. Nella missione della Zambesia pure si adopero' il sistema di fondazione di villaggi cristiani.Con il progresso delle missioni, pero', questo sistema fu dappertutto abbandonato a causa delle deficienze e delle difficolta' del sistema stesso, quali le frequenti scissioni nel seno delle tribu', la mancanza di zelo dei cristiani per la conversione del popolo, e i sospetti piu' o meno giustificati da parte dei capi e delle autorita' coloniali.

Da Rommerskirchen, Riduzioni - in Enciclopedia Cattolica, vol. X cc.893-895

Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P.Roque Gonza'lez de S.Cruz 15.11.1628 16.5.1988 16.11

Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P.Alonso Rodriguez 15.11.1628 16.5.1988 16.11

P. Alonso Rodriguez
Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P.Juan del Castillo 15.11.1628 16.5.1988 16.11


Martiri di Cassovia


Agli inizi del secolo XVII, in un periodo di lacerazioni etniche e di guerre di religione, furono arrestati a Kosice tre sacerdoti che si dedicavano con slancio apostolico al bene delle anime. Essi sono: Stefano Pongraz e Melchiorre Grodziecki, sacerdoti della Compagnia di Gesu', e Marco da Krizevci, canonico di Strigonia. Rifiutandosi di abiurare alla fede cattolica, furono sottoposti a crudeli torture e infine, il 7 settembre 1619, uccisi. Giovanni Paolo II, il 2 luglio 1995 a Kosice, dichiaro' Santi questi martiri di Cristo.

Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P.Melchior Grodziecki 7.9. 1619 2.7. 1995 7.9


P. Melchior Grodziecki
e compagni

Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P.Istva'n Pongra'cz 8.9.1619 2.7.1995 7.9


Martiri della Cina

Tra i 120 martiri che sono stati canonizzati il 1 ottobre 2000 in Piazza San Pietro a Roma da Giovanni Paolo II, vi sono anche quattro gesuiti francesi: Leon Ignace Mangin, Paul Denn, Modeste Andlauer, e Remi Isore.

Tutti i 120 nuovi santi - cinesi, francesi, spagnoli e italiani - offrirono la loro testimonianza di fede in Cina durante le persecuzioni che ebbero luogo dal 1648 al 1930. Poiche il martirio avvenne in regioni affidate dalla Santa Sede a religiosi di differenti ordini e congregazioni, i martiri sono stati divisi in gruppi secondo le loro congregazioni rispettive: Dominicani (6), Francescani (30), Gesuiti (56), Salesiani (2), e Missioni Estere di Parigi (24). Due martiri non appartengono a nessuno dei gruppi citati. La maggioranza dei martiri sono laici, ma vi sono anche alcuni vescovi, sacerdoti e religiosi.

LEON IGNACE MANGIN , nacque a Verny in Francia, il 30 luglio del 1857, entro' nella Compagnia di Gesu' il 5 novembre 1875 e parti' per la Cina nel 1882. Il suo posto di missione era un piccolo villaggio (Tchou-kia-ho) di 400 anime in cui, a motivo degli attacchi dei boxers vennero a rifugiarsi molte altre persone, fino ad arrivare a 3.000 abitanti. Il Padre Mangin chiamo' allora il suo antico compagno di studi, il Padre Denn, che viveva in un villaggio vicino (Koutcheng), ed entrambi pianificarono la difesa della zona. I boxers attaccarono il 15 luglio del 1900 ma gli abitanti opposero resistenza e li respinsero. Tre giorni dopo tornarono di nuovo all'attacco e riuscirono ad entrare nel villaggio. Allora i Padri Mangin e Denn riunirono le donne e i bambini nella chiesa. I boxers sfondarono la porta e offrirono la salvezza a coloro che avrebbero rinunciato alla fede cristiana. Alcuni accettarono. Poi Padre Denn intono' il confiteor, e Padre Mangin pronuncio' le parole dell'assoluzione. E i boxers iniziarono il massacro.

PAUL DENN nacque a Lille, Francia, nel 1847. Per provvedere a sua madre rimasta vedova, ritardo' il suo ingresso nella Compagnia fino all'eta' di 25 anni. Poco dopo fu destinato alla Cina dove fu ordinato sacerdote nel 1880.

REMI ISORE' nacque a Bambecque, Francia, nel 1852. Stava per essere ordinato sacerdote diocesano quando chiese di essere ammesso nella Compagnia di Gesu' (1875). Nel 1882 fu inviato in Cina dove quattro anni dopo, nel 1886, ricevette l'ordinazione sacerdotale. Si trovava in una comunita' dei gesuiti a Chiang Kiach quando ebbe inizio la rivolta dei boxers. Si mise subito in cammino per tornare al suo posto di missione (Weihsien), e fece tappa a Ou-Y,dove si trovava il Padre Modeste Andlauer. Qui i boxers attaccarono. Sapendo cio' che li attendeva, entrambi i gesuiti passarono in preghiera la notte del 18 giugno. La mattina seguente, 19 giugno del 1900, diedero la loro vita in testimonianza della Fede che avevano predicato.

MODESTE ANDLAUER nacque il 22 maggio del 1847 a Rosheim, in Alsazia, entro' nella Compagnia nel 1872. Dieci anni piu' tardi, nel 1882, fu destinato alla Cina. Stimato per la sua umilta' ed il suo spirito di preghiera, soffri' il martirio insieme al Padre Isore il 19 giugno del 1900.

Cinquantadue laici cinesi (26 donne e 26 uomini) sono stati dichiarati santi insieme ai quattro Gesuiti. Il piu' giovane del gruppo e' un ragazzo di nove anni (Beato Andrea Wang Tien-K'ing), ed il piu' anziano un uomo di 79 (Beato Pablo Liou-Tsinn-Tei).

Secondo alcuni storici, nel Vicariato Apostolico affidato alla Compagnia di Gesu' circa 5.000 Cattolici offrirono la loro vita per la Fede. Siamo a conoscenza del nome e dell'identita' di 3.069 di loro.

Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P. Leon -Ignace Mangin 20.7.1900 1.10.2000 28.9

P. Leon-Ignace Mangin

Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P. Modeste Andlauer 19.6.1900 1.10.2000 28.9

P. Modeste Andlauer
Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P. Remy Isore' 19.6.1900 1.10.2000 28.9

P. Remy Isore'

Nome dei santi Giorno della morte Giorno della Canonizzazione Giorno della celebrazione
P.Paul Denn 20.7.1900 1.10.2000 28.9

P. Paul Denn




_SantÂ’Ignazio di Loyola






Martiri dichiarati Beati della Compagnia di Gesu'


Martiri dÂ’Aubenas



I beati martiri della Compagnia di Gesu, di cui si fa memoria il 19 gennaio, furono uccisi per la professione della fede cattolica dopo la divisione della cristianita, avvenuta nel XVI secolo.
Jacques Sales fu martirizzato in Francia, il 7 febbraio 1593, con Guillaume Saultemouche. Pio IX dichiaro beati nel 1926.

