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Testimonianze

 

La fondazione del Centro

«Era il 1982. A quel tempo prestavo la mia opera nel Pontificio Consiglio per i Laici. Una gita scolastica diede a mia nipote lÂÂ’occasione di farmi visita a Roma insieme con alcune compagne. LÂÂ’umore delle ragazze non era al settimo cielo. “Sempre e nientÂÂ’altro che marmi antichi! Dove sono, a Roma, i giovani?”. Un lamento, questo, che avevo udito già più volte. Nacque così, nel Consiglio per i Laici, lÂÂ’idea di creare uno spazio in cui giovani pellegrinanti di tutto il mondo potessero incontrare quelli di Roma. Fin da allora cÂÂ’era però la convinzione che lo spazio dovesse avere un carattere spirituale, non turistico.

Fra non poche difficoltà con le istituzioni ecclesiastiche, scegliemmo la stupenda chiesa romanica di San Lorenzo in Piscibus, nei pressi della basilica vaticana. Dovemmo far ricorso al Papa in persona perché ci fosse concessa per i nostri scopi. Grazie a sovvenzioni tedesche riuscimmo a costruire, adiacenti alla chiesa, alcuni locali interni e sale per riunioni. In Vaticano tutto questo non trovò solo consensi ed io mi resi conto che normalmente la curia del Papa non prende iniziative pastorali in prima persona. Il Santo Padre, invece, non ci fece mancare il suo appoggio: celebrò la liturgia inaugurativa del Centro e il 13 marzo 1983 scese perfino nei sotterranei del medesimo. Avevamo i locali. Ma dove cercare i giovani che fossero disponibili a incontrarsi coi pellegrini?

A quel tempo cÂÂ’era a Roma un gran numero di movimenti spirituali. Non mancavano fra di essi persone disposte a compiere gratuitamente un regolare servizio dÂÂ’accoglienza, giacché a Roma i giovani di tutto il mondo volevano veder facce giovani, e non solo annoiarsi con “vecchi marmi”».

Cardinale Paul Josef CORDES,
Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”

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La gioia di servire

«Sono stata invitata, nellÂÂ’ agosto del 2006, ad andare a Roma per lavorare al Centro giovanile del Vaticano. [ÂÂ…] Ho incontrato giovani asiatici, europei, nordamericani, sudamericani, africani e finanche dellÂÂ’Oceania. Ho scoperto anche il mondo della Chiesa. Ho potuto conoscere, in tutti i volti che ho visto, la mia famiglia in Cristo. Nessuna parola può esprimere compiutamente questa esperienza magnifica.

Questa visione universale e di comunione della Chiesa mi ha aperto gli occhi e il cuore per vivere più pienamente la mia vocazione di cristiana.

Al Centro avevo anche la grande grazia di vivere lÂÂ’Eucaristia quotidiana e unÂÂ’ora di adorazione eucaristica. Questa opportunità mi ha fatto crescere nella mia relazione di amore con Il Signore. [ÂÂ…]

Sentivo che Dio mi invitava a capire il senso del mio essere lì, in quel momento, con quelle persone.

La gioia di servire la Chiesa, i ragazzi e Dio; la preghiera quotidiana e la testimonianza di tanti ragazzi del mondo intero mi hanno fatto capire che volevo scoprire cosa volesse il Signore da me. Ho sentito che avevo in quel luogo persone che volevano costruire la “civiltà dellÂÂ’ Amore”, la stessa che da sempre volevo costruire pure io. Cosi, ho lascito cadere i piccoli ostacoli che non mi lasciavano ascoltare Dio e ho deciso di “fare un passo” verso di LUI.

Cosi, dopo il ritorno in Portogallo ho cercato di capire dove potevo fare una esperienza di vita consacrata e ho trovato le Figlie di Maria Ausiliatrice - le salesiane - che lavorano per e con i giovani.

Sono con loro dal Novembre scorso e sono molto felice di farmi strumento della volontà di Dio.

Nel Centro San Lorenzo ho trovato la mia vera vocazione e per questo ringrazio tanto il Signore che mi ha fatto vivere lì un vero incontro con Lui attraverso tutti quelli che ho conosciuto e tutto quello che ho vissuto».

Linda Viera, portoghese, 24 anni

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LÂÂ’origine degli incontri tra il Papa e i giovani

«Da sempre i giovani sono stati al centro dellÂÂ’attenzione di Giovanni Paolo II. Egli li ricordava e sottolineava la loro presenza in diverse occasioni. Sapeva molto bene che i giovani hanno bisogno di essere trattati con fiducia: in ogni tempo giova dare fiducia allÂÂ’uomo.

LÂÂ’Anno Santo 1983 aveva radunato a Roma persone di diverse professioni, associazioni e categorie. Era mancato però un evento dedicato alla gioventù. Il Papa lo fece notare in un discorso ai rappresentanti del Pontificio Consiglio per i Laici, ai quali chiese di organizzare un incontro giovanile.

Per le Comunità, Movimenti e Associazioni fu sufficiente la notizia che il Papa desiderava incontrare i giovani per mettere in moto una grande mobilitazione: 200 mila giovani affluirono allÂÂ’incontro organizzato nel triduo della Domenica delle Palme del 1984.

Lo slancio dei gruppi giovanili fu duraturo e cominciò presto a portare frutti. Mi ricordo la gioia delle prime conversioni, del servizio prestato, dei sacramenti frequentati, dellÂÂ’adorazione del Santissimo Sacramento e dellÂÂ’incontro con gli altri.

Furono proprio i giovani del Centro San Lorenzo ad intraprendere lÂÂ’iniziativa dellÂÂ’evangelizzazione con la Croce dellÂÂ’Anno Santo, che da anni peregrina per il mondo in preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù.

Il fatto che il Centro sia in funzione già da 25 anni e continui ad operare, è per me motivo di grande gioia e ammirazione.

Ringrazio di cuore tutti i giovani per questÂÂ’idea, per il lavoro intrapreso e portato a termine – testimonianza della generosità e di conseguenza della responsabilità apostolica della trasmissione della fede».

Józef Michalik Arcivescovo Metropolita di Przemyśl Primo responsabile della Sezione Giovani - Pontificio Consiglio per i Laici

Józef Michalik
Arcivescovo Metropolita di Przemyśl
(Primo Responsabile della Sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici)