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PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA

IL PELLEGRINAGGIO A ROMA
DEL GRUPPO DI COLLABORATORI MESSICANI
CHE HANNO ORGANIZZATO
IL VI INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE


Benedetto XVI presiede, nella cappella “Redemptoris Mater”,
la Concelebrazione Eucaristica per gli organizzatori del
VI Incontro Mondiale delle Famiglie
e per il Pontificio Consiglio per la Famiglia

La famiglia cristiana
scuola di obbedienza e luogo di libertà

Benedetto XVI ha presieduto, nella mattina di giovedì 23 aprile 2009, nella cappella “Redemptoris Mater”, la Concelebrazione Eucaristica alla quale hanno partecipato, con i Cardinali Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, e Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo Primate del Messico, i membri della Commissione organizzatrice del VI Incontro Mondiale delle Famiglie, svoltosi dal 14 al 18 gennaio 2009 a Città del Messico, ed il Pontificio Consiglio per la Famiglia.

Questo il testo dell’omelia del Santo Padre:



Queridos amigos:

Hace poco, hemos dicho en el Salmo responsorial: "Bendigo al Señor en todo momento; su alabanza está siempre en mi boca" (Salmo 33). Lo alabamos hoy por el VI Encuentro Mundial de las Familias, celebrado felizmente en la Ciudad de México el pasado mes de enero, y en cuya organización y desarrollo ustedes han participado de diversos modos. Se lo agradezco de corazón. Saludo también cordialmente a los señores cardenales Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consejo para la Familia, y el Arzobispo Primado de México, Norberto Rivera Carrera, que preside esta peregrinación a Roma.

En la lectura de los Hechos de los Apóstoles hemos escuchado de labios de San Pedro: "Hay que obedecer a Dios antes que a los hombres" (Hch 5, 29). Esto concuerda plenamente con lo que nos dice el Evangelio de Juan: "El que cree en el Hijo posee la vida eterna; el que no crea al Hijo, no verá la vida" (Jn 3, 36). Así, pues, la Palabra de Dios nos habla de una obediencia que no es simple sujeción, ni un simple cumplimiento de mandatos, sino que nace de una íntima comunión con Dios y consiste en una mirada interior que sabe discernir aquello que "viene de lo alto" y "está por encima de todo". Es fruto del Espíritu Santo que Dios concede "sin medida".

Queridos amigos, nuestros contemporáneos necesitan descubrir esta obediencia, que no es teórica sino vital; que es un optar por unas conductas concretas, basadas en la obediencia al querer de Dios, que nos hacen ser plenamente libres. Las familias cristianas con su vida doméstica, sencilla y alegre, compartiendo día a día las alegrías, esperanzas y preocupaciones, vividas a la luz de la fe, son escuelas de obediencia y ámbito de verdadera libertad. Lo saben bien los que han vivido su matrimonio según los planes de Dios durante largos años, como alguno de los presentes, comprobando la bondad del Señor que nos ayuda y alienta.

En la Eucaristía Cristo está realmente presente; es el pan que baja de lo alto para reparar nuestras fuerzas y afrontar el esfuerzo y la fatiga del camino. Él está a nuestro lado. Que Él sea el mejor amigo también de quien hoy recibe la primera comunión, transformando su interior para que sea testigo entusiasta de Él ante los demás.

Prosigamos ahora nuestra celebración eucarística invocando la amorosa intercesión de nuestra Madre del cielo, Nuestra Señora de Guadalupe, para que recibamos a Jesús y tengamos vida y, fortalecidos con el pan Eucarístico, seamos servidores de la verdadera alegría para el mundo. Amén.



La traduzione in lingua italiana del testo del Santo Padre:

Cari amici,

Poco fa abbiamo detto nel salmo responsoriale: "Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode" (33,1). Lo lodiamo oggi per il VI incontro mondiale delle famiglie, felicemente celebrato a Città del Messico lo scorso mese di gennaio, e alla cui organizzazione e al cui svolgimento voi avete partecipato in diversi modi. Vi ringrazio di cuore. Saluto anche cordialmente i signori cardinali Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, e l'arcivescovo primate del Messico, Norberto Rivera Carrera, che presiede questo pellegrinaggio a Roma.

Nella lettura degli Atti degli Apostoli abbiamo ascoltato dalle labbra di Pietro: "Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini" (5, 29). Ciò concorda pienamente con quanto ci dice il Vangelo di Giovanni: "Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita" (3, 36). Così la Parola di Dio ci parla quindi di un'obbedienza che non è semplice soggezione, né un mero adempimento di mandati, ma nasce da un'intima comunione con Dio e consiste in uno sguardo interiore che sa discernere ciò che "viene dall'alto" ed "è al di sopra di tutti". È frutto dello Spirito Santo che Dio concede "senza misura".

Cari amici, i nostri contemporanei hanno bisogno di scoprire questa obbedienza, che non è teorica bensì vitale, che è un optare per alcune condotte concrete, basate sull'obbedienza al volere di Dio, che ci rendono pienamente liberi. Le famiglie cristiane con la loro vita domestica, semplice e gioiosa, condividendo ogni giorno le gioie, le speranze e le preoccupazioni, vissute alla luce della fede, sono scuole di obbedienza e ambiti di vera libertà. Lo sanno bene quanti hanno vissuto il proprio matrimonio secondo i piani di Dio per lunghi anni, come alcuni dei presenti, sperimentando la bontà del Signore che ci aiuta e ci incoraggia.

Nell'eucaristia Cristo è realmente presente: è il pane che scende dall'alto per farci riprendere le forze e per affrontare lo sforzo e la fatica del cammino. Egli è sempre al nostro fianco. Che Cristo sia il migliore amico anche di chi oggi riceve la prima comunione, trasformandolo interiormente affinché sia un suo testimone entusiasta dinanzi agli altri!

Proseguiamo ora la nostra celebrazione eucaristica invocando l'amorevole intercessione della nostra Madre del cielo, Nuestra Señora de Guadalupe, affinché riceviamo Gesù e abbiamo la vita e, rafforzati con il pane eucaristico, siamo servitori della vera gioia per il mondo.

 

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