Giacomo Sales

Preghiera e sottomissione alla volonta' divina

L'itinerario spirituale del Padre Giacomo Sales non implica nessuna svolta, ne conversione, ne avvenimenti mistici conosciuti; e invece di una semplicita lineare. Gia da piccolo, lo Spirito Santo gli aveva concesso il dono di una inclinazione eccezionale alla preghiera, una preghiera che diventera continua; la sua devozione all'Eucaristia, gia molto marcata, gli valse il favore da parte di un prete di servire la Messa ogni giorno; in periodo di vacanze, il suo culto per la Vergine Santa gli dava l'insolito zelo di alzarsi alle quattro di mattina per dire il Piccolo Ufficio; la sua pieta, benché personale, non era affatto individualista: egli la irradiava tra i suoi compagni, senza rispetto umano. Umile per la sua modesta condizione sociale, Giacomo Sales, lo rimarra per spirito religioso, a dispetto dei suoi successi di professore. Durante i suoi diciannove anni di vita religiosa, di cui otto da sacerdote, egli si mostra, sino allo sfinimento della sua poca salute, disponibile agli altri e ai suoi superiori; costoro lo spostano spesso e gli chiedono un giorno una sostituzione improvvisa che ritarda di tre anni la sua ordinazione sacerdotale. Alcuni tratti sono ancora notevoli nella sua vita spirituale: dimentico di se a forza di essere preoccupato solo di Dio, una preghiera gli e gia da lungo familiare: " Gratiam agimus tibi propter magnam gloriam tuam ". Aspetto originale e raro alla sua epoca, la natura e i suoi scenari, la botanica in particolare, gli servono molto per sollevarsi verso il Creatore e a elevare gli altri.

Eucaristia amata, studiata, difesa fino al martirio

Col passare degli anni, l'amore per Gesu sacramentato diventa sempre piu dominante, ispira costantemente e con sorprendenti risultati la sua predicazione, le sue conversazioni. Di la il desiderio per il martirio, ravvivato dal presentimento che Dio gliene concede. Spesso diceva: "Il piu eccellente atto di amore per Dio e di donare il proprio sangue". Un giorno ha confidato ad un amico: "Caro Padre, il genere di morte che mi si converrebbe, sarebbe quello di ricevere un colpo di archibugio durante la preghiera". Due giorni prima di riceverlo realmente, egli ha l'occasione di dichiarare: "Son gia quindici anni che chiedo a Dio la grazia di morire martire". Una tale prospettiva non aveva niente di insolito in quel periodo di guerre religiose, che, per la Francia, si colloca tra il 1562 (Vassy) e il 1593 (Aubenas). Il sacrificio sperato della sua vita era intimamente legato al Santo Sacrificio della Messa, che costituiva il centro di tutta la vita per lui; egli ne parlava frequentemente e non lasciava passare un'ora senza andare a inginocchiarsi davanti al tabernacolo. Professore di teologia -e la sua teologia era preghiera -egli sviluppo felicemente il trattato dell'Eucaristia, secondo S. Tommaso e il Concilio di Trento, svolto da poco. Su questo soggetto egli scrisse un fascicolo dove precisava la dottrina cattolica, duramente contestata in quei tempi dai protestanti. e questo manoscritto, consegnato da lui ai ministri di Aubenas che lo contestarono aspramente il giorno della sua morte, ed e questo punto del dogma che costituirono il motivo esplicito e indiscutibile del suo martirio.

Guglielmo Saultemouche

Spirito di fede e di sacrificio Come il P. Sales, anche lui dell'Alvernia e della stessa sua eta, il F. Guglielmo Saultemouche era parimenti un'anima dedita alla preghiera e la cui devozione era straordinaria. Questo grande umile, questo silenzioso, esercito soprattutto 1'impiego di portinaio, con tatto e discrezione, e in questa cornice meno una vita riservata, molto mortificata, per amore di Gesu Crocifisso, alla quale la grazia lo attirava, predisponendolo al supremo sacrificio. A volte gli sfuggiva un'espressione, espressione austera e scarna che egli mormoro ancora sotto i colpi del pugnale ugonotto a Aubenas, all'ora di morire: " Resisti, carne, resisti ". Compagno del Padre nel suo ultimo ministero laggiu, e arrestato con lui, il Fratello avrebbe potuto salvarsi la vita molto facilmente; egli invece colse con risoluzione l'occasione del martirio, dicendo che avrebbe pensato di peccare mancandola. Alludendo alle discussioni dogmatiche che egli aveva ascoltato sostenere dal Padre contro gli accaniti ministri protestanti, di cui l'Eucaristia era stato il tema fondamentale, il Fratello Guglielmo esclamo: "Non vi lascero, caro Padre, moriro invece con voi per la verita di cio che voi avete sostenuto".

A. Noché, S.J .

da: IN CRISTO GESu, Profili spirituali - Milano 1974


Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P.Jacques Sales 7.2.1593 6.6.1926 19.1
P.Guillaume Saultemouche 7.2.1593 6.6.1926 19.1

Martiri del Brasile

I beati martiri della Compagnia di Gesu, di cui si fa memoria il 19 gennaio, furono uccisi per la professione della fede cattolica dopo la divisione della cristianita, avvenuta nel XVI secolo. Tra questi figurano Inácio de Azevedo e trentanove compagni che perirono tra il 15 e il 16 luglio 1570 nel viaggio marittimo verso il Brasile. Nel 1854 furono dichiarati beati da Pio IX.

Nome dei Beati giorno della morte giorno della Beatificazione giorno della celebrazione
C. Ina'cio de Azevedo 15.7.1570 11.5.1854 19.1
P.Diogo de Andrade 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C.Francisco A'lvares 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Manuel A'lvares 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C.Alonso de Baena 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Marcos Caldeira 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Bento de Castro 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Antonio Correia 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Lui's Correia 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Aleixo Delgado 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Nicolau Dinis 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Gregorio Escrivano 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Anto'nio Fernandes 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Domingos Fernandes 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Joao Fernandes I 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Joao Fernandes II 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Manuel Fernandes 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C.Gaspar Alvares 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Pedro de Fontoura 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Andre' Goncalves 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Goncalo Henriques 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Simao Lopes 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Francisco de Magalhaes 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Juan de Mayorga 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. A'lvaro Mendes 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Pedro Nunes 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Manuel Pacheco 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Francisco Perez Godoy 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Diogo Pires 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Bra's Ribeiro 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Manuel Rodrigues 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Femando Sa'nchez 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Juan de San Marti'n 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Anto'nio Soares 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Amaro Vaz 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Juan de Zafra 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Esteban Zuraire 15.7.1570 11.5.1854 19.1
S. Lui's Rodrigues 15.7.1570 11.5.1854 19.1
C. Simao da Costa 15.7.1570 11.5.1854 19.1
Cand. Ioao "Andauctus" 15.7.1570 11.5.1854 19.1



Martiri della Rivoluzione Francese

I beati martiri della Compagnia di Gesu, di cui si fa memoria il 19 gennaio, furono uccisi per la professione della fede cattolica dopo la divisione della cristianita, avvenuta nel XVI secolo. Tra questi figurano Jacques-Jules Bonnaud e ventidue compagni che nella Rivoluzione Francese vennero martizzati (tra il 2 e il 5 settembre 1792) perché rimasti fedeli alla professione della fede cattolica. Nel 1926 furono proclamati beati da Pio XI.

Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P.Jacques-Jules Bonnaud 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Francois Balmain 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Charles-Je're'mie Be'rauld du Perou 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Claude Cayx-Dumas 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Jean Charton de Millou 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Guillaume Delfaud 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Jacques Friteyre-Durve' 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Claude-Francois Gagnieres des Granges 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Claude-Antoine-Raoul Laporte 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Mathurin-Nicolas de La Ville-Crohain 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Charles-Francois Le Gue' 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Vincent-Joseph Le Rousseau 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Louis Thomas-Bonnotte 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Francois Vareilhe-Duteil 2.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Re'ne'-Marie Andrieux 3.9.1792 17.10.1926 19.1
P. J.-Francois-M. Benoit-Vourlat 3.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Pierre Gue'rin du Rocher 3.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Robert-Francois Guerin du Rocher 3.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Eloi Herque du Roule 3.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Jean-Antoine Seconds 3.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Nicolas-Marie Verron 3.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Fran;oIs-Hyacmthe Le Liv 4.9.1792 17.10.1926 19.1
P. Alexandre-Ch.-Marie Lanfant 5.9.1792 17.10.1926 19.1


Martiri di Salsette




P.Rodolfo Acquaviva

Figlio del duca di Atri, nato il 2 ottobre 1550 negli Abruzzi, Italia.
Quando suo zio, Claudio Acquaviva entra nella Compagnia di Gesu nel 1567, Rodolfo ottiene il suo posto presso la corte del Papa Pio V. Rodolfo, pero, vuole seguire Claudio nella Compagnia, e dopo due mesi d'insistenza, riesce a convincere il padre a dare il suo consenso.
Il 2 aprile 1568, Rodolfo entra nel noviziato di S. Andrea. Studia lettere a Macerata, filosofia e teologia a Roma. Terminata la formazione, e accettato per le missioni in India, e viene ordinato sacerdote a Lisbona nel 1578. Parte subito per l'India, e arriva a Goa nello stesso anno. Comincia ad insegnare al collegio di s.Paolo a Goa, poi nel febbraio del 1580 parte con un altro gesuita per Fatehpur, la corte del gran mogol, Akbar, che si era interessato al Cristianesimo.
Rendendosi conto dell'impossibilita di convertire l'imperatore, i gesuiti ritornano a Goa nel 1583, dove P. Rodolfo e fatto superiore delle missioni sulla penisola di Salsette. Sbarca su questa penisola in Luglio, e comincia subito una visita delle missioni fino a Cuncolim, con P. Pietro Berno e altri tre gesuiti. Appena arrivati a questo villaggio, il 25 luglio, sono avvisati da un capo tribu di non entrare poiché il paese era in subbuglio a causa di liti interne. Mentre aspettano che si calmino le acque, fuori dal villaggio, vengono assaliti da guerrieri indu e trucidati. Nel 1893 e dichiarato beato da Leone XIII

P.Pietro Berno

Nato a Ascona, sulle rive del Lago Maggiore (Svizzera), comincio gli studi per il sacerdozio nella sua diocesi, per poi trasferirsi al Collegio Germanico (Roma).
Poco prima dell'ordinazione decise di entrare nella Compagnia di Gesu ed inizia il noviziato a Roma (S. Andrea al Quirinale) il 12 luglio 1577. Quattro mesi dopo venne assegnato alle missioni nelle Indie.
Per completare il noviziato venne trasferito a Lisbona da dove riparti il 4 aprile 1579 per arrivare l'8 ottobre a Goa (India). Qui riceve l'ordinazione sacerdotale l'anno dopo. Venne poi mandato alla missione di Margao nella penisola di Salsette.
Nel luglio 1583, P. Rodolfo Acquaviva, il nuovo superiore della missione, visito la penisola per incontrare i gesuiti e i nuovi convertiti con Pietro ed altri gesuiti. Raggiunsero il villaggio di Cuncolim il 25 luglio, dove vennero ritenuti avversari delle usanze e credenze locali (a causa della loro attivita missionaria), ed amici degli odiati Portoghesi, vennero dunque intrappolati ed uccisi. P. Berno fu dichiarato beato da Leone XIII nel 1893.


Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P. Rodolfo Acquaviva 25.7.1583 30.4.1893 4.2
C. Francisco Aranha 25.7.1583 30.4.1893 4.2
P. Pietro Berno 25.7.1583 30.4.1893 4.2
P. Antonio Francisco 25.7.1583 30.4.1893 4.2
P. Alonso Pacheco 25.7.1583 30.4.1893 4.2


Martiri del Giappone




Il 4 febbraio si celebra la memoria di una schiera di martiri della Compagnia di Gesu, uccisi per la professione della fede in terra di missione. Tra di essi si annoverano i Beati Francisco Pacheco (martirizzato il 20 giugno 1626), Carlo Spinola (martirizzato 10 settembre 1622) ed altri trentun compagni che hanno dato la vita in Giappone tra il 1617 e il 1632. Furono ascritti tra i beati da Pio IX nel 1867.

Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P. Francisco Pacheco 20.6.1626 7.7.1867 4.2
P. Carlo Spinola 10.9.1622 7.7.1867 4.2
P. Joao Baptista Maciado 22.5.1617 7.7.1867 4.2
C. Leonardus Kimura 18.11.1619 7.7.1867 4.2
C. Ambrosio Fernandes 7.1.1620 7.7.1867 4.2
P. Augustinus Ota 10.8.1622 7.7.1867 4.2
S. Thomas Akaboshi 10.9.1622 7.7.1867 4.2
S. Ludovicus Kawara 10.9.1622 7.7.1867 4.2
S. Gundisalvus Fusai 10.9.1622 7.7.1867 4.2
P. Sebastianus Kimura 10.9.1622 7.7.1867 4.2
S. Ioannes Kingocu 10.9.1622 7.7.1867 4.2
S. Antonius Kyûni 10.9.1622 7.7.1867 4.2
S. Petrus Sampo 10.9.1622 10.9.1622 4.2
S. Michael Saitô 10.9.1622 7.7.1867 4.2
P. Camillo Costanzo 15.9.1622 7.7.1867 4.2
C. Dionysius Fugiscima 1.11.1622 7.7.1867 4.2
P. Pietro Paolo Navarro 1.11.1622 7.7.1867 4.2
C. Petrus Onizzuca Sandaju 1.11.1622 7.7.1867 4.2
P. Girolamo De Angelis 4.12.1623 7.7.1867 4.2
C. Simon Yempo 4.12.1623 7.7.1867 4.2
P. Diogo Carvalho 22.2.1624 7.7.1867 4.2
P. Miguel Carvalho 25.8.1624 7.7.1867 4.2
C. Vincentius Caun 20.6.1626 7.7.1867 4.2
P. Baltasar De Torres 20.6.1626 7.7.1867 4.2
C. Ioannes Kinsaco 20.6.1626 7.7.1867 4.2
C.Petrus Rinscei 20.6.1626 7.7.1867 4.2
C. Caspar Sadarnatzu 20.6.1626 7.7.1867 4.2
C. Michael Tozo' 20.6.1626 7.7.1867 4.2
C. Paulus Xinsuki 20.6.1626 7.7.1867 4.2
P. Giambattista Zola 20.6.1626 7.7.1867 4.2
P. Thomas Tzuji 7.9.1627 7.7.1867 4.2
C. Michael Nacascima 25.12.1628 7.7.1867 4.2
P. Antonius Ixida 3.9.1632 7.7.1867 4.2

Martire del Madagascar

P. Jacques Berthieu, M. 8.6.1896 17.10.1965 4.2

P. Jacques Berthieu, M.

Martiri dell'Inghilterra e del Galles

Si celebrano in questa memoria sedici beati della Compagnia di Gesu, che subirono il martirio nell'Inghilterra e nel Galles, per la professione della fede cattolica, tra il 1573 e il 1679. Sono stati dichiarati beati alcuni nel 1886 e altri nel 1929. Con loro sono stati dichiarati santi altri dieci Gesuiti, martirizzati sempre in Inghilterra e Galles, nei secoli XVI e XVII.


P. Thomas Woodhouse
e compagni

Nome dei Beati Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P. Thomas Woodhouse 19.6.1573 29.12.1886 1.12
P. John Nelson 3.2.1578 29.12.1886 1.12
P. Thomas Cottam 30.51582 29.12.1886 1.12
P. John Cornelius 4.7.1594 15.12.1929 1.12
P. Francis Page 20.4.1602 15.12.1929 1.12
C. Ralph Ashley 7.4.1606 15.12.1929 1.12
P. Edward Oldcorne 7.4.1606 15.12.1929 1.12
P. Thomas Holland 12.12.1642 15.12.1929 1.12
P. Ralph Corby (vere Corbington) 7.9.1644 15.12.1929 1.12
P. Peter Wright
19.5.1651 15.12.1929 1.12
P. William Ireland
(vere Iremonger)
24.1.1679 15.12.1929 1.12
P. John Fenwick
(vere Caldwell)
20.6.1679 15.12.1929 1.12
P. John Gavan 20.6.1679 15.12.1929 1.12
P. William Harcourt
(vere Barrow)
20.6.1679 15.12.1929 1.12
P. Thomas Whitbread 20.6.1679 15.12.1929 1.12
P. Anthony Turner 30.6.1679 15.12.1929 1.12


Beatificati recentemente

Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P.Roger Filcock 27.2.1601 22.11.1987 1.12
P.Robert Middleton 3.4.1601 22.11.1987 1.12

Martire delle Isole Marianne


P.Diego de San Vitores

Si celebrano in questa memoria sedici beati della Compagnia di Gesu, che subirono il martirio nell'Inghilterra e nel Galles, per la professione della fede cattolica, tra il 1573 e il 1679. Sono stati dichiarati beati alcuni nel 1886 e altri nel 1929. Con loro sono stati dichiarati santi altri dieci Gesuiti, martirizzati sempre in Inghilterra e Galles, nei secoli XVI e XVII.


Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P. Diego de San Vitores 2.4.1672 6.10.1985 6.10


Martire Messicano

P.Miguel Agostino Pro

Miguel Agustin Pro nacque a Guadalupe (Zecatecas, Messico) nel 1891 in una famiglia profondamente cristiana. Entrato nella Compagnia di Gesu nel 1911, si preparo al sacerdozio con gli studi in Messico, Nicaragua, Spagna e Belgio. Fu ordinato sacerdote il 30 agosto 1925.
Benché di salute cagionevole, specialmente durante gli studi di teologia soffri frequenti e forti dolori, conservo sempre uno spirito allegro e di buon umore.
Rientrato in Messico nel luglio 1926, poco prima che entrasse in vigore un decreto di persecuzione, P. Pro si consacro con grande fervore e dedizione straordinaria all'esercizio del suo ministero sacerdotale.
Accusato ingiustamente, ma soprattutto perché era sacerdote, fu arrestato e, senza nessun processo, fu fucilato il 23 novembre 1927 nella citta di Messico.


Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P.Miguel Agustin Pro 23.11.1927 25.9.1988 23.11

Martire Irlandese


P.Domenico Collins

Si ritiene che Domenico Collins nacque intorno all'anno 1566 nella citta di Youghal, nella regione di Cork in Irlanda. Di la, quando era piu o meno ventenne, si trasferi in Francia. Ivi abbraccio la carriera militare, e compi progressi tali da essere promosso in breve tempo capitano. Nell'anno 1598 prese la decisione di seguire una vita radicalmente diversa. Mentre si trovava in Spagna, entro con disponibilita nel noviziato della Compagnia di Gesu a Santiago di Compostella, dove pronuncio poi i voti perpetui come Fratello. Nel 1601 ritorno nella sua Irlanda. Venne arrestato il 17 giugno 1602 dagli Inglesi, che cercarono invano di fargli rinnegare la fede cattolica. Per questo fu condannato a morte e sali sul patibolo nella sua citta natale il 31 ottobre 1602. e stato beatificato da Giovanni Paolo II il 27 settembre 1992, insieme ad altri sedici martiri irlandesi.


Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
C.Dominic Collins ? 1566 27.9.1992 30.10

Martiri della Rochelle

I beati martiri della Compagnia di Gesu, di cui si fa memoria il 19 gennaio, furono uccisi per la professione della fede cattolica dopo la divisione della cristianita, avvenuta nel XVI secolo. Tra questi figurano Joseph Imbert e Jean Nicolas Cordier. Nel 1926 furono beatificati da Pio XI.
Nome dei Beati
Giorno della morte Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P. Joseph Imbert 18.8.1952 16.10.1994 18.8
P.Jean Nicolas Cordier M . -------- 1.10.1995 19.1


Martiri di Spagna

Nome dei Beati
Giorno della Beatificazione Giorno della celebrazione
P. Tomas Sitjar Fortia' 19.8.1936 11.3.2001
P. Costantino Carbonel Sempere 23.8.1936 11.3.2001
Fr. Gelabert Amer 23.8.1936 11.3.2001
Fr. Grimaltos Monllor 23.8.1936 11.3.2001
P. Pablo Bori Puig 29.91936 11.3.001
Fr. Vicente Sales Genove's 29.9.1936 11.3.2001
Fr. Jose Tarrats Comaposada 28.9.1936 11.3.2001
P. Dario Hernandez Morato 29.9.1936 11.3.2001
P. Narciso Baste' Baste' 15.10.1936 11.3.2001
P. Alfredo Simo'n Colomina 29.11.1936 11.3.2001
P. Juan Bautista Ferreres Boluda 29.12.1936 11.3.2001






Sant' Ignazio di Loyola

Martirologio della Compagnia di Gesu'


1.Vittime dellÂ’odio xenofobo e razziale
Assassinati durante la rivoluzione
Boxers (Cina)

Beato P. Modeste Andlauer (1847-1900)
19-6-1900: Ouy

Beato P. Remi Isore' (1852-1900)
19-6-1900: Ouy

Beato P. Paul Denn (1847-1901)
20-7-1901: Tchou-Kia-Ho

Beato P. Le'on Ignace Mangin (1857-1901)
20-7-1901: Tchou-Kia-Ho

In Armenia

P. Pierre Aghadjanian (1875-1916)
6-9-1916

Fr. Jean Balian (1867-1915)
?-?-1915

2.
Vittime di persecuzioni Antireligiose

Beato P. Miguel Agusti'n Pro (1891-1927)
23-11-1927

Con causa di beatificazione in corso

P. Tomas Esteban (1879-1933?)
? ? 1933?: Cina

P. Ismael Avito Gutierrez Lucio (1895-1932)
18-5-1932: Cina

P. Dositeo Lo'pez Pardo (1899-1934)
?-11-1934 : Cina

P. Joseph Sontag (1899-1938)
8-4-1938 : Cina

S.Andre's Fong (1908-1942)
25-1-1942: Cina

P. Joseph He (?- 1941?)
22-11-1941?: Cina

P. Chretien Homo (1910-1946?)
?-?-1946?: Cina

P. Ricardo Ponsol (1879-1940)
18- 10-1940: Cina

P. Jose Maria Alegre Jime'nez ( 1865-1936)
10-11-1936: Madrid

P. Bartolomeo Arbona Estades (1862-1936)
29-11- 1936: Barcelona

Fr. Juan Bautista Arconada Pe'rez (1890-
1934) 7-10-1934 : Oviedo

P. Ramo'n Artigues Sirvent (1902-1936)
20-7-1936 : Lerida

P. Francisco Audi' Cid (1872-1936)
3-11-1936: Tortosa

P. Jesu's Ballesta Tejero (1903-1936)
8-8-1936: Madrid

P. Narciso Baste' Baste' (1866-1936)
15-10-1936: Valencia

P. Luis Boguna Porta (1893-1936)
14-8-1936: Gerona

P. Pablo Bori Puig (1864-1936)
29-9-1936: Valencia

P. Constantino Carbonell Sempere
(1866-1936) 23-8-1936: Gandia

P. Andre's Carrio' Bertra'n (1876-1936)
26-8-1936: Alicante

P. Manuel De La Cerda y De Las Barcenas
(1900-1936) 4-12-1936: Madrid

P. Olegario Corral Garci'a (1871-1936)
28-12-1936: Santander

P. Fe'lix Cots Oliveras (1895-1936)
21-7-1936: Barcelona

Fr. Jose' Ignacio Elduayen Larranaga
(1884-1936) 7-8-1936: Madrid

P. Juan Bautista Ferreres Boluda (1861-1936)
29-12-1936: Valencia

Fr. Pedro Gelabert Amer (1887-1936)
23-3-1936: Gandia

P. Juan Go'mez Helli'n (1899-1936)
2-10-1936: Madrid

P. Manuel Gonza'lez Herna'ndez (1889-1936)
8-9-1936: Ciudad Real

Fr. Ramo'n Grimaltos Monllor (1861-1936)
23-8-1936: Gandia

P. Dari'o Herna'ndez Morato (1880-1936)
29-9-1936: Valencia

Fr. Domingo Ibarlucea Iregui (1906-1936)
8-9-1936: Ciudad Real

Fr. Felipe Iriondo Amundara'in (1869-1936)
21-7-1936: Barcelona

Fr. Lorenzo Isla Sanz (1865-1936)
25-7-1936: Tarragona

P. Manuel Luque Fontanilla (1856-1936)
29-8-1936: Almeri'a

Fr. Jose' Llatje Blanc (1893-1936)
5-9-1936: Tortosa

Fr. Constantino March Batlles (1877-1937)
16-3-1937: Barcelona

P. Emilio Marti'nez Marti'nez (1893-1934)
7-10-1934: Oviedo

P. Braulio Marti'nez Simo'n (1852-1936)
25-7-1936: Tarragona

P. Marcial Mayorga Paredes (1902-1936)
15-10-1936: Santander

P. Miguel Mendoza Reig (1889-1936)
1-9-1936: Barcelona

P. Jose' Munoz Albiol (1904-1936)
15-10-1936: Barcelona

P. Jaime Noguera Baro' (1901-1937)
14-2-1937: Barcelona

P. Alfonso Paya'n Pe'rez (1877-1936)
30-8-1936: Almeri'a

P. Manuel Peypoch Sala (1870-1936)
29-7-1936: Manresa

P. Jose' Roma' Carreres (1895-1936)
21-7-1936: Barcelona

P. Juan Rovira Orlandis (1877-1936)
3-11-1936: Tortosa

Fr. Pascual Ruiz Ramirez (1901-1936)
7-3-1936: Madrid

Fr. Vicente Sales Genove's (1888-1936)
29-9-1936: Valencia

Fr. Jose' Sampol Escalas (1899-1936)
27-8-1936: Barcelona

P. Jose' Sa'nchez Oliva (1891-1936)
9-9-1936: Ciudad Real

Fr. Antonio Sanchiz Marti'nez (1906-1936)
9-9-1936: Ciudad Real

P. Marti'n Santaella Gutie'rrez (1873-1936)
26-8-1936: Almeno

P. Alfredo Simo'n Colomina (1877-1936)
29-11-1936: Valencia

P. Toma's Sitjar Forti'a (1866-1936)
19-8-1936: Gandia

Fr. Jose' Tarrats Comaposada (1876-1936)
28-9-1936: Valencia

P. Francisco Javier Tena Colom (1863-1936)
26-8-1936: Barcelona

P. Ricardo Tena Montero De Espinosa (1877-
1936) 8-9-1936: Azuaga

P. Joaquin Mari'a Valenti' De Marti' (1884-
1936) 14-8-1936: Gerona

P. Ignacio de Velasco Nieto (1890-1936)
24-9-1936: Madrid

P. Jose' Verge's De Trias (1898-1936)
14-8-1936: Gerona

P. Demetrio Zurbitu Recalde (1886-1936) 20-
10-1936: Barcelona

Senza causa di beatificazione in corso

Fr. Catarino Abril Mari'n (1881-1936)
23-8-1936: Valencia

P. Ismael Accensi Cid (1894-1936)
3-8-1936: Tortosa

Fr. Diego Aguilera (1912-1938)
29-3-1938: Cordoba

Fr. Juan Bautista Andrada Salvador (1898-
1936) 25-10-1936: Valencia

P. Jose' del Arco (1889-1936)
27-12-1936: Santander

Fr. Jose Manuel Airin Dorronsoro (1887-
1936) 26-11-1936: Madrid

P. Angel Arminana Silvestre (1902-1936)
3-10-1936: Alicante

P. Leopoldo Barba Caballero (1870-1936)
18-9-1936: Malaga

P. Juan P. Beamonte Garcia (1895-1936)
7-8-1936: Valencia

P. Manuel Berdu'n (1879-1937)
15-3-1937: Barcelona

P. Paulino Bertra'n Sempere (1874-1936)
10-8-1936: Manresa

Fr. Toma's Boix Alminana (1866-1936)
24-8-1936: Barcelona

P. Baldomero Bonilla Ferna'ndez (1865-1936)
13-10-1936: Murcia

P. Ignacio Casanovas Camprubi' (1865-1936)
21-8-1936: Barcelona

Fr. Ramo'n Codina Alier (1869-1936)
25-7-1936: Barcelona

Fr. Jose' Conti Sala (1865-1936)
9-8-1930: Valencia

Fr. Manuel Darder Palahi (1862-1936)
15-10-1936: Valencia

Fr. Agusti'n Di'az y Zapata (1869-1936)
27-7-1936: Toledo

Fr. Jose' Fabregat Verdu' (1893-1936)
3-9-1936: Valencia

