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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move

N° 106, April 2008

 

 

“ELEMOSINA VUOL DIRE CARITÀ,

È SCANDALOSO IMPEDIRLA”*

INTERVISTA A SUA EMINENZA IL SIGNOR

CARDINALE RENATO RAFFAELE MARTINO

 

 

di Orazio LA ROCCA

 

 

«Chiedere l'elemosina non è un reato. Non capisco perché si debba proibire per legge. Anche se ci possono essere approfittatori o pseudo professionisti dell'accattonaggio, è sempre bene aiutare chi ha bisogno, perché, come ci insegna S. Agostino, può capitare che tra quei poveri a cui si nega un gesto di carità ci potrebbe essere sempre Gesù Cristo». Non condivide l'iniziativa del sindaco di Assisi, il cardinale Renato Raffaele Martino, super «ministro» della solidarietà del Papa, essendo Presidente di due dicasteri pontifici impegnati sul fronte dell'assistenza e dell'accoglienza ai bisognosi, i Pontifici Consigli di «Giustizia e Pace» e della Pastorale per «Migranti ed Itineranti». «Ma il mio è un discorso generale - tiene a precisare il porporato - perché il dramma della povertà non è un problema che riguarda solo Assisi, ma tanta parte del mondo, come Benedetto XVI ci ricorda con grande determinazione quasi tutti i giorni».

 

Cardinale Martino, ad Assisi, la città del Poverello per antonomasia, è vietato chiedere l' elemosina davanti alle Chiese. Eppure S. Francesco aprì la Porziuncola proprio ai più bisognosi...

«È vero. S. Francesco è il santo dei poveri e il suo insegnamento è sempre attualissimo. Ma non vorrei ridurre lÂ’elemosina a un problema esclusivamente di Assisi. Dico semplicemente che a livello generale, allungare la mano per chiedere aiuto, rivolgersi ad un proprio fratello per non cadere ulteriormente, per strada, in un angolo buio o davanti ad una chiesa, non è mai un reato. Purtroppo tra quanti chiedono l'elemosina ci sono anche profittatori, professionisti dell'accattonaggio o anche chi crea fastidio al prossimo con eccessiva insistenza. Come è vero pure che tra i poveri ce ne sono tanti che per pudore non si espongono a chiedere aiuto in pubblico».

 

È giusto, allora, vietare l'elemosina davanti alle chiese?

«Non generalizzerei. Il cristiano non deve mai volgere lo sguardo dall'altra parte quando un fratello chiede di essere aiutato. Fa niente che ci possano essere degli imbroglioni. Ce lo insegna Gesù Cristo nel Vangelo, ma anche grandi santi come S. Agostino il quale proprio sull'elemosina ci ha lasciato una massima illuminante: "Date omnibus, ne cui non dederitis ipse sit Christus". Vale a dire, "aiutate tutti quelli che hanno bisogno, perché tra quelli che non aiuterete potrebbe esserci proprio Gesù". Più chiaro di così... ».

 

Eppure, da qualche tempo si tende a vietare questa antichissima pratica di aiuto personale anche per motivi di decoro urbano.

«Non me lo spiego e non lo capisco, specialmente come cristiano. Ma se si impedisce l'elemosina per difendere il decoro della città è uno scandalo. L'elemosina non si combatte allontanando i bisognosi, ma risolvendo alla radice le cause che generano povertà e miseria. Tutto questo è ipocrisia e il cristiano non lo può accettare».

 


 

* La Repubblica, 27 Aprile 2008.

 

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