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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move

N° 104, August 2007

 

CONSIGLIO PERMANENTE DELLA c.e.i.

ESTRATTO DAL COMUNICATO FINALE*

  

3. Indicazioni sul pellegrinaggio e il turismo religioso 

I vescovi hanno voluto, altresì, dedicare attenzione al fenomeno del pellegrinaggio e del turismo religioso, di cui si constata una forte ripresa - soprattutto tra i giovani - anche nella forma tradizionale del pellegrinaggio a piedi. È emersa la richiesta di qualificare sempre più tali "esperienze spirituali" come occasioni di un'azione pastorale integrata, capace di ridondare a vantaggio della vita ordinaria dei singoli e delle comunità e di qualificarsi come tappa nel cammino della fede. In questo senso, ricordano i vescovi, è necessario tenere in considerazione alcuni criteri di discernimento: i tempi e i luoghi del pellegrinaggio, da intendersi come spazi e momenti dell'appuntamento che Dio offre all'uomo per fargli dono della salvezza; i segni dell'incontro con Dio nel pellegrinaggio, cioè l'ascolto della Parola, la celebrazione del sacramento della Riconciliazione, la partecipazione alla Santa Messa, l'esplicitazione sincera della conversione a Dio nella carità solidale e nelle altre virtù cristiane; la scelta di porsi in condizione di pellegrinaggio, senza evadere o rifuggire dalla propria comunità. Un'attenzione particolare è stata rivolta ai numerosi santuari presenti in Italia, chiamati a eccellere come luoghi del perdono, della carità e della memoria della fede, distinguendosi in particolare per l'esemplarità delle celebrazioni liturgiche. Essi costituiscono anche un luogo privilegiato per l'incontro dei lontani con l'esperienza della fede e per favorire il riavvicinamento alla pratica religiosa di quanti, per diverse ragioni, se ne sono allontanati.


 

* Roma, 26-29 marzo 2007.

 

 

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