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Stazione ai Santi Giovanni e Paolo 
 

Venerdì dopo le Ceneri

 

Sul complesso di questo Santuario edificato al Celio, sulla chiesa attuale del XVIII secolo che modifica quella di Pasquale II del 1099 antico titolo di Pammachio sugli edifici romani che stanno sotto e che la tradizione dice di essere la casa dei Martiri eponimi e sullÂ’oratorio del IV sec. unico in Roma venuti alla luce alla fine del 1800, si sono scritti molti volumi. 

 E' qui che oggi mentre si sale a depositare presso le tombe dei Martiri Giovanni e Paolo gli aneliti dell'anima, a loro, fino dall'evo remoto, si unisce la memoria di Crispo, Crispignano e Benedetta anch'essi Martiri di Cristo.

Giovanni e Paolo, uccisi per ordine di Giuliano l'Apostata, dettero la vita per Cristo, dove Pammacchio nobile e generoso di Roma convertì, unitamente al padre Bisanzio quella sua casa in tempio. Egualmente presso la tomba di questi martiri il fondatore dei religiosi passionisti S.Paolo della Croce esalò l'ultimo respiro nell'attiguo convento, dove visse pure S.Vincenzo M. Strambi, religioso e Vescovo passionista.                         

La processione stazionale si svolge, su una parte del santuario pagano, dedicato dalla moglie Agrippina madre di Nerone, allÂ’imperatore Claudio divinizzato.

        

  

 

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