P. Agusti'n Ferna'ndez Herna'ndez (1904-
1936) 14-8-1936: Gijo'n

P. Manuel Ferna'ndez Di'az-Masa (1904-
1936) 30-11-1936: Madrid

P. Jose' F. Ferragut Sbert (1889-1936)
21-9-1936: Barcelona

Fr. Vicente Fonfri'a Geri (1891-1936)
29-30-1936: Valencia

Fr. Toma's Frasno Penarrocha (1866-1936)
29-7-1936: Barcelona

P. Narciso Fuentes Ruiz-Delgado (1875-
1936) 12-8-1936: Valencia

Fr. Jose' Gabarro'n Pe'rez (1868-1936)
13-10-1936: Malaga

Fr. Jose' Garcia' Molina (1911-1936)
14-8-1936: Malaga

P. Zacari'as Garcia Villada (1879-1936)
1-10-1936: Madrid

P. Nemesio Gonzalez Alonso (1866-1936)
14-8-1936: Gijon

P. Luis Gordillo Di'az- (1898-1936)
23-7-1936: Ma'laga

P. Vicente Guimera' Roca (1869-1936)
30-9-1936: Valencia

P. Joaqui'n Herna'ndez Lo'pez (1881-1936)
7-8-1936: Madrid

Fr. Antonio Jime'nez Bla'zquez (1885-1936)
13-10-1936: Malaga

P. Jose' Juan Marti'nez (1867-1936)
26-9-1936: Valencia

P. Marti'n Juste Garci'a (1863-1936)
27-7-1936: Toledo

P. Florentino Laria Sampedro (1866-1936)
5-11-1936: Madrid

P. Manuel de Larragan Alfaro (1884-1936)
15-10-1936: Madrid

P. Manuel Manes Bosch (1887-1936)
25-7-1936: Barcelona

P. Juan Marti'nez Garci'a (1902-1936)
19-9-1936: Madrid

P. Jesu's Marti'nez Herna'ndez (1903-1936)
7-11-1936: Madrid

P. Valentino Mayordomo Gonzlalez (1878-
1937) 18-3-1937: Santander

Fr. Jose Mendizabal Tolosa (1881-1937)
18-5-1937: Santander

Fr. Angel Mercader Valero (1889-1936)
14-8-1936:Valencia

P. Pedro Miro' De Mesa (1901-1936)
20-11-1936: Barcelona

P. Ramo'n Molina (1904-1938)
19-3-1938: Andorra

Fr. Carlos Moncho Montaner (1868-1936)
3-9-1936: Tortosa

P. Jesu's Montero Carrion (1887-1936)
10-8-1936: Madrid

P. lnocencio Munoz Aguilera (1895-1936)
14-8-1936: Malaga

Fr. Joaquin Noguera Marti'nez (1873-1936)
22-8-1936: Madrid

S. Jose' Oortiz Calvo (1911-1936)
8-11-1936: Madrid

P. Jose Palacio Molina (1865-1936)
19-8-1936: Alcalahi

Fr. Fe'lix Palacios (1877-1936)
27-7-1936: Toledo

P. Miguel Pardo De Donlebun (1881-1936)
9-8-1936: Barcelona

P. Luis Perera Canogia (1865-1936)
4-10-1936: Valencia

P. Jose' Pedromingo Cotayna (1904-1936)
6-12-1936: Guadalajara

Fr. Jose' Rallo Pascual (1863-1936)
24-8-1936: Barcelona

P. Jose' Rodriguez De La Torre (1877-1936)
5-10-1936: Malaga

S. Gregorio Ruiz Rodri'guez (1911-1936)
5-9-1936: Santander

P. Jose' Ruiz Coyo (1897-1936)
5-9-1936: Santander

P. Jose' Ruiz Pimentel (1887-1936)
15-10-1936: Malaga

S. Nicola's Serrano Fernandez (1910-1936)
5-9-1936: Santander

Fr. Jose' Serres Borra's (1890-1936)
17-9-1936: Barcelona

Fr. Jose' Simon Cascales (1873-1936)
14-8-1936: Valencia

P. Pedro Trullas Claramunt (1867-1936)
25-7-1936: Barcelona

Fr. Jose' Maria Valiente Trigueros (1894-
1936) 8-11-1936:Madrid

P. Ramo'n Vendrell Vives (1865-1936)
7-8-1936: Tarragona

Fr. Ignacio Vila March (1858-1936)
26-9-1936: Barcelona

P. Jose' Maria Vives Castellet (1882-1936)
3-10-1936: Tarragona

Fr. Francisco Vives Masses (1898-1936)
15-9-1936: Barcelona

P. Jose' Antonio Ya'nez Gonza'lez (1870-1936)
14-8-1936: Gijon

P. Gerhard Aben (1901-1945)
1-11-1945: Indonesia

P. Gerhard Minderop (1885-1945)
1-11-1945: Indonesia

P. Johannes Schouten (1894-1945)
1-11-1945: Indonesia

P. Joseph Versteegh (1898-1945)
1-11-1945: Indonesia

P. Ludwig Weve (1888-1945)
1-11-1945: Indonesia

S. Norbertus Dirdjawewita (1915-1945)
1-11-1945: Indonesia

S. Willibrordus Mooi-Wilten (1915-1945)
1-11-1945: Indonesia

Fr. Dominicus Widijasoepadma (1914-1945)
1-11-1945: Indonesia

S. Herman Bouwens (1920-1948) 20-12-1948
1-11-1945: Indonesia

3.
Vittime del Nazismo e suoi elleati

P. Alfred Delp (1907-1945)
2-2-1945

P. Alois Grimm (1886-1944)
11-9-1944

P. Johann Schwingshackl (1887-1945)
28-2-1945

P. Johann Steinmayr (1890-1944)
18-9-1944: Brandeburg

S. Robert Albrecht (1907-1942)
17-9-1942

S. Antonin Malimanek (1916-1945)
13-3-1945

P. Frantisek Ulk (1904-1945)
10-3-1945

S. Thomas Munk (1924-1945)
23-4-1945

P. Alojzij Zuzek (1865-1941)
15-5-1941

P. Victor Dillard (1897-1945)
12-1-1945

P. Yves de Montcheuil (1900-1944)
11-8-1941

P. Robert Regout (1896-1942)
28-12-1942: Dachau

P. Henrik Zwaans (1898-1942)
27-7-1942: Dachau

Fr. Feliks Bajak (1874-1944)
2-8-1944

P. Stanislaw Bednarski (1896-1942)
16-7-1942: Dachau

Fr. Antoni Bieganski (1900-1944)
2-8-1944

P. Antoni Bielen (1880-1939)
?-?-1939

P. Blazej Blajer (1885-1939)
?-11-1939

Fr. Jan Binkowski (1867-1941)
22-1-1941: Dachau

Fr. Klemens Bobritzki (1911-1944)
2 -8-1944

P. Bronislaw Franciszek Bojulka (1895-1939)
?-?-1939

S. Franiszek Bok (1882-1939)
20-10-1939

S. Jan Borysiak (1914-1939)
?-11-1939

P. Jan Brodowski (1910-1939)
?-11-1939

S. Stanislaw Bukowy (1910-1942)
22-12-1942: Dachau

Fr. Jo'zef Cag (1912-1945)
13-5-3945: Grossrosen

P. Jo'zef Cyrek (1904-1940)
2-9-1940: Auschwitz

P. Jo'zef Czudek (1883-1941)
16-2-1941: Dachau

S. Julian Czyzycki (1911-1942)
5-12-1942: Dachau

P. Kazimierz Dembowski (1912-1942)
10-8-1942: Dachau

P. Stanislaw Felczak (1906-1942)
9-5-1942: Dachau

Fr. Jo'zef Fus (1906-1944)
2-8-1944

S. Bronislaw Gladysz (1913-1942)
6-3-1942: Dachau

Fr. Adam Glaudam (1863-1944)
2-8-1944

P. Czeslaw Clowa (1909-1939)
?-11-1939

