Stazione a Santa Maria in Trastevere

Giovedì della 3a
settimana di Quaresima
Questa basilica sorta sull'area del "titulus Callisti" agli albori del
III secolo, si erge là dove un tempo vi era la Taberna Emeritoria cioè
un ospizio di veterani della flotta ravennate.
In questo luogo - che fu il suo
titolo - Papa Callisto subì il martirio sommerso in un pozzo: a causa da
una sommossa popolare del noto quartiere di Trastevere. L'attuale basilica è quella
costruita da Innocenzo III (1130-1143) che fu molte volte ritoccata e abbellita.
All'interno è possibile ammirare il mosaico dove il Signore siede sul
trono con sua Madre nel trionfo dei Santi e degli Apostoli sorreggendo con la
mano la corona e il monogramma di Cristo. Quest'opera è tra i più noti
capolavori di Pietro Cavallini predecessore di Giotto (1291).
Intorno ai presbiterio, dominato
dal seggio marmoreo, campeggia la scritta "Prima aedes deiparae dicata"
intorno al baldacchino classico eretto dal Vespignani. Sulla destra si
alternano nella cappella del coro del Domenichino opere del Sansovino e di Mino
da Fiesole come quelle di Antonio Gherardi nella cappella del Bernini.
Qui il salmista acceso dai bagliori dell'arte e seminato di vittoria dal sangue
del Martiri oggi pone sulle labbra dell'orante l'invocazione "sii propizio
Signore ai nostri peccati, perché le genti non abbiano a dire dov'è il loro
Dio?".
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