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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move

N° 104, August 2007

 

 

LÂ’ARCIVESCOVO DI MILANO

CARDINALE DIONIGI TETTAMANZI*

circa le “Comunitá Straniere”

 

D. Un altro grande fenomeno è la crescita, anche ecclesiale, delle comunità straniere. 

R: «Questa presenza è “di diritto e di fatto” una vera ricchezza, non solo nellÂ’apporto economico di forza lavorativa, ma soprattutto come stimolo dato alla società lombarda per un confronto culturale e quindi per un suo rinnovamento. Non si dimentichi che lÂ’ètà media degli stranieri è al quanto bassa: la maggioranza degli immigrati sono, dunque, giovani che portano con sé tutte le difficoltà ma anche tutte le aperture e le speranze dellÂ’età giovanile. Molti stranieri poi sono cristiani, e in larga parte cattolici. Le chiese lombarde riservano loro unÂ’attenzione particolare – anche con le “cappellanie” – e insieme sono impegnate in un cammino di progressiva integrazione allÂ’interno delle parrocchie. Siamo convinti che una simile integrazione potrà favorire un più forte dinamismo missionario e un rinnovamento delle parrocchie stesse».


 

* Intervista di Giorgio Bernardelli , da  Avvenire, 4 febbraio 2007, p. 27.

 

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