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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move

N° 102, December 2006

 

 

INDIRIZZO DI SALUTO AI DIRETTORI NAZIONALI PER LA PASTORALE DEL TURISMO IN EUROPA*

 

Cardinale Renato Raffaele MARTINO

Presidente del Pontificio Consiglio

della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti

 

Ho il piacere di darvi il più cordiale benvenuto a questo Incontro di Direttori della Pastorale del Turismo in Europa, che si svolge nella sede del nostro Dicastero. È mio auspicio e preghiera che questi giorni di lavoro contribuiscano ad accrescere la reciproca conoscenza e lo scambio di esperienze della comune missione nel turismo “segno dei tempi”. 

Il tema di questa riunione internazionale è Il turismo, una realtà trasversale: aspetti pastorali. Oltre ai Direttori e ai Delegati della Pastorale del Turismo delle Conferenze Episcopali europee, sono presenti anche rappresentanti di alcuni Dicasteri ed Organismi della Curia Romana.

Quando parliamo di “aspetti pastorali” ci riferiamo alla missione stessa della Chiesa che è quella di annunciare Gesù Cristo - morto e risorto per la nostra Salvezza - nella realtà e nella complessità dell’oggi di Dio che viviamo. Come afferma Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris Missio: “Il nostro tempo, con l’umanità in movimento e in ricerca, esige un rinnovato impulso nell'attività missionaria della Chiesa. Gli orizzonti e le possibilità della missione si allargano, e noi cristiani siamo sollecitati al coraggio apostolico, fondato sulla fiducia nello Spirito. È lui il protagonista della missione!” (n. 30). 

Il nuovo impulso missionario si esprime altresì nella creatività - che è una vostra caratteristica originale - manifestata nelle risposte alle nuove sfide, sempre crescenti, che il turismo ci presenta. Tali risposte devono partire dai criteri e dai valori del Vangelo e per questo motivo parleremo anche di trasversalità evangelica ed ecclesiale.

Certamente sarà dunque importante vedere il cammino intrapreso dalle varie Chiese locali in Europa, trasversalmente, nel cercare di dare una risposta appunto evangelica a questo “areopago dei tempi moderni” che è il turismo. Ugualmente interessante sarà l’apporto dei vari Organismi della Curia Romana per arricchire la nostra esperienza e tale risposta. Il vostro contributo, pertanto, rafforzerà la capacità di ascolto delle altre sfide ecclesiali generando, di conseguenza, una più stretta relazione tra le diverse realtà presenti nel cuore della Chiesa.

Per meglio comprendere l’importanza del nostro Incontro, ricordo che 3 dei 5 Paesi che ricevono il maggior numero di turisti sono situati nel cosiddetto “vecchio Continente”. Cito ancora una volta Giovani Paolo II: “Missione di ogni Chiesa particolare in Europa è di tener conto della sete di verità di ogni persona e del bisogno di valori autentici che animino i popoli del Continente. Con rinnovata energia, essa deve riproporre la novità che la anima. Si tratta di porre in atto un'articolata azione culturale e missionaria, mostrando con azioni e argomentazioni convincenti come la nuova Europa abbia bisogno di ritrovare le proprie radici ultime. In tale contesto, quanti si ispirano ai valori evangelici hanno una funzione essenziale da svolgere, che appartiene al solido fondamento sul quale edificare una convivenza più umana e più pacifica perché rispettosa di tutti e di ciascuno” (Ecclesia in Europa,n. 21).

Noi europei di oggi dobbiamo affermare le nostre radici e la nostra eredità cristiana rinnovandola alla luce del Concilio Ecumenico Vaticano II. Dobbiamo inoltre studiare come continuare ad animare, nel futuro, una nuova evangelizzazione, una nuova civiltà dell’amore e del rispetto. In questa prospettiva, il turismo è certamente uno strumento adeguato per dare impulso a questi valori. Di fatto, molti dei nostri monumenti ed opere d’arte ci parlano di una Europa cristiana che, nonostante tutto, è impregnata di Vangelo, e non solo di esso, naturalmente. In effetti, come ben sappiamo, la “cultura europea” si basa - per così dire - su tre pilastri che sono la filosofia greca, il diritto romano e la fede in Cristo.

Come possiamo quindi annunciare oggi Cristo ai turisti europei, ai visitatori che vengono in Europa, a coloro che lavorano intensamente affinché altri possano godere del loro tempo libero e di vacanza, a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, sono legati al mondo del turismo?

Cercheremo di dare umilmente alcune risposte in questi giorni in dialogo sereno e rispettoso, con gli occhi e il cuore aperti, per il bene di quanti sono stati affidati alla nostra sollecitudine pastorale.

Vi auguro, quindi, buon lavoro e una felice permanenza tra di noi.



*In occasione della Riunione dei Direttori Nazionali per la Pastorale del Turismo in Europa, Palazzo San Calisto, 6-7 novembre 2006.

 

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