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CONCLUSIONE DELLA VISITA DELL'ARCIVESCOVO CORDES AI PAESI COLPITI DALL'URAGANO "MITCH"

 (29.11.1998 - 3.12.1998)

  

A trenta giorni dal passaggio dell'uragano "Mitch", che ha sconvolto alcuni Paesi dell'America Centrale, il Santo Padre ha inviato un suo rappresentante nella persona dell'Arcivescovo Mons. Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, a visitare a suo nome le zone colpite, per assicurare alle popolazioni la sua vicinanza in quest'occasione così dolorosa.

 

La visita di Mons. Cordes è avvenuta dal 29 novembre al 3 dicembre scorsi ed ha toccato, nell'ordine, il Nicaragua, El Salvador, l'Honduras e il Guatemala. In particolare, l'Inviato del Santo Padre ha presieduto una celebrazione eucaristica in suffragio delle vittime nella città di Posoltega, alla presenza del Presidente della Repubblica del Nicaragua e d'alcuni Membri del Governo nazionale, del Cardinale Obando Bravo, Arcivescovo di Managua, oltre che dei rappresentanti della Chiesa cattolica. Nell'occasione ha letto un messaggio del Santo Padre ai fedeli del Nicaragua. In esso, Egli esprime il Suo ricordo personale ed esorta la comunità internazionale e le istituzioni cattoliche a continuare a manifestare la propria solidarietà per questi Paesi. Inoltre l'Inviato del Papa ha incontrato in Honduras il Presidente della Repubblica e la Conferenza Episcopale, ed ha visitato alcuni luoghi colpiti dalla catastrofe. Negli altri Paesi si sono svolti incontri con Vescovi e con rappresentanti delle organizzazioni caritative. Tutti hanno ringraziato il Santo Padre per la sua sollecitudine a favore di quanti hanno sofferto per la catastrofe.

 

L'impegno della Chiesa cattolica in questa circostanza è stato immenso. Si è espresso sia nell'aiuto che i fedeli hanno fatto pervenire dalle diverse parti del mondo, sia nella distribuzione capillare di alimenti e di medicinali attuata dalla Chiesa cattolica nei singoli Paesi. Tale impegno è stato ampiamente riconosciuto dalle pubbliche autorità e in particolare dai fedeli, che si sono mostrati grati per la carità che molti fratelli nella fede hanno loro testimoniato in quei giorni drammatici.

 

Mons. Cordes si è recato nella zona colpita anche per verificare le attuali necessità. Dopo la prima fase d'emergenza, si avvia ora il periodo della ricostruzione, che richiederà certamente degli anni. Non è ancora risolto il problema alimentare, che nei prossimi mesi si acutizzerà, dato che l'uragano ha distrutto gran parte delle risorse agricole. Si pone la questione del pericolo d'epidemie per la mancanza d'acqua potabile. Tutto ciò richiama la necessità di continuare a contribuire per la ricostruzione di questi Paesi. Un aspetto messo ripetutamente in rilievo nel corso dei colloqui è il condono totale o parziale del debito internazionale, come sollecitato anche dal Santo Padre in vista del prossimo Giubileo.

 

Città del Vaticano, 3 dicembre 1998

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