P. Jo'zef Colebiowski (1883-1939)
6-10-1939

P. Zbigniew Grobowski (1916-1944)
2-8-1944

P. Blazej Jablonski (1871-1942)
11-12-1942

P. Franciszeck Kaluza (1877-1941)
19-1-1941: Dachau

Fr. Stanislaw Komar (1882-1942)
15-7-1942: Dachau

P. Jo'zef Konewecki (1893-1939)
?-11-1939

P. Edward Jan Kosibowicz (1895-1944)
2-8-1944

P. Julian Letowski (1907-1941)
4-3-1941 : Auschwitz

P. Herman Libinski (1867-1944)
2-8-1944

Fr. Piotr Ludwikowski (1905-1939)
20-10-1939

P. Jan Madalinski (1911-1944)
2-8-1944

P. Michal Malinowski (1887-1942)
13-8-1942: Dachau

P. Marian Jo'zef Wojciech Morawski (1881-
1940) ?-?-1940: Auschwitz

P. Henryk Mroczka (1901-1944)
17-8-1944

S. Jerzy Stanislaw Musial (1919-1945)
9-3- 1945: Dachau

P. Antoni Niemancewicz (1893-1943)
?-?-1943: Berlin

Fr. Bernard Nierowisz (1888-1942)
3-8-1942: Auschwitz

Fr. Stanislaw Orzechowski (1904-1944)
2-8-1944

P. Jan Pawelski (1868-1944)
2-8-1944

P. Stanislaw Podolenski (1887-1945)
13-1-1945: Dachau

P. Roman Przystas (1908-1942)
29-9-1942: Dachau

Fr. Wladyslaw Racinski (1914-1941)
?-12-1941: Mauthausen

P. Edmund Roszac (1900-1943)
15-7-1943

P. Czeslaw Sejbuk (1906-1943)
20-4-1943 : Dachau

S. Stanislaw Sewillo (1917-1943)
22-3-1943: Dachau

P. Stanislaw Sowa (1886-1944)
13-4-1944

P.Karol Sudy (1908-1939)
?-11-1939

Fr. Czeslaw Swiecicki (1912-1944)
2-8-1944

S. Stefan Szakola (1912-1942)
15-7-1942: Dachau

P. Boleslaw Szopinski (1880-1941)
18-1-1941: Dachau

P. Adam Sztark (1907-1942)
28-12-1942

S. Wladyslaw Antoni Szulc (1910-1941)
27-2-1941: Dachau

P. Franciszek Szymanyak (1916- 1944)
1-8-1944

Fr. Stanislaw Tomasdeski (1919-1944)
2-8-1944

Fr. Henryk Trela (1889-1942)
24-7-1942: Muthausen

S. Leon Wasckielis (1909-1942)
?-?-1942: Dachau

Fr. Wojciech Watrobski (1917-1939)
?-11-1939

P. Gabriel Weglinski (1906-1940)
?-?-1940: Mathausen

P. Wladyslaw Wiacek (1910-1944)
2-8-1944

S. Bronislaw Wielgosz (1916-1942)
29-4-1942: Dachau

P. Henryk Wilczynski (1915-1944)
2-8-1944

Fr. Julian Wojkowski (1863-1939)
?-11-1939

P. Mieczylaw Wroblewski (1912-1944)
2-8-1944

P. Edmund Leopold Zabek (1902-1939)
?-11-1939

Fr.Jan Zajak (1911-1945)
12-2-1945: Dachau

Fr. Eugeniusz Zelezniak (1900-1942)
3-3-1942: Dachau

P. Antoni Zwiatopelk -Mirski (1907-1942)
24-12-1942

P. Prosper Bernard (1902-1943)
18-3-1943: Canada

P. Alphonse Dube' (1891-1943)
18-3-1943: Canada

P. Armand Lalonde (1904-1943)
18-3-1943: Canada

4.
Deceduti nei campi di concentramento

In Indodnesia

S. Constantinus Teurlings (1915-1943)
23-2-1943

P. Theodorus Teppema (1899-1944)
31-1-1944

P. Hermanus Caminada (1902-1944)
19-4-1944

P. Jonnnes van Rijckeworsel (1876-1944)
21-4-1944

P.Mauritius Timmers (1857-1944)
20-5-1944

P. Franciscus Strater (1882-1944)
15-6-1944

P. Theodorus Cocx (1887-1944)
17-6-1944

P. Antonius van Hoof (1879-1944)
22-9-1944

P. Hermanus Jansen (1877-1944)
10-10-1944

P. Joannes Sevink (1875-1944)
24-12-1944

P. Joannes Berndsen (1884-1945)
31-1-1945

P. Franciscus Oosthout (1875-1945)
16-5-1945

P. Josephus Wubbe (1886-1945)
1-8-1945

in Micronesia

P. Miguel Timoner y Guadera (1892-1944)
?-11-1944

P. Luis Blanco y Suare'z (1896-1945)
15-1-1945

P. Marino De La Hoz (1886-1945)
15-1-1945

Fr. Emilio Del Villar y Bla'zquez (1893-1945)
15-1-1945

P. Bemardo de la Espriella y Mosquera
(1890-1945)

P. Eli'as Ferna'ndez Gonza'lez (1880)

Fr. Francisco Herna'ndez y Escudero (1887

5.
Vittime di regimi comunisti post - Seconda Guerra Mondiale

P. Daniel Dajani (1906-1946)
4-3-1946: Albania


P. Giovanni Fausti (1899-1946)
4-3-1946: Albania

Fr. Gjon Pantaljia (1887-1947)
31-10-1947: Albania


P. Anton Luli: A.d.P .

P. Anton Luli, gesuita albanese (1910-1998):
Anton Luli, gesuita, nacque in Albania nel 1910. Fu rettore del collegio e del seminario della Compagnia di Gesu' a Scutari. Durante il regime comunista, subi' la prigionia per 17 anni, cui seguirono 11 anni di lavori forzati, e l'impedimento a svolgere il ministero sacerdotale. Rilasciato nel 1989, si spense a Roma il 9 marzo 1998.
In occasione dell'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per l'Europa, apertosi il 28 novembre 1991, rese questa testimonianza nell'aula sinodale:
"Ho conosciuto che cosa e' la liberta' a ottant'anni, quando ho potuto dire la prima Messa in mezzo alla gente. Sono stati anni davvero terribili quelli trascorsi in carcere. La notte di Natale del primo mese mi fecero spogliare e mi appesero con una corda ad una trave in modo che potevo toccare terra solo con la punta dei piedi. Faceva freddo. Sentivo il gelo che saliva lungo il mio corpo: era come una morte lenta. Quando il gelo stava per arrivare al petto, emisi un grido disperato. I miei aguzzini accorsero, mi riempirono di calci e poi mi tirarono giu'. Spesso mi torturavano con la corrente elettrica, mi mettevano i due poli alle orecchie: era una cosa orribile ed indescrivibile. La mia vita e' un miracolo della grazia di Dio. Benedico il Signore che a me, povero e debole suo ministro, ha dato la grazia di rimanergli fedele in una vita praticamente tutta vissuta in catene. Molti miei confratelli sono morti martiri: a me invece e' toccato di vivere, per testimoniare".

