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PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI

DECRETO

 

Le origini dell'Unione dell'Apostolato Cattolico risalgono al 9 gennaio 1835, data in cui, per ispirazione divina, san Vincenzo Pallotti (1795-1850) decise di fondare un'opera cui tutti i membri del Popolo di Dio potessero partecipare uniti alla missione evangelizzatrice della Chiesa. San Vincenzo Pallotti era pervaso dall'idea che tutti i battezzati, in risposta al "comandamento nuovo" della carità (cfr Gv 15, 12-15), fossero chiamati ad adoperarsi attivamente per la salvezza del prossimo così come per la propria, e altresì riteneva che le iniziative apostoliche personali sarebbero risultate più efficaci se compiute in forma associata e rivolte al comune compito di vivere e di propagare insieme il Vangelo.

Sin dagli inizi, l'Unione dell'Apostolato Cattolico è stata composta da laici, chierici e religiosi, con sviluppo costante nel corso degli anni, si è articolata in diverse comunità di fedeli di ogni stato di vita e condizione, desiderosi di plasmare la propria vocazione secondo gli ideali apostolici del Fondatore. Questa condivisione dello stesso carisma presuppone la necessaria distinzione e complementarità tra i diversi stati di vita nella comunione ecclesiale.

Lungo la sua storia l'Unione dell'Apostolato Cattolico ha ricevuto diverse dimostrazioni di stima da parte dell'autorità ecclesiastica. Con rescritto datato 4 aprile 1835, l'allora Cardinale Vicario di Roma, Carlo Odescalchi, concesse ai membri dell'appena nata Pia Unione dell'Apostolato Cattolico ogni benedizione. Successivamente, con rescritto dell'11 luglio dello stesso anno, il Papa Gregorio XVI concesse "mille benedizioni" all'associazione medesima (cfr san Vincenzo Pallotti, Opere Complete, IV, pp. 3 e 9).

Come si legge nell'art. 1° dello Statuto Generale, "l'Unione dell'Apostolato Cattolico, dono dello Spirito Santo, è una comunione di fedeli che, secondo il carisma di san Vincenzo Pallotti, promuovono la corresponsabilità di tutti i battezzati a ravvivare la fede e riaccendere la carità nella Chiesa e nel mondo e portare tutti all'unità di Cristo".

Nell'omelia tenuta nella chiesa romana di san Salvatore in Onda il 22 giugno 1986, Sua Santità Giovanni Paolo II ebbe a sottolineare i punti nodali del carisma ricevuto da san Vincenzo Pallotti. Guardando verso il futuro, il Romano Pontefice disse in quell'occasione: "Continuate a moltiplicare il vostro impegno perché quello che profeticamente annunciò Vincenzo Pallotti, e il Concilio Vaticano II autorevolmente confermò, diventi una felice realtà, e tutti i cristiani siano autentici apostoli di Cristo nella Chiesa e nel mondo!" (Insegnamenti di Giovanni Paolo II, 9/1 [1986], p. 1899).

Il Concilio Ecumenico Vaticano II, come pure il Magistero post-conciliare, ha prestato speciale attenzione alle forme aggregative di partecipazione nella vita della Chiesa, manifestando nei loro confronti la sua profonda considerazione (cfr Decreto sull'apostolato dei laici Apostolicam actuositatem, 18, 19 e 21; Esortazione apostolica post-sinodale Christifideles laici, 29).

Nello stesso senso, all'inizio del nuovo millennio Giovanni Paolo II ha scritto che riveste una grande importanza "promuovere le varie realtà aggregative, che sia nelle forme più tradizionali, sia in quelle più nuove dei movimenti ecclesiali, continuano a dare alla Chiesa una vivacità che è dono di Dio e costituisce un'autentica primavera dello Spirito" (Lettera apostolica Novo Millennio ineunte, 46).
Per tutto quanto sopra,

Vista l'istanza inoltrata a nome di tutte le componenti della Famiglia Pallottina dal Reverendo Padre Séamus Freeman, S.A.C., Presidente del Consiglio di Coordinamento Generale dell'Unione dell'Apostolato Cattolico, nella quale si sollecita l'erezione di quest'aggregazione ad associazione pubblica internazionale di fedeli, nonché l'approvazione dello Statuto Generale;

Considerata l'opportunità di procedere in questa direzione per dare pieno compimento agli ideali fondazionali di san Vincenzo Pallotti, nonché offrire un nuovo slancio alla diffusione del carisma proprio dell'Unione dell'Apostolato Cattolico nella Chiesa e nel mondo;

Visti gli articoli 131-134 della Costituzione apostolica Pastor Bonus sulla Curia Romana, e il canone 312, 1, 1° del Codice di Diritto Canonico, il Pontificio Consiglio per i Laici decreta:

1) l'erezione dell'Unione dell'Apostolato Cattolico ad associazione pubblica internazionale di fedeli di diritto pontificio, con personalità giuridica, a norma dei canoni 298-320 e 327-329 del Codice di Diritto Canonico;

2) l'approvazione dello Statuto Generale, debitamente autenticato e depositato in copia negli archivi del Dicastero, per un periodo ad experimentum di cinque anni.

Dato in Vaticano, il ventotto ottobre duemila tre, festa dei Santi Simone e Giuda Taddeo, Apostoli.

STANISLAW RYŁKO
Presidente

GUZMÁN CARRIQUIRY
Sotto-Segretario

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