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Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People People on the MoveN° 104, August 2007
PER IL Convegno PRESSO LA BIT(BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO)
Dal Vaticano, 20 Febbraio 2007
Saluto ai partecipanti* Carissimi, Mi è gradito rivolgere a tutti i presenti il saluto cordiale dellÂEm.mo Presidente, il Cardinale Renato Raffaele Martino, e mio, impossibilitati entrambi a essere qui presenti come desiderato. Porgiamo inoltre un sentito ringraziamento ai responsabili della Borsa Internazionale del Turismo di Milano per lÂospitalità che, comÂè consuetudine ormai da diversi anni, è offerta anche alla Santa Sede, unitamente alla Conferenza Episcopale Italiana e allÂArcidiocesi di Milano. Una sintetica riflessione pastorale sul tema Il turismo è ricchezza può prendere avvio proprio dalle tante opportunità che questo ambito della mobilità umana offre per sviluppare o mettere in moto lÂeconomia, salvaguardare la natura, tutelare e promuovere la cultura, creare posti di lavoro, ma, soprattutto per noi, per ribadire e sottolineare, come nel Messaggio del Pontificio Consiglio, che proprio lÂuomo è Âil patrimonio più preziosoÂ. Il turismo, in campo economico, costituisce un bene per tutti i Paesi, soprattutto per quelli poveri di risorse ma ricchi di patrimonio ambientale e culturale. Tali luoghi suscitano il desiderio di Âviaggiare, visitare, ammirare e sognareÂ, come si dice nel nostro Messaggio, di conoscere nuovi luoghi, realtà diverse e anche persone, uomini e donne, con i loro problemi, atteggiamenti e modi di agire. Il turismo, quindi, può essere unÂoccasione di incontro e di confronto - Dio non voglia di scontro -, unÂesperienza ricca dÂinterrogativi che stimola la coscienza etica e mette il turista cristiano di fronte alle sue responsabilità di testimoniare lÂamore ricevuto da Cristo e da comunicare. Per fare ciò, come sta scritto nellÂEnciclica ÂDeus caritas estÂ: ÂChi vuol donare amore, deve egli stesso riceverlo in dono. Certo, l'uomo può - come ci dice il Signore - diventare sorgente dalla quale sgorgano fiumi di acqua viva (cfr Gv 7, 37-38). Ma per divenire una tale sorgente, egli stesso deve bere, sempre di nuovo, a quella prima, originaria sorgente che è Gesù Cristo, dal cui cuore trafitto scaturisce l'amore di Dio (cfr Gv 19, 34)Â[1]. Il turismo rappresenta un buon incentivo per costruire mezzi di trasporto sempre più moderni, rapidi e sicuri e ciò sviluppa ricchezza in quanto impegna intelligenze, mano dÂopera e ingenti risorse finanziarie. Migliorano anche le infrastrutture, si costruiscono nuovi aeroporti, strade, porti. Tutto ciò agevola e incrementa gli spostamenti, ma il viaggiare non è solo questo, è pure unÂopportunità per rinsaldare Âcon cuore e sentimento i rapporti familiari che, in una quotidianità sempre più frenetica, sono spesso posti a dura prova. Si vanno a trovare parenti lontani, i migranti tornano a visitare i luoghi natii per trovare le loro radici, si allacciano nuove amicizie, si conoscono altre storie e culture, e a volte  lo affermiamo nel Messaggio  di Âgenti che pur soffrono del sottosviluppoÂ. Anche senza volerlo si resta colpiti emotivamente e quei sentimenti, pur Âdeboli in consistenzaÂ, permettono di crescere in umanità, portando a compiere gesti di solidarietà e a impegnarsi per un futuro migliore, dove diritto, giustizia e uguaglianza siano rispettati. Ci sarà così unÂumanità più ricca, in quanto aperta ai tesori culturali, storici, naturali, umani e spirituali di tutti i popoli. A questo riguardo nel Messaggio si citano le seguenti parole di Giovanni Paolo II: ÂIl contatto con lÂaltro porta a scoprirne il ÂsegretoÂ, ad aprirsi a lui per accoglierne gli aspetti validi e contribuire così a una maggior conoscenza di ciascuno. È un processo prolungato che mira a formare società e