P. Ndoc (Antonio) Saraci (1875-1947)
3-5-1947: Albania

P. Zef Saraci(1884-1954)
16-9-1954: Albania

P. Antoni'n Zgarbik (1913-1965)
22-1-1965: Boemia

S. Izidor Bistrovic (1949-1969)
4-12-1969: Croazia

P. Franjo Bortas (1903-1947)
7-6-1947: Croazia

P. ]osip Müller (1893-1945)
28-11-1945: Croazia

P. Peter Perica (1881-1944)
25-10-1944: Croazia

P. Joze Bric (1907-1945)
21-11-1945: Slovenia

Mons. Lambert Ehrlich (1878-1942)
20-5-1942: Slovenia

P. Martin Meglik (1871-1945)
22-2-1945: Slovenia

P. Benjamin Jakab (19U3-1950)
5-7-1950: Ungheria

P. Ferenc Kajdi (1884-1945?)
?-?-1945: Ungheria

P. Antal Laskay (1909-1945?)
?-?-1945?

P.Jozef Vid (1898-1952)
18-10-1952: Ungheria

P. Benediktas Andruska (1884-1951)
?-?-1941: Lituania

P. Joanncs Peeperkorn (1898-1947?)
?-?-1947: Lituania

P. Jzeps Püdans (1903-1942)
15-6-1942: Lituania

P. Tadeusz Chabrowski (1909-1941 )
9-1-1941: Polonia

P. Alfons Czyzewski (1897-1953)
16-11-1953: Polonia

Fr. Kajetan Go'rski (1879-1942)
?-?-1942: Polonia

P. Antoni Grzybowski (1904-1943)
20-10-1943: Polonia

P. Jan Haniewski (1873-1942)
?-2-1942: Polonia

Fr. Jakub Jagusz (1872-1942)
?-7-1942: Polonia

P. Kazimierz Konopka (1879-1941)
26-6-1941: Polonia

P. Mariusz Skibniewski (1881-1939)
28-9-1939: Polonia

P. Stanislaw Wnek (1859-1944)
27-4-1944: Polonia

P. Waclaw Zaborowski (1904-1958)
14-5-1958: Polonia

P. Cornel Chira (1904-1953)
20-8-1953: Romania

S.Xavier Robert (1912-?)
?-?-?: Cina

P. Beda Chang (Tsang) Cheng-Min (1905-
1951) 11-11-1951: Cina

P. Joseph Hu Shih-Chao (1908-?)
?-?-?: Cina

P. Andres Li Shu-Pei (1913-?)
?-.?-?: Cina

P. Peter T'Ang Kai-Shan (1906-1957)
?-?-1957: Cina

P. Louis Te'teau (1874-1952)
4-5-1952: Cina

P. Antony Wang Che (1912-1953)
17-9-1953: Cina

Fr. Laurentius Chin Lin-Shen (1915-?)
?-?-?: Cina

P. Chrysostomus Chang Szu-Ch'Ien (1910-
1961?)?-?-1961: Cina

P. Petrus Chang Chin-Shan (1903-1967)
?-?-1967?: Cina

P. Stephanus Chou Ju-Yüe (1901-1966?)
?-?-1966?: Cina

P. Aloysius Chu Kuang-Chung (1906-1968)
?- ?-1968: Cina

P. Paulus Cheng Wei-Hsien (1903-1970?)
?- ?-1970?: Cina

P. Francis-Xavier Chu Shu-Teh (1913-1983)
28-12-1983: Cina

P. Josephus Hsü Ching-Fang (1914-?)
?-?-?: Cina

Fr. Laurentius Ts'Ao Chin-Teh (1893-?)
?-?-?: Cina

6.
Vittime dei regimi Didattoriali
P. Luis Espinal Camps (1932-1980)
22-3-1980: Bolivia

P. Joao Bosco Penido Burnier (1917-1976)
12-10-1976: Brasile

Fr. Vicente Canas Costa (1939-1987)
6-4-1987: Brasile

P. Sergio Restrepo Jaramilo (1939-1989)
1-6-1989: Colombia

__
P. Rutilio Grande Garci'a (1928-1977)
12-3-1977: El Salvador

P. lgnacio Ellacuria Beascoechea (1930-1989)
16.11-1989: El Salvador

P. Amando Lo'pez Quintana (1918-1989)
16-11-1989: El Salvador

P. Joaquin Lopez y Lopez (1918-1989)
16-11-1989: El Salvador

P. Ignacio Martin Baro (1942-1989)
16-11-1989: El Salvador

P. Segundo Montes Mozo (1933-1989)
16-11-1989: El Salvador

P. Juan Ramo'n Moreno Pardo (1933-1989)
16-11-1989: El Salvador

P. Carlos Pe'rez Alonso (1936-1981?)
2-3-1981?: Guatemala

P. Bernard Darke (1925-1979)
14-7-1979: Guyana

P. Godofredo Alingal (1922-1981)
13-4-1981: Filippine

Fr. Nicolas De Glos (1911-1976)
23-5-1976: Ciad

Fr. Alfredo Pere'z Lobato (1937-1973)
1-12-1973: Ciad

Fr. John Joseph Conway (1920-1977)
6-1-1977: Zimbabwe

P. Desmond Donovan (1927-1978)
15?-1?-1978?: Zimbabwe

Fr. Bernhard Lisson (1909-1978)
27-6-1978: Zimbabwe

P. Gerhard Pieper (1940-1978)
26-12-1978: Zimbabwe

P. Gregor Richert (1930-1978)
27-6-1978: Zimbabwe

P. Christopher Shepherd-Smith (1943-1977)
6-2-1977: Zimbabwe

P. Martin Thomas (1932-1977)
6-2-1977: Zimbabwe

P. Silvio Alve's Moreira (1941-1985)
30-10-1985: Mozambico

P. Joao de Deus Goncalves Kamtedza
(1930-1985) 30-10-1985: Mozambico

P. Raymond A. Adams (1935-1989)
12-11-1989: Ghana

P. Jean de Boisse'son (1910-1988)
29-5-1988: Madagascar

P. Patrick Gahizi (1946-1994)
7-4-1994: Ruanda

P. Chrysologue Mahame (1927-1994)
7-4-1994: Ruanda

P. Innocent Rutagambwa (1948-1994)
7-4-1994: Ruanda

Mons. Christophe Munzihirwa
Mwene Ngabo (1926-1996)
29-10-1996: Zaire

P. Alban De Jerphanion (1901-1976)
14-3-1976: Libano

P. Louis Dumas (1901-1975)
25-10-1975: Libano

P. Nicolas Kluiters (1940-1985)
14-3-1985: Libano

P. Andre' Masse (1940-1987)
24-9-1987: Libano

S. Richard Michael Fernando (1970-1996)
17-10-1996: Cambogia

P. Thomas Anchanikal (1951-1997)
27-10-1997: India

P. Thomas E. Gafney (1932-1997)
14-12-1997: India

P. Mathew Mannaparambil (1938-1980)
7-3-1980: India

P. Francis Louis Martinsek (1912-1979)
24-2-1979: India

P. Herman Rasschaert (1922-1964)
24-3-1964: India

P. Eugene John Hebert (1923-1990)
15-8-1990: Sri Lanka



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