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La Curia Romana  
 

 

 
 
 
 

  2006

FONDAZIONE "POPULORUM PROGRESSIO"  

FINANZIATI ALTRI 215 PROGETTI

 

      La sessione annuale del Consiglio di Amministrazione della Fondazione si è riunita dall'11 al 14 luglio  in Guayaquil (Ecuador), ospitata dall'Ordinario locale, l'Arcivescovo Antonio Arregui, membro del Consiglio stesso, per studiare i progetti ad esso presentati.

       Sono trascorsi ormai quattordici anni da che il S.d.D. Papa Giovanni Paolo II eresse la Fondazione Autonoma "Populorum Progressio", con sede legale nello Stato della Città del Vaticano. Quello voleva essere un gesto dell'amore della Chiesa verso i più emarginati e bisognosi di protezione come lo sono le popolazioni contadine, indigene, meticce ed afroamericane. Tale bisogno sussiste tuttora e rimane, perciò, sempre valido l'appello di quel venerato Pontefice. Si è constatato che la Fondazione, ogni anno,  eroga finanziamenti per un importo complessivo che molto si avvicina al proprio patrimonio;  questo è un fatto davvero rilevante in un contesto che generalmente registra una diminuzione di apporti. Ciò è reso possibile soltanto grazie alla generosità dei benefattori.

       La Fondazione ha la propria sede presso il Pontificio Consiglio "Cor Unum", che, come dice Papa Benedetto XVI nell'Enciclica Deus caritas est, è  la "istanza della Santa Sede responsabile per l'orientamento e il coordinamento tra le organizzazioni e le attività caritative promosse dalla Chiesa cattolica" (n. 32). Presidente e Rappresentante Legale della Fondazione è l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, in quanto Presidente dello stesso Pontificio Consiglio. Organo principale della Fondazione è il Consiglio di Amministrazione, al quale compete il controllo della fedele osservanza degli Statuti e lo studio e l'approvazione dei progetti. Esso è composto di sette membri, tra i quali sei sono Vescovi di altrettanti Paesi dell'America Latina, mentre il settimo è un rappresentante di "Cor Unum". Il Consiglio di Amministrazione, di norma, si riunisce ogni anno in un Paese diverso dell'America Latina. Quest'anno, a fare gli onori di casa, è stata l'Arcidiocesi di Guayaquil, in Ecuador, dove sono stati studiati 255 progetti dell'importo complessivo di US$ 2.500.000,00. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato 215 progetti per l'importo di US$ 1.820.500. La maggior parte di questa somma proviene dalla generosità dei fedeli della Chiesa che è in Italia, per il tramite del Comitato per gli Interventi Caritativi in favore del Terzo Mondo della Conferenza Episcopale, che fin dall'inizio della Fondazione ha accolto l'appello del Papa.

       I progetti nascono nelle comunità ecclesiali locali anche per iniziativa degli operatori pastorali delle diverse Diocesi. Una volta approvati dai competenti Ordinari locali, essi vengono inviati alla Segreteria del Consiglio di Amministrazione, in Bogotà.  Qui si provvede al loro primo esame per la preparazione dei dossier da sottoporre allo studio ed all'approvazione del Consiglio di Amministrazione.

       Il 36,9% dei progetti approvati quest'anno riguarda il settore della produzione dei beni, il 26,19% la realizzazione di infrastrutture di servizio comune, il 17,46% la costruzione di scuole e di case, il 12,30% concerne l'ambito educativo, mentre il 7,15% cade in ambito sanitario.

       Con la somma erogata quest'anno, dal 1992 ad oggi, si raggiunge la ragguardevole cifra di oltre 20.000.000 di Dollari americani ripartiti per più di duemila progetti. Anche con questo si fa realtà il gesto di carità della Chiesa verso i più emarginati ed i più bisognosi. 

       La Fondazione, in quanto strumento ecclesiale, al pari della Chiesa stessa non può ridursi ad una mera organizzazione umanitaria, ma partecipa con essa  ad una missione che - come ce lo ricorda il Santo Padre nell'Enciclica Deus caritas est - abbraccia la persona intera, in tutti i suoi aspetti spirituali e materiali. Per questo i progetti presentati alla Fondazione devono evidenziare questa componente della Carità cristiana: l'annuncio che l'uomo, per mezzo di Cristo, accede ad un Padre pieno d'amore per i poveri. Questa testimonianza si esprime attraverso l'aiuto donato in nome del Papa  e collocando ogni azione concreta sotto la responsabilità della Chiesa locale. Per confermare questo stesso spirito, ogni giorno, al termine dell'intenso lavoro, si è celebrata l'Eucaristia insieme con le popolazioni delle parrocchie indicate dall'Arcivescovo, a cominciare dalla Cattedrale di Guayaquil.

       Alla riunione di quest'anno, insieme con l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente di "Cor Unum" e della Fondazione, hanno partecipato:

 S.E. Mons. Fabio Betancur Tirado, Arcivescovo di Manizales (Colombia), Presidente del Consiglio di Amministrazione;

S.E. Mons. Alberto Taveira,  Arcivescovo di Palmas (Brasile), Vice-Presidente

S.E. Mons. Edmundo Abastoflor, Arcivescovo di La Paz (Bolivia)

S.E. Mons. Antonio Arregui, Arcivescovo di Guayaquil (Ecuador)

S.E. Mons. José Luis Astigarraga, Vescovo Vicario Apostolico di Yurimaguas (Perù)

Mons. Segundo Tejado Muñoz, Officiale del Pontificio Consiglio "Cor Unum".

       L'Em.mo Arcivescovo di Guadalajara (Messico), il Card. Juan Sandoval Iñiguez, aveva già in precedenza comunicato la propria impossibilità a partecipare alla riunione.

       Come da Statuti, ha accompagnato i lavori del Consiglio il Segretario, nella persona dell'Avv. Juan Vicente Isaza. Hanno inoltre assistito ai lavori in qualità di Invitati e di Osservatori, Mons. Piergiuseppe Vacchelli e la Signora Enrichetta Onorante, della Conferenza Episcopale Italiana, ed il Dott. Aldo Ivaldi, esperto.

 

Mons. Segundo Tejado Muñoz

"Cor Unum"

 

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