culture, rendendole sempre più riflesso dei multiformi doni di Dio agli uominiÂ[2]. Il turismo è una ricchezza - si aggiunge nel Messaggio - anche per le tante possibilità di praticarlo in contesti diversi come Âla montagna, il mare, il verdeÂ. A questo riguardo credo sia doveroso sottolineare come i cambiamenti climatici influiscano negativamente anche sul turismo. Nei mesi scorsi, per es., le località di montagna hanno sofferto per un inizio dÂinverno con temperature miti, scarse precipitazioni e quindi assenza di neve. Il timore fondato di perdere un numero elevato di ospiti le ha costrette a tenere sempre in funzione i cosiddetti cannoni per sparare neve artificiale, e conseguente grande consumo di preziose risorse idriche ed elettriche, e relativo inquinamento. LÂuso improprio delle risorse non è compatibile con uno sviluppo sostenibile e non rispetta lÂambiente e le popolazioni locali. La natura invece va rispettata e protetta, oltre che valorizzata e apprezzata. Nel nostro messaggio essa è vista come una madre accogliente che si abbraccia con gli occhi contemplando la vetta di una montagna, o si accarezza con la mano sfiorando il blu dellÂoceano. Ognuno di noi dovrebbe cogliere il tempo della vacanza anche per osservare le meraviglie del creato e cercarvi la mano dellÂartista, il Creatore, per riscoprire altresì quei valori che troppo spesso tralasciamo e per provare sentimenti di gioia e riconoscenza da riversare sul prossimo, vedendo negli altri non degli antagonisti, ma dei fratelli. Il Messaggio si sofferma, poi, sul patrimonio culturale, costituito dalla storia, dalla religione e dalle tradizioni dei popoli, che sono impressi nelle opere dÂarte, come affreschi, cattedrali, biblioteche, frutto del lavoro dellÂuomo, Âdi cui conservano lÂorma, la tracciaÂ. Questa eredità delle passate generazioni è anche una Âricchezza universaleÂ, che tutti gli esseri umani, di qualunque razza o cultura, dovrebbero preoccuparsi di tutelare e salvaguardare. Significativa è anche nel testo la rappresentazione dellÂumanità intera vista come una vetrata, mosaico di tanti volti di uomini e donne diversi Âdai più svariati colori della pelleÂ. ÂNessuno è copia, tutti siamo pezzi unici  espressione della vita di un Altro che è la VitaÂ. LÂimpegno, come persone che lavorano a vario titolo in questo ambito della mobilità, dovrebbe essere quello di rendere il turismo unÂopportunità per tutti, per chi accoglie e per chi è accolto, per chi soffre la povertà o per chi è diversamente abile, un turismo dove tutti possano far parte di unÂunica famiglia umana in una sorta di globalizzazione della solidarietà. È già lÂalba di un turismo dal volto ÂumanoÂ, in cui la voce Âgratuità diventa raggiungibile e trova sue realtà. Esempi? Una linea aerea promette che fra pochi anni il 50% dei biglietti dei low cost flights saranno distribuiti gratis. Negli USA si diffonde il fenomeno dellÂauto gratis come forma di pubblicità. LÂUfficio Internazionale per il Turismo Sociale (BITS) incrementa i suoi sforzi per estendere la fruibilità del turismo e delle vacanze a tutti, principalmente a giovani, famiglie e anziani. Anche in ambito pastorale tanti sono stati i suggerimenti emersi nellÂIncontro dei Direttori nazionali per la Pastorale del Turismo dÂEuropa, promosso dal nostro Pontificio Consiglio, due mesi or sono[3], proprio per arrivare a un turismo attento allÂuomo, perché  come afferma il nostro Messaggio  ÂlÂuomo è il patrimonio più preziosoÂ! Buon incontro a voi e il Signore vi benedica!
+Arcivescovo Agostino Marchetto Segretario 1 Benedetto xvi, Lettera Enciclica Deus caritas est, n. 7. 2 giovanni paolo ii, Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2005, n. 1. 3Cfr.www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/migrants/s_index_tourism/rc_pc_migrants_sectiontourists_it.htm
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